BOCCA
Giovanni Dondi
Il primo della famiglia che acquisì rinomanza nel campo della libreria e dell'editoria fu Giuseppe, nato in Asti da Giuseppe e da Antonia Maria Boatero, probabilmente nel 1790 o, [...] Nel 1857 il B., colpito da grave malattia, si ritirò dal commercio, lasciando ai figli Bernardo, Casimiro e Silvio (figlioccio del Pellico), nati dal matrimonio con Amalia De Lorenzi, la cura degli affari. Morì a Torino il 19 dic. 1864.
Dei tre figli ...
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Ufficiale al servizio di Bisanzio, cui secondo la tradizione è collegata l'invasione dei Musulmani in Sicilia (827): accusato di aver rapito una vergine dal chiostro, per sfuggire al castigo si sarebbe [...] poi i Siciliani contro di lui, avrebbe cercato aiuto in Africa presso l'emiro di Qairawān: partecipando alla spedizione araba, sarebbe stato ucciso mentre trattava la resa di Castrogiovanni. Ispirò la tragedia di S. Pellico, E. di Messina (1820). ...
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Kannegiesser, Karl Friedrich Ludwig
W. Theodor Elwert
Letterato tedesco (Wendemark [Altmark] 1781 - Berlino 1864); studiò teologia e filosofia ad Halle, insegnò a Berlino, a Prenzlau, nel 1822 divenne [...] (tradusse Beaumont, Fletcher, Byron, Chaucer, Scott) e della letteratura italiana (tradusse nel 1834 la Francesca da Rimini del Pellico, e i Canti del Leopardi nel 1837); pubblicò anche una grammatica italiana con crestomazia (Breslavia 1836). La sua ...
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Verseggiatore torinese, vissuto dal 1784 al 1860. Abusò delle sue singolarissime facoltà scrivendo liriche per troppe occasioni politiche, in lode di Napoleone I, dell'imperatore d'Austria, dei re di Sardegna; [...] da Casimir Delavigne, e altre avessero molte lodi. Queste non mancarono al poema epico, Il Salvatore, cui l'incoraggiò il Pellico (1844); né mancarono lodi e ristampe ai romanzi e racconti, L'isoletta de' cipressi; La calata degli Ungheresi in Italia ...
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Memorialisti dell'Ottocento. Tomo I
Gaetano Trombatore
La storia di questi memorialisti, nelle cui pagine rivivono in parte le passioni e i conflitti e le tenaci speranze in cui s'accesero e divamparono [...] ha un valore positivo in quanto egli ne attinse la forza di cui aveva bisogno per non smarrirsi e per non cadere. Silvio Pellico non fu né un debole né un rinunciatario. O almeno non lo era finché scriveva Le mie prigioni; le quali non contengono una ...
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Attrice (Firenze 1801 - ivi 1854). Studiò all'Accademia di belle arti di Firenze con A. Morrocchesi e, quindicenne, entrò nella compagnia Zannoni e Pinotti a Palermo, dove conobbe Ferdinando Pelzet (n. [...] L'aspetto imperioso, il gesto misurato, la recitazione appassionata, la imposero presto come attrice tragica. Fu interprete di V. Alfieri, S. Pellico e G. B. Niccolini. Interessante il suo epistolario per i giudizî su artisti e personaggi dell'epoca. ...
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ROMANO, Graziella
Antonio Ria
(Lalla). – Nacque a Demonte (Cuneo) l’11 novembre 1906 da Roberto, geometra a capo dell’Ufficio tecnico comunale del luogo, e da Giuseppina Peano, nipote del grande logico-matematico [...] .
Dal 1912 al 1916 frequentò la scuola elementare a Demonte e quindi, dal 1916 al 1924, il ginnasio-liceo Silvio Pellico di Cuneo, dove la famiglia si era trasferita. Conseguita la maturità classica, nel 1924 si trasferì a Torino per iscriversi ...
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GREPPI, Giuseppe
Elisa Signori
Nacque a Milano il 25 marzo 1819, terzogenito di 16 figli, dal conte Antonio e da Teresa dei marchesi Trotti Bentivoglio. Diversamente dall'avo Antonio Greppi (1722-99), [...] la fase aspramente conflittuale aperta tra l'amministrazione austriaca e la nobiltà illuminata milanese prima dai processi Pellico-Maroncelli e Confalonieri, poi da quello contro i milanesi affiliati alla Giovine Italia. Alla fine degli anni ...
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Famiglia di attori. Capostipite fu Angelo (n. Firenze - m. 1802), "innamorato" e Brighella agli Accademici fiorentini e in varie compagnie, attore accurato e brioso. La moglie Elisabetta Baldesi M. (n. [...] nel 1811 a Firenze, poi nella compagnia dei Lombardi (1815), nella quale recitò per prima la Francesca da Rimini di S. Pellico con immenso successo; dal 1823 nella Reale Sarda. Non bella, ma piena di fascino e intelligente, fu ovunque acclamata nel ...
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MINOCCHI, Salvatore
Francesco Malgeri
– Nacque a Ortignano Raggiolo (Arezzo) il 26 ag. 1869 da Giacinto e Agnese Donati. A seguito della morte del padre, quando il M. aveva soltanto sei mesi, e delle [...] lo educò rigidamente, indirizzandolo alla lettura dei classici, da Ovidio a Dante ad A. Manzoni, alle Mie prigioni di S. Pellico, per poi avviarlo, nel 1880, al seminario di Fiorenzuola, nell’Appennino tosco-emiliano.
Il M. visse con insofferenza la ...
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pellicano
(ant. pelicano) s. m. [dal lat. tardo pelecanus, pelicanus, dal gr. πελεκάν -ᾶνος, der. di πέλεκυς «ascia, scure», per la forma del becco]. – 1. a. Nome delle varie specie di grossi uccelli pelecaniformi appartenenti al genere Pelecanus,...
noverca
novèrca s. f. [dal lat. noverca, der. di novus «nuovo»], letter. – Matrigna: la spietata e perfida n. (Dante, riferendosi al mito classico di Fedra e Ippolito); al succo dell’erbe spremuto dalla n. (D’Annunzio). Anche in senso fig.:...