Patriota e scrittore (Saluzzo 1789 - Torino 1854). Ebbe grande successo con la tragedia Francesca da Rimini (1815); si schierò poi con i romantici, e collaborò al Conciliatore. Aggregato alla Carboneria, fu recluso nel carcere dello Spielberg. Da quest'esperienza nacquero Le mie prigioni (1832), memorie a cui per lo più è legata la sua fama, che suscitarono ovunque simpatia per l'Italia e odio contro ...
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Autore drammatico (Cassolnovo 1800 - Savona 1846); i suoi drammi, quasi tutti a soggetto storico, risentono l'influenza di A. Manzoni, di G. B. Niccolini e di S. Pellico. Le sue tragedie sono caratterizzate [...] da una retorica che ne condiziona anche lo svolgimento psicologico, tuttavia non mancano di un solido senso del teatro, come dimostrò il grandissimo successo di Pia de' Tolomei (1836) ...
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Attore (Torino 1781 - ivi 1854); nella compagnia di T. Consoli e B. Zuccato fu guida autorevole di L. Vestri; fu poi in altre compagnie primarie. Carbonaro, nel 1821 arrestato a Vicenza, fu processato [...] a Venezia con S. Pellico e P. Maroncelli e condannato a 5 anni di carcere a Lubiana; graziato dopo 2 anni e mezzo, tornò al teatro e formò una propria compagnia; dal 1844 fu maestro della scuola di declamazione della Società filodrammatica di Torino. ...
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Attore e capocomico (n. presso Rimini 1786 - m. Roma 1867). Dal 1811 al 1823 fu socio con E. Marchionni, A. Belloni, F. Meraviglia e C. Calamari in un complesso che da modesti inizî si affermò poi tra [...] i migliori, e accanto a Carlotta Marchionni fu Paolo nella Francesca da Rimini di S. Pellico (1818); fu quindi con R. Mascherpa socio di F. Pelzet, e scelto come interprete da G. B. Niccolini per Giovanni da Procida e Lodovico Sforza; quindi ...
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Regista e drammaturgo catalano (Barcellona 1872 - ivi 1943). Nel 1898 fondò il "Teatre intim"; diresse la Escola catalana d'art dramàtic. Contribuì con il suo magistero e la sua opera di regista al rinnovamento [...] e spagnolo. Tra le sue rappresentazioni di autori classici e contemporanei (dai tragici greci a Shakespeare, da Molière a Goldoni, Pellico, D'Annunzio) memorabili l'Iphigenie di Goethe e l'Edipo re di Sofocle. Tra i suoi lavori drammatici: Nocturn ...
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Attrice (Milano 1809 - Roma 1894), figlia di attori; a 15 anni esordì nella Compagnia reale di Napoli, nel 1829 diresse una compagnia propria, fu poi con G. Nardelli (1830-35), con R. Mascherpa (1835-38) [...] e nella compagnia reale sarda dove sostituì C. Marchionni (1838-42); abbandonò le scene sposandosi. Fu ammirata e lodata da G. Rossini, G. G. Belli, S. Pellico, ecc. ...
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Attrice (Firenze 1842 - Torino 1892), figlia di Pasquale (L'Aquila 1797 - Bologna 1887), anch'egli attore, "tiranno" (1836) nella Reale Sarda, e dell'attrice Carolina Ristori (Brescia 1823 - Genova 1890), [...] G. Toselli (nel 1859 interpretò la Chichina d'Moncalè di T. Villa, riduz. in vernacolo piemontese della Francesca da Rimini di Pellico) e con la zia Adelaide Ristori, e poi prima attrice coi maggiori interpreti del tempo. Con V. Marini e G. Pezzana ...
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Attrice (Firenze 1801 - ivi 1854). Studiò all'Accademia di belle arti di Firenze con A. Morrocchesi e, quindicenne, entrò nella compagnia Zannoni e Pinotti a Palermo, dove conobbe Ferdinando Pelzet (n. [...] L'aspetto imperioso, il gesto misurato, la recitazione appassionata, la imposero presto come attrice tragica. Fu interprete di V. Alfieri, S. Pellico e G. B. Niccolini. Interessante il suo epistolario per i giudizî su artisti e personaggi dell'epoca. ...
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Famiglia di attori. Capostipite fu Angelo (n. Firenze - m. 1802), "innamorato" e Brighella agli Accademici fiorentini e in varie compagnie, attore accurato e brioso. La moglie Elisabetta Baldesi M. (n. [...] nel 1811 a Firenze, poi nella compagnia dei Lombardi (1815), nella quale recitò per prima la Francesca da Rimini di S. Pellico con immenso successo; dal 1823 nella Reale Sarda. Non bella, ma piena di fascino e intelligente, fu ovunque acclamata nel ...
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MARCHIONNI, Carlotta
Alessandra Favino
Nacque a Pescia, presso Lucca, il 14 giugno 1796 da Angelo e da Elisabetta Baldesi.
Il padre Angelo, nato a Firenze intorno alla metà del Settecento in una famiglia [...] con Maria Adelaide d'Austria, e nel 1843, quando in una recita di beneficenza riprese a Saluzzo la Gismonda da Mendrisio di Pellico. Nel 1847 mancò un'occasione di collaborazione con G. Modena, al fianco del quale in quell'anno le fu invano proposto ...
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pellicano
(ant. pelicano) s. m. [dal lat. tardo pelecanus, pelicanus, dal gr. πελεκάν -ᾶνος, der. di πέλεκυς «ascia, scure», per la forma del becco]. – 1. a. Nome delle varie specie di grossi uccelli pelecaniformi appartenenti al genere Pelecanus,...
noverca
novèrca s. f. [dal lat. noverca, der. di novus «nuovo»], letter. – Matrigna: la spietata e perfida n. (Dante, riferendosi al mito classico di Fedra e Ippolito); al succo dell’erbe spremuto dalla n. (D’Annunzio). Anche in senso fig.:...