CARLO III di Borbone, duca di Parma
Maria Luisa Trebiliani
Figlio di Carlo Ludovico di Borbone-Parma, duca di Lucca (poi Carlo II di Parma), e di Maria Teresa di Savoia, figlia di Vittorio Emanuele [...] . La più grave accusa rivoltagli dai suoi numerosi oppositori fu di aver ripristinato la pena del bastone, che adottò in sostituzione di quella capitale, cui era decisamente contrario. Con questi sistemi di governo egli finì col suscitare contro ...
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PALLAVICINO DELLE FRABOSE, Filippo Guglielmo, barone di Saint Remy
Andrea Merlotti
PALLAVICINO DELLE FRABOSE, Filippo Guglielmo, barone di Saint Remy. – Nacque a Torino il 22 giugno 1662 da Vittorio [...] delle Lanze fosse fratellastro del sovrano, Pallavicino richiese la pena di morte, poi commutata nell’esilio a vita.
Nel , che contava sul suo appoggio per assumere il controllo della capitale. In realtà, già il 20 settembre Carlo Emanuele III aveva ...
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MALATESTA (de Malatestis), Laura detta Parisina
Roberta Iotti
Figlia di Andrea detto Malatesta, signore di Cesena, e della seconda consorte di questo, Lucrezia di Francesco Ordelaffi, nacque a Cesena [...] aveva raggiunta per condurla entro i confini del suo Stato.
La capitale, Ferrara, era una città pacifica e in crescita, ma vi Sale, suoi ministri e amici, affinché egli mutasse la pena da capitale in esemplare. I due amanti furono decapitati la notte ...
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Giancarlo Bosetti
Essere o non essere Charlie
L’attacco terroristico del 7 gennaio 2015 al giornale satirico ha prodotto un eccezionale momento di solidarietà globale contro la violenza ma anche riaperto [...] avvicinata agli Stati Uniti, dove l’introduzione di una pena contro la blasfemia sarebbe decisamente in conflitto con il Primo Parigi – plasticamente rappresentato dai cortei che hanno sfilato nella capitale francese e in tutto il paese l’11 gennaio ...
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CARAFA, Ettore
Francesco Barbagallo
Conte di Ruvo, nacque in Andria il 29 dicembre del 1767, primogenito di Riccardo duca d'Andria, gran siniscalco del Regno, e di Margherita Pignatelli di Monteleone, [...] la complicità del tenente Ferdinando Aprile, condannato poi alla pena di morte tramutata in ergastolo, e la probabile fonti - giunse prima a Roma, quindi a Milano, capitale della Repubblica cisalpina, dove entrò nelle simpatie del Joubert, ...
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dispotismo
Governo esercitato da una sola persona o da un ristretto gruppo di persone in modo assolutistico e arbitrario, senza alcun rispetto per la legge. Il d. è uno dei concetti politici che, illustrato [...] tortura. Federico applicò inoltre forti restrizioni alla pena di morte e sostenne l’associazionismo massonico e fu ostacolata energicamente dalle resistenze della feudalità e dal dualismo capitale-periferia. Sotto il regno di Carlo di Borbone (1734 ...
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PEZZA, Michele
Flavia Luise
Nacque nel 1771 a Itri, piccolo centro arroccato lungo la via Appia tra Fondi e Formia, da Francesco e Arcangela Matrullo.
La modesta ascesa sociale del nucleo familiare, [...] Repubblica Romana, nel 1797 presentò domanda di commutare la pena per il reato commesso nel servizio militare e nell’ottobre Salerno e identificato, il 3 novembre fu portato nella capitale in una vettura circondata da lancieri polacchi. Il 10 ...
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ARGENTI, Felice
Mario Barsali
Nato a Viggiù (Varese) il 2 marzo 1802 da Davide e Marianna Ganna, compì i primi studi a Milano, entrando poi come praticante nella ragioneria della Mensa arcivescovile.
Non [...] , poi all'Avana, dove restò un mese, e nella capitale del Messico, dove prese parte a una cospirazione repubblicana contro l al carcere duro a vita, da espiarsi in fortezza; modificata la pena in condanna a morte dalla Corte d'appero di Milano il 25 ...
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CHIAVES, Desiderato
Luciana Duranti
Nato a Torino il 2 ott. 1825 da Carlo, ex ufficiale dell'esercito, napoleonico, e da Maria Vandiol, si era laureato in legge nel 1846, facendo poi pratica presso [...] 1864, nella discussione relativa, il C. si oppose alla proposta Mancini di abolizione della pena di morte. Poco dopo, in conseguenza del trasferimento della capitale a Firenze, durante i luttuosi fatti di Torino, il municipio lo incaricò di stendere ...
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BRAICO, Cesare
Mario Themelly
Nato a Brindisi il 24 ott. 1816 da Bartolomeo e da Carolina Carasco, dopo aver compiuto gli studi secondari nella città natale, si laureò in medicina a Napoli nel 1845. [...] votò a favore del ministero Minghetti, appoggiò il trasferimento della capitale a Firenze, s'impegnò per ottenere i fondi necessari per dalla consorteria votando con la Sinistra l'abolizione della pena di morte. Nelle elezioni del '65 si presentò ...
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capitale1
capitale1 agg. [dal lat. capitalis, der. di caput -pĭtis «capo»]. – 1. Che riguarda il capo, la testa, e quindi la vita stessa: pena c., la pena di morte; delitto c., che si sconta con la morte; per estens., nemico c., odio c., acerrimo,...
pena
péna s. f. [lat. poena «castigo, molestia, sofferenza», dal gr. ποινή «ammenda, castigo»]. – 1. Punizione, castigo inflitti a chi ha commesso una colpa, ha causato un danno e sim. In partic.: a. Con riferimento alla giustizia umana, sanzione...