BERNARDINO da Siena, santo
Raoul Manselli
Nacque l'8 sett. 1380 a Massa Marittima da Tollo di Dino di Bando, della nobile famiglia senese degli Albizzeschi (sui quali cfr. A. Liberati, Genealogia della [...] che lo fa cotidianamente peregrinare et affatigare".
Val poi la pena di ricordare, infine, la riaffermazione del suo ideale di povertà così proprio B. coglie acutamente la caratteristica dei capitale - la parola compare alla lettera nel testo - ...
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FERRARA, Francesco
Riccardo Faucci
Nacque a Palermo il 7 dic. 1810, da Francesco e Rosalia Alaimo. Protetto da Carlo Cottone principe di Castelnuovo, al cui servizio era il padre, poté attendere agli [...] all'equilibrio fra il piacere che dà il bene e la pena relativa (anche il masticare è un travaglio). Nel baratto ciascun soggetto raffronta il costo di produzione (in termini di capitale e lavoro impiegato) della merce da lui posseduta con il costo ...
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MAISTRE, Joseph de
Giuseppe Pignatelli
Nacque a Chambéry, in Savoia, il 1 apr. 1753.
La famiglia, emigrata da Nizza, era di modeste origini. Le prime notizie archivistiche risalgono all'inizio del XVII [...] fatto obbligo di rientrare entro il 31 dicembre sotto pena della confisca dei beni. Confortato dal consiglio del governo era avvenuta negli anni 1815-17 (prima di lasciare la capitale russa ne aveva annunciato la conclusione al nunzio apostolico a ...
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BECCARIA, Cesare
Franco Venturi
Nacque a Milano il 15 marzo 1738 dal marchese Giovanni Saverio e da Maria Visconti di Saliceto. Suo padre discendeva da un ramo di illustre famiglia pavese, che aveva [...] considerato discepolo. Il 13 genn. 1787 Giuseppe II aboliva la pena di morte nei domini ereditari.
In Svezia fu un discendente di Una terza, di A. Kruščov, venne pubblicata anch'essa nella capitale, nel 1806.
Dall'altra parte dell'Europa, in Spagna, l ...
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CANNIZZARO, Stanislao
Aldo Gaudiano
Domenico Marotta
Nacque a Palermo il 13 luglio 1826 da Mariano e da Anna Di Benedetto, ultimo di dieci figli. Il padre, magistrato, era allora direttore generale [...] Roma era stata unita all'Italia, di cui era divenuta capitale; a coprirvi la cattedra di chimica non poteva non essere chiamato luglio 1898). Fu anche contrario all'abolizione della pena di morte. Si espresse contro riduzioni parziali della ...
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DOLFI, Giuseppe
Marcello Ralli
Nato a Firenze il 3 maggio 1818, ultimo di tre fratelli, da Valentino e da Annunziata Galvani, subì dapprima l'influsso della madre religiosissima, che avrebbe voluto [...] si erano avute a Firenze per l'abolizione della pena di morte, per il suffragio universale, per l' dei signori, ibid., XV (1967), 21, pp. 221-232; G. Spadolini, Firenze capitale, Firenze 1967, ad Ind.; G. Macchia, Una lettera ined. di Mazzini a D ...
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ELEONORA d'Arborea
Antonello Mattone
Nacque probabilmente in Catalogna intorno al 1340 da Mariano de Bas-Serra e da Timbora de Rocaberti.
Suoi fratelli furono Ugone, nato nel 1337, Beatrice ed un'altra [...] s., 723 ss., 729, 749 s., 769 s. (opera di capitale importanza ripresa da quasi tutta la storiografia successiva); G. Manno, Storia XXI (1938), 1-2, pp. 3 ss.; A. Marongiu, Delitto e pena nella "Carta de Logu" d'Arborea, in Studi in on. di C. ...
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CARNESECCHI, Pietro
Antonio Rotondò
Nacque a Firenze il 24 dic. 1508, da Andrea e da Ginevra Tani.
Entrambi, prima della loro unione, erano vedovi con figli: vedovo di Caterina Capponi Andrea, vedova [...] di Cosimo de' Medici, si concluse con la condanna capitale. La possibilità di una non lontana scomparsa di Paolo IV ravvedimento del C., cui sarebbe seguita la commutazione della pena di morte nel carcere perpetuo. Ma nell'ultima confessione ...
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PIO V, papa, santo
Simona Feci
PIO V, papa, santo. – Antonio Ghislieri nacque a Bosco (oggi Bosco Marengo, Alessandria), all’epoca ducato di Milano, il 17 gennaio 1504 da Paolo e Domenica Augeri.
Nel [...] Parigi, però, rivendicò al sovrano il diritto di applicare la pena e pertanto il provvedimento rimase privo di effetti.
Per tutto il processi a Napoli contro gli ultimi valdesiani, la condanna capitale di Carnesecchi, eseguita il 1° ottobre 1567, l’ ...
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GIULIO III, papa
Giampiero Brunelli
Giovan Maria Ciocchi Del Monte nacque a Roma, il 10 sett. 1487, da Vincenzo e da Cristofora Saracini. Il padre esercitava la professione di avvocato concistoriale. [...] tuttavia ad atteggiamenti contraddittori: non poteva permettere - pena la fine dei lavori del sinodo generale - che il Monte Giulio, un prestito pubblico di 150.000 scudi di capitale, premiato con interessi al 12% e garantito dalle entrate delle ...
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capitale1
capitale1 agg. [dal lat. capitalis, der. di caput -pĭtis «capo»]. – 1. Che riguarda il capo, la testa, e quindi la vita stessa: pena c., la pena di morte; delitto c., che si sconta con la morte; per estens., nemico c., odio c., acerrimo,...
pena
péna s. f. [lat. poena «castigo, molestia, sofferenza», dal gr. ποινή «ammenda, castigo»]. – 1. Punizione, castigo inflitti a chi ha commesso una colpa, ha causato un danno e sim. In partic.: a. Con riferimento alla giustizia umana, sanzione...