CONTI, Ludovico
Sandra Olivieri Secchi
Nacque a Padova probabilmente intorno al 1450, in una delle più antiche e illustri famiglie della città, quarto dei figli maschi di Nicolò e di Margherita Lisca. [...] con un debole scarto di voti passò, invece, la pena di morte (sedici a favore, tredici astenuti).
È già sintomo di quell'imbarazzo diffuso nel patriziato veneziano verso una condanna capitale, che appare chiaro, dopo la esecuzione, nelle cronache e ...
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GUERCIO, Guglielmo
Enrico Basso
Nato presumibilmente a Genova nel terzo decennio del sec. XIII, apparteneva a una famiglia di origine vicecomitale tra le più influenti dell'aristocrazia consolare che [...] e in effetti comportò l'espulsione di tutti i genovesi dalla capitale imperiale e il loro confinamento nel remoto sobborgo di Eraclea.
Le .000 lire di genovini. Si tratta certamente di una pena assai severa e di una multa rilevante, che appaiono però ...
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DE LIETO, Casimiro
Giuseppe Masi
Nacque a Roccella Jonica (Reggio Calabria) il 4 apr. 1803 da Antonio e da Lucia Vuolo, oriundi della costiera amalfitana. La famiglia, di idee liberali, apparteneva [...] tappa obbligata di un non fortunato viaggio in America.
Nella capitale inglese si fermò per circa dieci anni, fino al 1833. , riuscì a salvargli la vita. Ottenuta la commutazione della pena, fu rinchiuso nel bagno penale di Nisida e, successivamente, ...
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BUSCHETTI, Giambattista
Valerio Castronovo
Di nobile famiglia chierese nacque a Bene nel circondario di Mondovì (ignota è la data di nascita), primogenito di Flaminio, referendario e consigliere di [...] di acciacchi, il B. era andato alternando la sua permanenza nella capitale con lunghi soggiorni a Nizza; e il 20 ott. 1683 aveva , raccolti dall'Arnaldo e citati anche dal Rossotti, non val la pena di parlare.
Fonti e Bibl.: Arch. di Stato di Torino, ...
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PAZZI, Jacopo de'
Claudia Tripodi
PAZZI, Jacopo de’. – Nacque nel 1423, ultimo figlio di Andrea di Guglielmino e di Caterina di Jacopo di Alamanno Salviati. Suoi fratelli maggiori furono Antonio, Guglielmo [...] Antonio (De Roover, 1988, p. 44). Il suo capitale annoverava numerosi beni immobili e poderi nel contado fiorentino, a Montughi perpetuo, che nessuno potesse più imparentarsi con loro, pena l’esclusione dai pubblici uffici e l’esser considerato ...
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DALL'ARMI, Ludovico
Vanna Arrighi
Nacque a Bologna nel secondo decennio del sec. XVI da Gaspero, ricco mercante cittadino insignito della dignità senatoria, e da Aurelia Campeggi, sorella del cardinale [...] Montevarchi dagli sbirri del duca di Firenze e di lì tradotto nella capitale, ove fu rinchiuso nella fortezza da Basso.
Nella fortezza, in direzioni dai suoi familiari, il D. fu condannato alla pena di morte. Fu decapitato a Venezia il 14 maggio 1547 ...
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CIPRIANI, Emilio
Nidia Danelon Vasoli
Nacque a Firenze il 15 sett. 184 da Francesco e da Teresa Piattoli. Dedicatosi con passione allo studio della medicina, acquistò, in breve, grande esperienza e [...] e dei doveri per tutti i cittadini, l'abolizione della pena di morte in tutto il regno, l'istruzione primaria gratuita ital. (1859-1876), Firenze 1965, ad Ind.;G. Spadolini, Firenze capitale, Firenze 1966, ad Ind.; Storia del Parlamento ital., V-VI, ...
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LINATI, Claudio
Luisella Brunazzi Menoni
Nacque a Parma il 1° febbr. 1790 dal conte Filippo e da Emanuella dei conti Cogorani, che morì dandolo alla luce. Per la sua formazione umanistica, più che il [...] (10 febbr. 1824), quindi dal Supremo tribunale di revisione alla pena di morte e al sequestro dei beni (31 marzo). La nuove esperienze e allettanti accordi con rappresentanti nella capitale del Regno dei Paesi Bassi del nuovo governo repubblicano ...
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DIAZ GARLON, Maria
Felicita De Negri
Figlia di Ferrante conte di Alife e di Violante Grappina, se ne ignorano data e luogo di nascita, probabilmente avvenuta nell'ultimo ventennio del sec. XV a Napoli, [...] alla somma di 8.500 ducati.
Nei capitoli matrimoniali, pena una grave sanzione pecuniaria, Alfonso si era impegnato a e la lunga sequela di confische, carcerazioni, condanne capitali che il governo spagnolo inflisse ai feudatari ribelli. Mentre ...
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DE ANGELIS, Carlo
Pietro Laveglia
Nacque a Castellabate, in provincia di Salerno, il 26 luglio 1813 da Giuseppe e da Fortunata Forziati.
Il padre, morto il 10 settembre 1833, era stato acceso carbonaro, [...] i rappresentanti del governo inviavano alle autorità della capitale. Scritte con stile semplice, prive di tutti gli altri patrioti condannati, una lunga peregrinazione per i luoghi di pena: da Salerno al bagno penale di Nisida, poi a quello di ...
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capitale1
capitale1 agg. [dal lat. capitalis, der. di caput -pĭtis «capo»]. – 1. Che riguarda il capo, la testa, e quindi la vita stessa: pena c., la pena di morte; delitto c., che si sconta con la morte; per estens., nemico c., odio c., acerrimo,...
pena
péna s. f. [lat. poena «castigo, molestia, sofferenza», dal gr. ποινή «ammenda, castigo»]. – 1. Punizione, castigo inflitti a chi ha commesso una colpa, ha causato un danno e sim. In partic.: a. Con riferimento alla giustizia umana, sanzione...