MACEDONIO
Gianluca Borghese
Nacque presumibilmente negli ultimi anni del V secolo o nei primi del successivo in luogo ignoto. Fu vescovo di Aquileia alla metà del VI secolo.
Punto di riferimento per [...] et chronicon Gradense), a cura di R. Cessi, in Fonti per la storia d'Italia [Medio Evo], LXXIII, Roma 1933, pp. 38 s.; PelagiiI papae epistulae quae supersunt (556-561), a cura di D.P.M. Gassó, Montisserrati 1956, nn. 24 pp. 73-78, 52 pp. 134 ...
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GIOVANNI III, papa
Andrea Bedina
Figlio del vir illustris Anastasio, romano, di lui non si hanno notizie sicure fino al momento dell'elezione al pontificato.
Quando PelagioI, suo predecessore, era [...] dei Ss. Apostoli - da lui dedicata ai Ss. Filippo e Giacomo - fondata pare da papa Giulio I, e la cui effettiva erezione si doveva a PelagioI. Nel marzo 562, con l'assenso del sovrano merovingio Clotario, dispose affinché l'abate del monastero di ...
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GIOVANNI II, papa
Andrea Bedina
Il suo nome di battesimo era Mercurio; poco si sa della sua nascita e dei suoi primi anni di vita, se non che era romano, e che suo padre si chiamava Proietto. La breve, [...] - che sarà ricordato con ammirazione, anni dopo, da papa PelagioI tra il 555 e il 556 (Epistolae Arelatenses, n. 56, potrebbe trattarsi del 18 o del 27), prima di poter dissipare i dubbi del clero africano. Venne sepolto a Roma, nella basilica di ...
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CETEGO, Flavio Rufio Petronio Nicomaco
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Appartenente ad una delle più illustri casate della Roma imperiale, legata da vincoli di parentela con quella degli Anicii, era figlio del senatore Petronio [...] goto e Bisanzio alla fine del governo di Teodorico e durante i suoi successori, né la sua azione nel primo periodo della guerra che abbiamo su di lui si trova in una lettera di papa PelagioI del 558 circa, dalla quale risulta che il C. si trovava in ...
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ANDREA da Perugia
Riccardo Capasso
Vissuto tra la fine del sec. XIII e la prima metà del sec. XIV è forse da identificarsi con quell'"Andreas de Perusio" che, il 15 sett. 1332, riceveva per ordine di [...] pubblicistica curialistica intransigente di Francesco Toti e di Alvaro Pelagio, i cui trattati, del resto, si trovano nello 1806, p. 36; R. Scholz, Unbekannte Kirchenpolitische Streitschriften, Rom 1914, I, pp. 28-30, II, pp. 64-75; J. Leclercq, ...
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AGNELLO, santo
Paolo Lamma
, santo. Nato nel 487, secondo il Liber pontificalis di Agnello Ravennate, di nobile famiglia, rivestì cariche militari, avendo avuto anche moglie prima di abbracciare la [...] (Corpus, cit., XI, n. 273). Costruì anche un ambone nella Basilica Ursiana (Corpus, cit., XI, n. 266). Papa PelagioI gli scrisse parecchie epistole nelle quali si parla di scismatici richiamati alla penitenza, con probabile allusione alla questione ...
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Romano (m. 561). Personaggio ecclesiastico tra i più influenti, mentre papa Vigilio era a Costantinopoli, ebbe in mano il governo di Roma, cui evitò l'estrema distruzione quando fu occupata da Totila. [...] Recatosi poi a Costantinopoli, riuscì a ottenere con la sua energia che Vigilio non sanzionasse ufficialmente la condanna dei Tre capitoli. Ma il suo arresto determinò il papa a dichiararsi a favore della ...
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Di nobile famiglia (Roma 540 circa - ivi 604), nella sua giovinezza ebbe preparazione culturale, relativamente ai suoi tempi, assai buona, arricchita in seguito da studî biblici e patristici molto vasti, [...] fama di sicura ortodossia e austerità di vita indussero Pelagio II a inviarlo come apocrisario (nunzio) presso l' della sua morte. ▭ Raffigurato come papa, il suo aspetto e i suoi abiti variano col variare degli abiti e del tipo iconografico ideale ...
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Nipote (Tauresium, presso Skoplje, 482 - Costantinopoli 565) dell'imperatore Giustino I; di famiglia illirica romanizzata, il 1° apr. 527 fu adottato e associato al potere dallo zio e lo stesso giorno [...] e più tardi a venire ad aspro contrasto coi pontefici romani (Agapito, Vigilio, Pelagio), troppo restii ad accettare la sua politica di conciliazione a tutti i costi. Il complesso di riforme, colpendo abusi inveterati, suscitò una reazione violenta ...
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Greco (m. 418), successore di Innocenzo I (417). Favorì dapprima Pelagio e Celestio, nonostante l'opposizione dei vescovi africani, salvo poi mutare atteggiamento. Provocò rimostranze da parte dei vescovi [...] della Gallia col concedere favori inusati alla sede di Arles retta dal suo amico Patroclo, e anche in Roma non fu ben visto. Il suo culto è attestato a partire dal sec. 9º. Festa, 26 dicembre ...
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pelagico
pelàgico agg. [dal lat. pelagĭcus, gr. πελαγικός, der. di πέλαγος «mare»] (pl. m. -ci). – 1. Del pelago, cioè del mare aperto: zona p., o dominio p., o distretto p., in oceanografia, la regione del mare aperto che comunemente si considera...
pelagianismo
(o pelagianéṡimo) s. m. [der. di pelagiano]. – Il complesso di dottrine, e il movimento che ne fu portatore, facente capo al monaco bretone Pelagio (c. 354 - c. 427): accentuando la libertà umana e il positivo valore della natura...