anèmone di mare Nome comune di animali marini del phylum Celenterati, ordine Attiniari, conosciuti anche come attinie. Sono forme polipoidi isolate, hanno corpo cilindrico, con la parete molle, priva di [...] scogli, pietre, conchiglie, alghe o su altri animali. Hanno sessi separati; dall'uovo si forma una larva ciliata (planula) pelagica che in seguito si fissa trasformandosi in polipo. L'apertura boccale è circondata da tentacoli in numero multiplo di 6 ...
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veliger Forma larvale tipica dei Molluschi. Simile alla trocofora, ma molto più evoluto e complicato di questa, il v. è asimmetrico, caratterizzato dall’enorme sviluppo della regione prototrocale che si [...] il piede e la conchiglia larvale; nel v. dei Lamellibranchi la conchiglia larvale è bivalve. Nella maggior parte dei casi la metamorfosi del v. si compie durante la vita pelagica di questa larva, che è fra i più attivi organismi del plancton marino. ...
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Phylum di invertebrati marini dalla posizione sistematica incerta, ritenuti affini ai Briozoi e ai Brachiopodi, e con questi riuniti nel gruppo dei Lofoforati (➔). Come gli altri Lofoforati, presentano [...] maturano prima delle uova: i prodotti sessuali vengono emessi attraverso i nefridi. Lo sviluppo è indiretto con una larva pelagica ciliata, l’actinotroca, che nuota libera e poi si trasforma nell’individuo adulto, che vive sedentario in tubi ...
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Ungulati Grandordine di Mammiferi comprendente gli ordini: Tubulidentati, Artiodattili, Cetacei, Iracoidei, Perissodattili, Proboscidati, Sireni.
In seguito a revisioni sistematiche degli ultimi decenni [...] Tubulidentati e quello degli Artiodattili. La linea evolutiva dei Ceti fu quella che portò all’adattamento alla vita marina pelagica e diede origine agli attuali Cetacei, i quali quindi, sebbene privi dei tipici adattamenti degli U. terrestri sono ...
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Phylum di animali marini, caratterizzati allo stato larvale (fig. 1) da simmetria bilaterale, allo stato adulto pseudoraggiata sul piano pentamero: dalla bocca partono 5 raggi lungo i quali decorrono i [...] Gli E. vivono su fondali di ogni natura, dalla costa alle profondità abissali (fino a 6000 m). Le larve sono pelagiche, provviste di cordoni di ciglia vibratili che ne assicurano la locomozione. Ogni classe ha una forma larvale specifica: auricolaria ...
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Nome comune di tre generi di Cetacei Misticeti della famiglia Balenidi: b., eubalena e b. pigmea.
La b. propriamente detta (Balena), è un enorme mammifero, di oltre 20 m di lunghezza in alcuni adulti, [...] . Basi stabili per la caccia alle b. vennero fondate nelle solitarie isole subantartiche, mentre veniva diffondendosi la caccia pelagica, cioè non provvista di basi fisse, grazie alle gigantesche navi-officina di decine di migliaia di t di stazza ...
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Classe di Molluschi; la più numerosa del phylum, con oltre 80.000 specie diffuse in tutte le regioni del globo. Per molti caratteri si connettono agli Anfineuri, da cui sembrano derivati. Hanno una tipica [...] originariamente animali acquatici, prevalentemente marini, erbivori o carnivori, lenti nei movimenti, diffusi in ogni regione: litoranea, pelagica, abissale. Le forme terrestri e d’acqua dolce sono derivate da quelle marine, e occupano habitat molto ...
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pelagia
pelàgia s. f. [lat. scient. Pelagia, dal gr. πελάγιος «marino»] (pl. -gie). – Genere di celenterati scifozoi della famiglia pelagidi, a cui appartiene la specie Pelagia noctiluca, una medusa comune nel Mediterraneo, con ombrello piccolo,...
pelagiano
agg. e s. m. (f. -a). – Di Pelagio, conforme alle dottrine di Pelagio (v. la voce prec.). Come sost., seguace di Pelagio e del movimento ereticale che a lui fa capo.