ALBERTI, Antonio
Arnaldo D'Addario
Figlio di Niccolò di lacopo e di Isabella; la data della sua nascita è incerta; il Passerini, seguito dal Wesselofsky, indica l'anno 1356 o il 1358, ma in un codicillo [...] formi d'oro entro il 25 successivo o seimila entro il Io febbraio, pena la morte. In quel giorno, infatti, scadeva il termine entro cui era impossibile la condanna capitale. Quando poi avesse pagato la forte multa, l'A. avrebbe dovuto recarsi in ...
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FASULO, Alessio
Renata De Lorenzo
Figlio di Filippo e Celidea Vinacci, nacque a Napoli il 30 dic. 1760 da famiglia di magistrati e avvocati. Coi fratelli Nicola e Giuseppe e la sorella Margherita fu [...] in reazione all'atteggiamento non combattivo della capitale, ove solo ventisei deputati nel Parlamento il commissione militare e condannato a morte, ebbe dal re commutata la pena nell'ergastolo, da scontare a Santo Stefano, con la confisca ...
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CELENTANI, Nicola
Marina De Marinis
Nacque a Napoli nel 1770. Sostenitore delle idee della Rivoluzione francese, prese parte nell'agosto del 1793 alla cena di Posillipo, che vide la nascita, sotto la [...] presentò e, riparato all'estero, venne condannato, contumace, alla pena di morte e alla confisca dei beni. Come la maggior lasciare Parigi. Si trattenne tuttavia ancora qualche tempo nella capitale francese, da dove continuò a tenere i contatti con ...
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BITOSSI, Renato
Giuseppe Sircana
Nacque a Firenze il 31 marzo 1899 da Giovanni e Ermellina Lucchesi. Operaio meccanico, nel 1913 entrò a lavorare nelle Officine Galileo, impegnandosi subito nell'attività [...] e tre anni di vigilanza speciale. Trascorse il periodo di pena in varie carceri italiane, da Imperia a Fossano a Civitavecchia, in Toscana, VIII (1970), pp. 1045.; P. Grifone, Il capitale finanziario in Italia, Torino 1971, p. LII; P. Secchia, Il ...
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DELLA BELLA, Taldo
Giuliano Pinto
Figlio di Tedaldo di Accorri, fratello minore di Giano, nacque - probabilmente a Firenze intorno alla metà del sec. XIII da famiglia di antica origine, di sentimenti [...] 23 genn. 1295 che si limitava a comminare una semplice pena pecuniaria a Corso Donati, accusato di crimini di sangue. Stando fiorentino. La risposta di quest'ultimo fu un'ennesima condanna capitale - questa volta da eseguirsi mediante il rogo - per ...
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GRABAU, Carlo
Marco Gemignani
Nacque a Livorno il 20 apr. 1868 da Carlo Luigi e da Marianna Quartini.
Gli avi del G., originari di Amburgo, si trasferirono in Toscana all'inizio del XIX secolo e il [...] compito di riprendere le batterie terrestri che proteggevano la capitale brasiliana.
Rientrato in Italia, il G. fu destinato di alzare la bandiera italiana entro un paio di ore, pena l'immediato cannoneggiamento di Durbo. Scaduto l'ultimatum, il G ...
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BONAVENTURA di Benvenuto
Roberto Abbondanza
Notaio folignate, è l'autore della più antica fonte cronistica della storia della sua città. Nell'Archivio com. di Foligno (oggi nella locale Sez. di Archivio [...] ), mentre non comprendono taluni eventi politici di capitale importanza per la comprensione della storia comunale di tempo.
Il resto del codice è inedito e forse varrebbe la pena di pubblicarlo, se non altro per giungere a considerazioni meno vaghe ...
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FIANI, Onofrio
Toni Iermano
Ultimogenito di Giuseppe e di Marianna Maffei, nacque a Torremaggiore (od. prov. di Foggia) il 10 sett. 1761.
Compiuti i primi studi, privatamente nella casa paterna di Torremaggiore, [...] 1799 lo condannò a 20 anni di lavori forzati. La pena gli fu commutata nell'esilio perpetuo. Liberato dalla galera di Castelnuovo a Parigi, Marsiglia, Tolone, Lione e poi di nuovo nella capitale francese, dove restò fino al 1805. Nel 1801 fu a Milano ...
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FIORI, Cesira
Giuseppe Sircana
Nacque a Roma il 25 nov. 1890 da Massimo e da Giuliana Mora Morunti. Avviata agli studi, nel 1907 conseguì il diploma di maestra elementare e l'anno successivo iniziò [...] venne condannata a cinque anni di confino ed inviata a scontare la pena nell'isola di Ponza. Di qui fu trasferita, nell'aprile dell' disposizione dai comunisti romani di non rientrare nella capitale, essendo ritenuta più opportuna la sua presenza ...
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BARBARISI, Saverio
Mario Migliucci
Nacque a Foggia il 30 genn. 1780 da una famiglia di negozianti, dalla quale fu fatto educare nel monastero di Lucera; ma egli si rifiutò di seguire la carriera eccles, [...] di salute pubblica" che vigilasse sull'ordine nella capitale, messo continuamente in pericolo da liberali estremisti e tra cui il B., che si difese con abilità, e a cui la pena, come ad altri condannati, fu commutata in ergastolo nel carcere di Santo ...
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capitale1
capitale1 agg. [dal lat. capitalis, der. di caput -pĭtis «capo»]. – 1. Che riguarda il capo, la testa, e quindi la vita stessa: pena c., la pena di morte; delitto c., che si sconta con la morte; per estens., nemico c., odio c., acerrimo,...
pena
péna s. f. [lat. poena «castigo, molestia, sofferenza», dal gr. ποινή «ammenda, castigo»]. – 1. Punizione, castigo inflitti a chi ha commesso una colpa, ha causato un danno e sim. In partic.: a. Con riferimento alla giustizia umana, sanzione...