GASTEROPODI (dal gr. γασρήρ "ventre" e ποῦς "piede"; lat. scient. Gastropoda Cuvier 1798)
Carlo Piersanti
Comparsi fino dal Cambrico, formano la classe più numerosa dei Molluschi (v.), comprendendo oltre [...] di abitudini timide, di solito poco longevi. Le specie marittime si presentano diffuse nei vari dominî, litoraneo, pelagico, abissale, raggiungendo in alcuni generi notevoli dimensioni (Tritonium, Fusus, Cassis): hanno le più svariate attitudini, di ...
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PLANCTON (dal gr. πλάζω "vado vagando")
Raffaele ISSEL
È una delle tre categorie ecologiche di esseri acquatici e si definisce come l'insieme di tutti gli organismi acquatici, vegetali e animali, che [...] molti Cefalopodi e Pesci). L'importanza alimentare del plancton va considerata anche nei riguardi degli animali che nell'ambiente pelagico trascorrono le fasi di larve, come le Trocofore degli Anellidi, i Veligeri dei Molluschi, le Zoee e le Megalope ...
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Il Mare Artico, così denominato per la prima volta da C.P. de Fleurieu (1797), designato poi col nome di Oceano Glaciale Artico dalla Commissione che per la R. Società Geografica di Londra studiò la più [...] assai variabile però, essendosene incontrati a S. di Terranova 1200 nel 1912 e 11 soli nel 1924.
La fauna pelagica e litoranea del Mare Artico è molto ricca, almeno nel numero degli individui (notata specialmente l'enorme quantità degli anfipodi ...
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Il degrado dei materiali archeologici
Giorgio Torraca
Massimo Leoni
Costantino Meucci
Mariagrazia Plossi Zappalà
Marisa Laurenzi Tabasso
Marco Verità
Aspetti generali
di Giorgio Torraca
Il termine [...] spessore degli strati di sedimento che ricoprono il manufatto: avviene così, paradossalmente, che un sito subacqueo pelagico (cioè localizzato a batimetrie superiori ai 50 m e caratterizzato da una sostanziale assenza di sollecitazioni ambientali ...
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OCEANO (lat. Oceanus; gr. 'Ωκεανός; fr. océan; ted. Ozean, ingl. ocean)
Roberto ALMAGIA
Giovanni NEGRI
Raffaele ISSEL
Il concetto di oceano. - Oceano è il termine usato per indicare le più vaste distese [...] distinguere in due categorie: continentale (o terrigeno) e pelagico. Alla prima categoria appartengono anzitutto i depositi della o in rosso (da ossido di ferro), ecc.
I materiali pelagici - se prescindiamo dalla cosiddetta argilla rossa, che sta a ...
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Norberto Della Croce
Mario Petrillo
Mare
Mare nostrum
Mediterraneo a rischio
di Norberto Della Croce e Mario Petrillo
9 gennaio
State of the World 2003, l'annuale rapporto del Worldwatch Institute, pone [...] (oltre i 3000 m); alcuni autori chiamano zona adale quella le cui profondità superano i 6000 m. Tutto questo mondo pelagico di organismi che vivono sospesi e fluttuanti nelle acque, senza rapporti con il fondo, è stato denominato plancton. Si riserva ...
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Sommario: Il nome (p. 581); Storia della conoscenza (p. 581); Confini e area (p. 582); Situazione (p. 583); Geologia (p. 584); Le grandi regioni morfologicotettoniche (p. 586); Coste (p. 589); Clima (p. [...] in generale le aree intorno ai ruderi delle catene erciniane iri Germania, Francia, Inghilterra, Spagna e Sardegna; quello pelagico, depositato nelle profondità della Tethys mesozoica, non fu sollevato e non emerse se non nel Terziario. La medesima ...
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PESCA (fr. pêche; sp. pesca; ted. Fischerei; ingl. fishery)
Pino FORTINI
Gustavo BRUNELLI
Attilio Donato GIANNINI
Giuseppe MONTALENTI
Raffaele CORSO
S'intende per pesca lo sfruttamento degli organismi [...] sorgente luminosa ad acetilene, posta a poppa di una barca (battello guardiano o luce) per attirare il pesce (pelagico di preferenza: acciughe, sarde, sgombri, occhiate, ecc.) in una zona predeterminata; un altro battello frattanto circuisce la zona ...
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Geografia dei prodotti tipici locali e tradizionali
Graziella Picchi
Gli argomenti affrontati in questo saggio sono frutto di un’indagine sociologica e tecnologica condotta per conto dell’Istituto nazionale [...] . Il pescatore parla di pascoli marini in riferimento alla pesca delle acciughe, mentre il tonno, raccolto in alto mare (pesce pelagico), sta alla civiltà marinara proprio come il maiale a quella contadina, e anche del tonno non si butta via niente ...
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AMERICA (A. T., 121-122, 123-124, 149-150 e 151-152).
Sommario. - I. Geografia: 1. Generalità (pag. 837); 2. Storia della scoperta (pag. 838); 3. Geografia dell'America Settentrionale (pag. 841); 4. Geografia [...] le note Palissades del Hudson, dolomiti con stupenda divisione colonnare. Nell'occidente lo sviluppo del Trias è invece pelagico o alpino, con masse enormi di calcari e dolomie.
Il Giura si trova esclusivamente ad occidente nelle isole Aleutine ...
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pelagico
pelàgico agg. [dal lat. pelagĭcus, gr. πελαγικός, der. di πέλαγος «mare»] (pl. m. -ci). – 1. Del pelago, cioè del mare aperto: zona p., o dominio p., o distretto p., in oceanografia, la regione del mare aperto che comunemente si considera...
pelagia
pelàgia s. f. [lat. scient. Pelagia, dal gr. πελάγιος «marino»] (pl. -gie). – Genere di celenterati scifozoi della famiglia pelagidi, a cui appartiene la specie Pelagia noctiluca, una medusa comune nel Mediterraneo, con ombrello piccolo,...