(sp. Principado de Asturias) Comunità autonoma della Spagna (10.604 km2, con 1.074.862 ab. nel 2007); capoluogo Oviedo. Occupa una sezione del versante settentrionale dei Monti Cantabrici e si affaccia [...] nel 718, secondo la tradizione, i nobili visigoti vi si sarebbero raccolti a costituire il Regno delle A. eleggendo re Pelagio. Dopo Favila, che regnò in un periodo di vigorosa affermazione araba, nel 737 Alfonso I riuscì ad annettersi Cantabrica e ...
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BADUILA, re degli Ostrogoti
Ottorino Bertolini
Le monete coniate col nome di questo re attestano che esso, nell'uso ufficiale della sua corte, suonava Baduila, Badunila, Baduela. Dei testi narrativi, [...] di aperto scherno, che palesavano il suo compiacimento nel vedere l'alto ecclesiastico venire al suo cospetto in atto di supplice. E Pelagio lo comprese così bene, che nel rinnovare la supplica disse: "Dio ha fatto di me un tuo servo; ma tu, o ...
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Costantino e il potere papale post-gregoriano
Ju¨rgen Miethke
Poco prima della morte (intorno al 1150) Bernardo di Chiaravalle dedicava lo speculum papale De consideratione a papa Eugenio III, nel quale [...] . a pp. 285-286 (n. 30).
139 Ivi, nota alla riga 17. Piur aveva già segnalato la fonte di questa citazione in Alvaro Pelagio, De statu et planctu ecclesiae, II.13 [H], nell’edizione di Lione 1517, f. 114v, qui tratta dalla ristampa Á. Païs, Estado e ...
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SILVERIO, santo
Claire Sotinel
Figlio di papa Ormisda, S. nacque a Frosinone. Alla morte del padre, nel 523, ne compose l'epitaffio, oggi perduto, che celebrava la ricomposizione dello scisma fra gli [...] da Tunnuna, Chronica: Chiesa e Impero nell'età di Giustiniano, a cura di A. Placanica, Firenze 1997; L. Duchesne, Vigile et Pélage. Étude sur l'histoire de l'Église romaine au milieu du VIe siècle, "Revue des Questions Historiques", 36, 1884, pp. 369 ...
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Alfonso VI, Re di Castiglia e di León
S. Moralejo
Re di León (1065), di Galizia e di Castiglia (1072), assunse il titolo di "Imperator super omnes Hispaniae nationes constitutus" - per i musulmani di [...] fu effigiato già in stato di beatitudine.
Le fonti coeve delineano la sua persona con tratti quasi agiografici. Secondo Pelagio di Oviedo, alla sua morte scaturì acqua dalle lastre sepolcrali della chiesa di San Isidro di León, in parte ricostruita ...
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GIOVANNI DI BRIENNE, RE DI GERUSALEMME E IMPERATORE LATINO DI COSTANTINOPOLI
BBenedetto Vetere
Figlio di Edoardo III di Brienne, si trovò coinvolto nelle vicende del Medio Oriente, teatro di una guerra [...] , con l'ingresso in Damietta, l'8 settembre del 1221, del sultano al-Kāmil. Sembra comunque che G., unitamente a Pelagio, non sia stato esente da responsabilità nella disastrosa condotta della guerra.
La fine delle ostilità e le lotte interne tra ...
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Re degli Ostrogoti (m. 552); di nome Baduila, fu chiamato T. ("l'immortale") dai suoi fautori. Nipote di Ildibaldo, che aveva (540) preso il comando delle superstiti truppe ostrogote, fu eletto re (541) [...] s'impadronì di nuovi centri delle Marche e dell'Umbria, occupando perfino Roma (546). Per intercessione del diacono Pelagio, T. non infierì sulle persone; dopo il saccheggio la città fu abbandonata e Belisario la rioccupò temporaneamente. In ...
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Tre capitoli, scisma dei
Scisma originato dalla condanna dei cd. Tre capitoli – proposizioni teologiche dei vescovi Teodoro di Mopsuestia, Teodoreto di Ciro e di Iba di Edessa, favorevoli al nestorianesimo [...] . I vescovi africani scomunicarono papa Vigilio e, nell’Italia settentrionale, si originò uno scisma che fu riassorbito nel 6° sec., con l’eccezione della provincia di Aquileia, che si riunì alla Chiesa di Roma solo verso il 700 (➔ Pelagio I). ...
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Nipote (Tauresium, presso Skoplje, 482 - Costantinopoli 565) dell'imperatore Giustino I; di famiglia illirica romanizzata, il 1° apr. 527 fu adottato e associato al potere dallo zio e lo stesso giorno [...] non esitò a perseguitare i monofisiti e più tardi a venire ad aspro contrasto coi pontefici romani (Agapito, Vigilio, Pelagio), troppo restii ad accettare la sua politica di conciliazione a tutti i costi. Il complesso di riforme, colpendo abusi ...
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Giustiniano e le riforme religiose
Philippe Blaudeau
Il ritratto di Giustiniano è più famoso di quello di Costantino, e non solo per le sculture, le monete o i mosaici, in particolare quello di S. Vitale [...] alla sede di Cesarea di Cappadocia dopo essere entrato nelle grazie dell’imperatore. Nel momento in cui il diacono latino Pelagio, che tuttavia si oppone alla sua influenza, rientra a Roma, Aschida ha la prontezza di indurre l’imperatore a rilanciare ...
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pelagia
pelàgia s. f. [lat. scient. Pelagia, dal gr. πελάγιος «marino»] (pl. -gie). – Genere di celenterati scifozoi della famiglia pelagidi, a cui appartiene la specie Pelagia noctiluca, una medusa comune nel Mediterraneo, con ombrello piccolo,...
pelagiano
agg. e s. m. (f. -a). – Di Pelagio, conforme alle dottrine di Pelagio (v. la voce prec.). Come sost., seguace di Pelagio e del movimento ereticale che a lui fa capo.