Maynila sa kuko ng liwanag
Hubert Niogret
(Filippine, 1975, Manila negli artigli della luce, colore, 125m); regia: Lino Brocka; produzione: Mike De Leon, Severino Manotok Jr. per Cinema Artists; soggetto: [...] proprio archivio personale, il regista non ne ha mai rinnegato i generi, pur cercando di realizzare un cinema in presa Lily Gamboa-Mendoza (Perla), Joseph Jardinazo (Frank), Panocho Pelagio (Balajadia), Juling Bagabaldo (Mrs. Cruz), Anne Marie ...
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BAGATTI VALSECCHI, Pietro
Pier Fausto Bagatti Valsecchi
Nacque a Milano il 15 apr. 1802, da Giuseppe Bagatti e da Cristina Anelli; fu adottato nel 1824 dal barone Lattanzio Valsecchi (1755-1836), secondo [...] smalto raffigurante Il riposo di Diana da un quadro di Pelagio Palagi.
Fu dal 1842 al 1856 consigliere comunale di Milano Giardino in Milano, Milano 1919, p. 127; A. M. Comanducci, I Pittori italiani dell'Ottocento, Milano 1934, p. 30; P. Mezzanotte-G ...
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AYRES, Pietro
Andreina Griseri
Nacque a Savigliano il 9 nov. 1794. Nel 1811 è già ricordato a Savigliano e a Fossano, impegnato nelle prime prove come ritrattista. Del 1812 è il viaggio che lo porta, [...] Pelagi, e fu nominato pittore di corte (Regie Patenti del 1831); successivamente entrò come professore all'Accademia Albertina (1833). Ha inizio da questo momento e senza interruzioni la parte più ricca e documentata della sua attività; e fra i ...
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TERRA DI LAVORO
CClementina Carfora
Per designare la terra degli antichi campani, si diffuse, fin dal Medioevo, il termine di Terra di Lavoro o Liburia, nomi che traggono origine dai leborini, antica [...] Suio e Traietto. Raggiunta Capua, l'esercito del cardinal Pelagio tornò indietro e occupò Ailano, mosse poi su Alife, della struttura regionale, in Storia della Campania, a cura di F. Barbagallo, I, ivi 1978, p. 10; A. Lepre, Terra di Lavoro, in ...
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AUSANO
Rodolfo Toso D'Arenzano
Fu vescovo di Milano per circa tre anni, probabilmente dal 558 al 561 (ma alcuni autori hanno ritenuto dal 556 al 559). Nel sec. XIII, quando le famiglie nobili milanesi [...] sinodo provinciale dei 1609, provvide a una solenne traslazione della salma all'altare maggiore della stessa chiesa.
Fonti e Bibl.: PelagiiI Papae Epistulae quae supersunt (556-561),a cura di P. M. Gassò, Montserrat 1956, pp. 76, 139, 156; Catalogus ...
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Monaco bretone (n. in Inghilterra 354 circa - m. forse presso Alessandria 427 circa); fu sullo scorcio del sec. 4º (forse attorno al 384) a Roma, che abbandonò (410: sacco di Alarico) con il monaco e discepolo [...] e ascetici, talora in frammenti. La dottrina di P. è moralismo ascetico-stoico: l'uomo può con le proprie forze morali osservare i comandamenti di Dio e salvarsi; la grazia gli è data soltanto per facilitare l'azione. La grazia poi non è un dono ...
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Canonista spagnolo (n. 1280 circa - m. Siviglia 1349 o 1350) insegnò a Bologna e Perugia, divenne francescano ad Assisi (1304), visse in Umbria, a Roma (convento dell'Aracoeli, 1327-29), ad Avignone come [...] (Grecia), poi (1333) di Silves. Difese le dottrine degli spirituali francescani, ma anche, nel celebre De statu et planctu (o semplicemente De planctu) Ecclesiae, la supremazia del potere spirituale, pur biasimando i difetti degli ecclesiastici. ...
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pelagico
pelàgico agg. [dal lat. pelagĭcus, gr. πελαγικός, der. di πέλαγος «mare»] (pl. m. -ci). – 1. Del pelago, cioè del mare aperto: zona p., o dominio p., o distretto p., in oceanografia, la regione del mare aperto che comunemente si considera...
pelagianismo
(o pelagianéṡimo) s. m. [der. di pelagiano]. – Il complesso di dottrine, e il movimento che ne fu portatore, facente capo al monaco bretone Pelagio (c. 354 - c. 427): accentuando la libertà umana e il positivo valore della natura...