EYDOUX, Leone
Cristina Giudice
Nacque a Torino nel 1829 da Siffredo. impiegato all'intendenza generale della Real Casa. La famiglia, di origine francese, era emigrata in Piemonte prima della Rivoluzione [...] d'Asti atterrita ai fieridetti di Everardo suo padre (catal., n. 234), ispirato al V atto, scena 11 dell'Iginia di Silvio Pellico; nel 1868 Non maiabbastanza letta (catal., n. 294, non venduto) e Giovane baccante nell'atto di spremere l'uva, dipinto ...
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BARBIERA, Raffaello
Giovanni Gambarin
Nacque a Venezia il 2 febbr. 1851 da Giuseppe, benestante, e da Maria Palois, imparentata col poeta Luigi Carrer; appena terminati glì studi di legge, si impiegò [...] ; Italiane gloriose: medaglioni,ibid. 1923; Nella città dell'amore: passioni illustri a Venezia, 1816-61,ibid. 1923; Silvio Pellico, ibid. 1926; Nello gloria e nell'ombra: immagini e memorie dell'Ottocento,ibid. 1927; Arride il sole: racconto dell ...
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BISCARRA, Carlo Felice
Paolo Venturoli
Figlio di Giovanni Battista, nacque a Torino il 26 marzo 1823. Dal padre ebbe i primi rudimenti di pittura; sui vent'anni fece, come pensionato della regina Maria [...] storici come il Fanfulla in S. Marco di Firenze del 1861, acquistato dalla Società promotrice,La notte del 26 marzo 1822 (Pellico e Maroncelli lasciano le carceri di S. Michele) del 1865 (Saluzzo, casa Cavassa) e una serie di dipinti di soggetto ...
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PLANA, Giovanni Antonio Amedeo
Marco Ciardi
PLANA, Giovanni Antonio Amedeo. – Nacque a Voghera l’8 novembre 1781 da Antonio Maria e da Giovanna Giacoboni.
La famiglia, originaria di Guarene, presso [...] , utilizzava l’amico come recapito per la corrispondenza, assieme a Carlo Guasco, avvocato torinese amico di Silvio Pellico, ben inserito nell’ambiente de Il Conciliatore. Anche Plana probabilmente partecipò alle attività della rivista milanese ...
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MARCHETTI (Marchetti degli Angelini), Giovanni
Fabio Zavalloni
Nacque a Senigallia il 26 ag. 1790 da Marco, discendente da una nobile famiglia di origine bergamasca, e dalla nobile bolognese Maria Caterina [...] P. Farini e G. Leopardi. Nemmeno un cenno era per contro destinato ad A. Manzoni, T. Grossi, G. Berchet, S. Pellico: il M. non era dunque disposto a riconoscere dignità letteraria alla scuola romantica, pur non riuscendo a tenersi sempre distante dai ...
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BERTOLOTTI, Davide
Giovanni Ponte
Nato a Torino il 2 sett. 1784 da una famiglia di agiati commercianti, dopo i primi studi continuò la preparazione sotto la guida di G. Mabellino, vice bibliotecario [...] , per incarico del Comune. Pur non rinunciando a qualche traduzione e compidazione, si dedicò poi, anche per incoraggiamento del Pellico, ad un poema cristiano in endecasillabì sciolti, Il Salvatore (1ediz., Torino 1844; poi ibid. 1847 e 1860), che ...
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GUALTIERI, Luigi
Simone Giusti
Nacque a Saludecio, nel Riminese, il 2 apr. 1827, da Lorenzo, medico del paese, e da Isabella Donati.
Iscritto all'Università di Bologna, fu costretto a interrompere gli [...] (Bologna 1861). Al medesimo filone sono riconducibili due drammi, Daniele Manin, ossia Venezia nel 1848 (Milano 1862) e Silvio Pellico e le sue prigioni, ovvero I carbonari del 1821 (ibid. 1862).
Il matrimonio con l'attrice Giacinta Pezzana - dalla ...
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LUZIO, Alessandro
Roberto Pertici
Nacque a San Severino Marche il 25 nov. 1857 da Nicola, perito-geometra, e da Filomena Scalamonti, discendente da un'illustre famiglia anconetana. Studiò nel seminario [...] fonte austriaca (Roma 1899), Antonio Salvotti e i processi del Ventuno (ibid. 1901), Radetzky (Bergamo 1901), Il processo Pellico-Maroncelli secondo gli atti ufficiali segreti (Milano 1903).
Il L., da subito colpito dalla ben diversa valutazione che ...
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BISAZZA, Felice
Francesco Luigi Oddo
Nacque a Messina il 29 genn. 1809 da Vincenzo, commerciante in grani, e da Angela Maria dei baroni Marino. Il tracollo finanziario del padre non impedì che il B. [...] prima parte, il B. è sotto l'influenza del linguaggio più trasandato e delle immagini più convenzionali del Grossi, del Pellico, del Prati, del Parzanese, dell'Aleardi, non senza riecheggiamenti di altri poeti come Hugo e Lamartine; Fede e dolore ...
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POLENTA, Francesca da
Enrico Angiolini
POLENTA, Francesca da. – Nacque verso il 1259-60 a Ravenna, figlia di Guido Minore da Polenta (morto nel 1310) e di una donna appartenente alla famiglia Fontana.
Andò [...] di Saverio Mercadante, Pëtr Il′ič Čajkovskij, Sergej Rachmaninov e Riccardo Zandonai; le opere letterarie e teatrali di Silvio Pellico e di Gabriele D’Annunzio (la più celebre per sensualità e allucinata visionarietà di scene). Il mito di Francesca ...
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pellicano
(ant. pelicano) s. m. [dal lat. tardo pelecanus, pelicanus, dal gr. πελεκάν -ᾶνος, der. di πέλεκυς «ascia, scure», per la forma del becco]. – 1. a. Nome delle varie specie di grossi uccelli pelecaniformi appartenenti al genere Pelecanus,...
noverca
novèrca s. f. [dal lat. noverca, der. di novus «nuovo»], letter. – Matrigna: la spietata e perfida n. (Dante, riferendosi al mito classico di Fedra e Ippolito); al succo dell’erbe spremuto dalla n. (D’Annunzio). Anche in senso fig.:...