Nome con il quale si designano le specie appartenenti al genere Gossypium (famiglia Malvacee) e i peli che rivestono i semi e che sono utilizzati come materia tessile.
Caratteri botanici
Le specie spontanee [...] anche 3. I semi, subglobosi, oblunghi o angolosi, della lunghezza di 8-12 mm, larghi 5-6 mm, sono rivestiti di peli fittissimi, più o meno lunghi, derivanti dalle cellule dell’epidermide del tegumento; hanno albume tenue o nullo. Il fusto e le foglie ...
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Il pelo finissimo della capra del Tibet che cresce sul fondo del vello formato da peli lunghi e setolosi (la lunghezza della fibra di c. è compresa fra 50 e 130 mm, la finezza media tra 13 e 16,5 micron). [...] Utilizzato nella fabbricazione di maglierie di lusso e di stoffe per cappotti e abiti, il pregio del c. deriva, oltre che dalle eccezionali caratteristiche di finezza, morbidezza e lucentezza, dalla limitazione ...
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Il mantello pilifero dei Mammiferi vivi e la pelle dell’animale morto, trattata in modo da conservare il pelo con le sue caratteristiche di morbidezza e lucentezza.
La p. dei Mammiferi è costituita da [...] abitano regioni che d’inverno sono innevate, si ha dimorfismo di stagione: la p. invernale, come conseguenza di due mute di peli, è bianca e maggiormente folta, mentre la p. estiva è variamente pigmentata, come accade per la volpe polare, l’ermellino ...
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Pelle animale trasformata, mediante i processi di concia, in una sostanza imputrescibile e di lunghissima conservazione. Si trasforma in c., dopo essere stato liberato dall’epidermide, dai peli, dalle [...] fibre muscolari e dal carniccio, il secondo dei vari strati che costituiscono la pelle degli animali, detto derma o corio.
Le pelli conciate si classificano, a seconda del grado di lavorazione, in c. ...
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(o kefiah) Tipico copricapo delle popolazioni arabe, in particolare dei beduini e dei Palestinesi, costituito da un quadrato di stoffa piegato a triangolo tenuto fermo sulla testa da un cordoncino fatto [...] generalmente di peli di capra intrecciati. ...
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Arte e tecnica
Porzione di tessuto di lana, o anche di seta, cotone e altre fibre vegetali e artificiali, prodotto in varie grandezze e in vari colori e disegni e generalmente collocato sul pavimento a [...] a mano, legando i fili di ordito del tessuto con nodi, successivamente tagliati, o a macchina, inserendo particolari tipi di peli nel tessuto di fondo. I più pregiati sono quelli orientali, che possono presentarsi sotto forma di un vello artificiale ...
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Nome comune del genere Populus, in particolare del p. nero o nostrano e del legno che da questo si trae. Il genere Populus, della famiglia Salicacee, comprende 35 specie di alberi delle regioni temperate. [...] , i pistilliferi con pistillo uniloculare e due stili. Il frutto è una capsula con molti semi minuti provvisti di un ciuffo di peli alla base. In Italia crescono 3 specie: p. bianco (Populus alba; fig. A) o gattice o alberello, p. tremolo (Populus ...
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fibre
Giorgio Nebbia
Vestire gli ignudi con la natura e con la chimica
Le fibre tessili sono sottili filamenti di origine vegetale, animale, minerale, oppure artificiali o sintetiche ottenute con polimeri. [...] .
Fili dagli animali
Le fibre animali sono la lana e la seta e sono costituite da proteine. La lana è l'insieme dei peli del manto delle pecore (il vello). Si può ottenere lana anche dal pelo di altri animali, come il cammello, l'alpaca (un cugino ...
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Agraria
Trattamento cui vengono sottoposte materie e prodotti vegetali (come il tabacco, le olive, l’olio, il vino) per renderli adatti all’uso o perché si conservino.
In particolare, fase della lavorazione [...] consistente nell’operazione di calcinatura (o messa in calce) che, oltre a facilitare l’allontamento dalle pelli dei peli, del tessuto epidermico e della maggior parte dei pigmenti, consente parimenti la saponificazione dei grassi naturali e il ...
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pelo
pélo s. m. [lat. pĭlus, di origine sconosciuta]. – 1. a. Produzione epidermica filiforme e flessibile, costituita da cellule, sostanza cornea e fibre connettivali; comprende uno scapo o porzione libera, e una radice che presenta al suo...
pilifero
pilìfero (non com. pelìfero) agg. [comp. del lat. pilus «pelo» e -fero]. – 1. In anatomia e zoologia, che produce peli, o è coperto di peli, o è costituito da peli: apparato p., l’insieme dei peli delle varie regioni del corpo, variabili...