ASTOLFO, re dei Longobardi
Ottorino Bertolini
Figlio del duca del Friuli Pemmone, fin da giovinetto dimostrò l'impetuosità della sua indole, che lo faceva così diverso dal fratello Rachi. Intorno al [...] sociale del colpevole. Nel secondo caso, la pena era quella infamante della decalvatio, cioé della rasatura sede per centosessantasette anni degli esarchi d'Italia, in quella Ravenna capitale dei domini conservati dall'Impero tra le Alpi e lo stretto ...
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BEATRICE di Lorena, marchesa e duchessa di Toscana
Margherita Giuliana Bertolini
Figlia di Federico, duca dell'Alta Lotaringia, e di Matilde, figlia di Ermanno II duca di Svevia e di Gerberga figlia [...] la separazione da B. e, come condizione di remissione della pena, la fondazione d'un monastero con i beni di ambedue preoccupazioni di veder assicurato l'ordine ecclesiastico nell'antica capitale della marca toscana, Lucca, dai tempi di Bonifacio ...
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ENRICO di Castiglia (Henricus de Castella, Henricus de Hispania, Arrigo di Castiglia, Anrricus, Don Enrrique)
Norbert Kamp
Nacque all'inizio del marzo 1230, quarto figlio di Fernando (Ferdinando) III [...] del Regno, gli venne in aiuto dandogli in prestito i capitali depositati presso i mercanti genovesi, con i quali l' - anche a causa di promesse fatte a Clemente IV, commutò la pena in prigionia a vita. Ad una grazia più estesa era impossibile pensare, ...
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ALESSANDRO Farnese, duca di Parma, Piacenza e Castro
Léon van der Essen
Nacque il 27 agosto 1545 a Roma, da Ottavio, allora prefetto della città, e da Margherita d'Austria, figlia naturale di Carlo [...] volle ammettere tale divisione di poteri, né si preoccupò della pena che il suo rifiuto avrebbe causato alla madre. Fece comprendere de Granvelle ha offerto su questo punto una testimonianza capitale, scrivendo il 24 febbr. 1583 a Margherita d' ...
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FRANCESCO II Sforza, duca di Milano
Gino Benzoni
Secondogenito di Ludovico Maria Sforza detto il Moro e di Beatrice d'Este nasce a Milano il 4 febbr. 1495. Orfano ben presto della madre, che muore il [...] F. è alla sinistra del fratello quando questi rientra nella capitale lombarda. Somigliante al "padre", anche se di lui meno le sue nozze necessita il "consenso" di Carlo V, "pena la privatione di feudo". Comunque, addirittura esplicito G. Morone, ...
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PIETRO LEOPOLDO d'Asburgo-Lorena, granduca di Toscana, poi imperatore del Sacro Romano Impero come Leopoldo II
Renato Pasta
PIETRO LEOPOLDO d’Asburgo-Lorena, granduca di Toscana, poi imperatore del [...] , che per la prima volta in Europa aboliva tortura e pena di morte, e che recepiva l’Illuminismo penale di Cesare Giorgetti, Per una storia delle allivellazioni leopoldine (1966), in Id., Capitalismo e agricoltura in Italia, Roma 1977, pp. 96-216; F ...
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DELLA TORRE, Niccolò
Gino Benzoni
Ultimogenito di Giovanni di Febo e di Caterina Lueger, nacque nel 1489.
Apparteneva al ramo goriziano della famiglia e va, perciò, preventivamente distinto (oltre che, [...] suoi alleati, ebbe un ruolo decisivo nella salvezza della capitale. Galvanizzante, pei suoi difensori, l'ingresso del D "tribunal" di Udine, donde l'ordine, del 22 marzo 1550, pena, se trasgredito, grosse multe e confische, ai sudditi veneti con beni ...
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LAMBERTENGHI, Luigi Stefano
Carlo Capra
Nacque a Milano il 26 dic. 1739 da Giovanni Francesco e Teresa Pogliaghi. Il padre, di nobile, ma non ricca famiglia di origine comasca e cugino del più noto [...] consolatore".
Il 15 nov. 1770 il L. lasciava Milano per la capitale asburgica, dove giunse ai primi di dicembre dopo un viaggio disagiato. "La accanto a motivi illuministici, come la proporzionalità tra pena e colpa e il desiderio di sottrarre ai ...
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BONARELLI, Giacomo
Mario Natalucci
Di antica ed eminente famiglia anconitana, il B., secondogenito di Pietro (che fu al servizio del papa Martino V) e fratello di Liberio (di cui seguì le orme nelle [...] Maria Sforza Visconti, lo nominò capitano di giustizia per la città capitale, con 50 fiorini di provvisione mensile; il B. prese immediatamente i contatti con i due Sforza o con loro aderenti, pena la morte. A quanti, tra i cittadini parmensi, si ...
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INNOCENZO XIII, papa
Gino Benzoni
Michelangelo Conti, secondogenito di Carlo, duca di Poli, e di Isabella Muti (e non Monti: si veda copia dell'atto di battesimo in Arch. segr. Vaticano, Proc. Dat., [...] dove l'autore è riparato. Viene da dire che nelle grandi capitali il papa non riesce a farsi sentire se non quando quel che documentante il più scrupoloso rientro nel solco dell'ottemperanza, pena il blocco dell'ammissione dei novizi; sospeso, nel ...
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capitale1
capitale1 agg. [dal lat. capitalis, der. di caput -pĭtis «capo»]. – 1. Che riguarda il capo, la testa, e quindi la vita stessa: pena c., la pena di morte; delitto c., che si sconta con la morte; per estens., nemico c., odio c., acerrimo,...
pena
péna s. f. [lat. poena «castigo, molestia, sofferenza», dal gr. ποινή «ammenda, castigo»]. – 1. Punizione, castigo inflitti a chi ha commesso una colpa, ha causato un danno e sim. In partic.: a. Con riferimento alla giustizia umana, sanzione...