BROFFERIO, Angelo (Michelangelo)
Enzo Bottasso
Nacque il 6 dic. 1802 a Castelnuovo Calcea (Asti). Il padre, Giuseppe, proveniva come la madre, Margherita Pavia, da una famiglia di medici e ricoprì a [...] , dello Stato sabaudo (si batté sempre strenuamente contro la pena di morte), il B. chiedeva l'abolizione di tutti i parte l'antica vivacità: temeva che il trasferimento della capitale a Firenze implicasse l'abbandono di Roma; difese poi vivacemente ...
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COMI, Girolamo
Madga Vigilante
Nacque a Casamassella (Lecce) il 23 nov. 1890, da Giuseppe e da Costanza de Viti de Marco. La famiglia paterna vantava il titolo baronale di Lucugnano (Lecce), dove possedeva [...] Baudelaire a Mallarmé, e frequentò i circoli culturali della capitale, stringendo amicizia con Verhaeren, Claudel e Valéry. Il a Chieti per disfattismo, e venne dapprima condannato alla pena di sei mesi di detenzione, commutata in carcere militare ...
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PONTANO, Giovanni
Bruno Figliuolo
PONTANO, Giovanni. – Nacque il 7 maggio del 1429, da Giacomo e da Cristina Pontano, membri della piccola nobiltà locale, a Cerreto di Spoleto.
Dopo l’assassinio del [...] il lasso di tempo in cui avrebbe dovuto essere assente dalla capitale del Regno, però, la sigla autografa di Pontano compare sotto fino al momento dell’incoronazione, addirittura intimando, «sotto pena di scomunicatione, che in questo obedissi a sua ...
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LASTRI, Marco
Maria Pia Paoli
Nacque a Firenze il 6 marzo 1731 da Arcangelo Maria e da Lucrezia Paolini, nella parrocchia di S. Romolo (quartiere di S. Croce). Per le umili origini della famiglia "fin [...] tali da favorire "progressi significanti" della popolazione nella capitale, e soprattutto nelle campagne.
Il successo dell'opera sostenere con il suo periodico la legge sull'abolizione della pena di morte, emanata da Pietro Leopoldo nel 1787. Una ...
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LEONE, Evasio
Andrea Merlotti
Nacque a Casale Monferrato il 16 apr. 1765, da Andrea e Teresa Mossi. Frequentate le scuole pubbliche nella città natale, proseguì gli studi nel convento carmelitano di [...] la fiducia dei nuovi occupanti e, su incarico del Consiglio della capitale, dedicò un sonetto di plauso ad A.V. Suvorov (A s nel castello di Vigevano.
Non è chiaro se il L. scontasse la pena, ma all'inizio del 1800 era già a Parma, dove nel maggio ...
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COSTA (Costa de Beauregard), Giuseppe Enrico, marchese di Saint-Genis di Beauregard
Paul Guichonnet
Nacque il 20 aprile 1752 nel castello di Beauregard, situato sulle rive del lago Lemano, secondogenito [...] Murinais, ufficiale francese.
L'anno di soggiorno nella capitale francese, che descrisse in lettere piene di spirito, fece di raggiungere la loro provincia, annessa alla Francia, sotto pena d'essere dichiarati emigrati. Il C. rifiutò perché, scrisse ...
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GIANNONE, Pietro Celestino
Mario Pecoraro
Nacque a Camposanto, piccolo comune sul Panaro nel Modenese, il 14 marzo 1791 (e non il 5 o 15 marzo 1792 come erroneamente riportato in quasi tutti i repertori [...] un mese e a non farvi ritorno senza uno speciale permesso, pena l'arresto. Ebbe così inizio una vita errabonda, che fece del non si è trovata la chiave. Dopo il trasferimento della capitale a Firenze, che non approvava, manifestò il desiderio di ...
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LINATI, Claudio
Luisella Brunazzi Menoni
Nacque a Parma il 1° febbr. 1790 dal conte Filippo e da Emanuella dei conti Cogorani, che morì dandolo alla luce. Per la sua formazione umanistica, più che il [...] (10 febbr. 1824), quindi dal Supremo tribunale di revisione alla pena di morte e al sequestro dei beni (31 marzo). La nuove esperienze e allettanti accordi con rappresentanti nella capitale del Regno dei Paesi Bassi del nuovo governo repubblicano ...
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GRASSI, Francesco
Andrea Merlotti
Nacque a Genova, intorno al 1750, da Giovan Battista. Mancano notizie su di lui fino al momento in cui si trasferì a Torino (circa 1780), dove intraprese la carriera [...] famoso vivente allora a Londra, G. Baretti. Vale la pena ricordare che il 9 maggio 1783 Baretti, scrivendo al miraggio di far fortuna come maestri di lingua, si trasferivano nella capitale inglese "più a morire anziché a vivere". Sorte non diversa ...
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LORI, Andrea
Franco Pignatti
Nacque a Firenze, da Bartolomeo, in data imprecisabile da collocarsi intorno al 1520, in considerazione del fatto che Ludovico Domenichi lo definisce "giovane" in una poesia [...] sua vita sono noti quasi solo i fatti relativi alla condanna capitale emessa contro di lui dagli Otto di guardia e balia il che il L. sarebbe stato graziato della vita e la pena commutata nella galera; perciò il Grazzini compose in quei giorni le ...
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capitale1
capitale1 agg. [dal lat. capitalis, der. di caput -pĭtis «capo»]. – 1. Che riguarda il capo, la testa, e quindi la vita stessa: pena c., la pena di morte; delitto c., che si sconta con la morte; per estens., nemico c., odio c., acerrimo,...
pena
péna s. f. [lat. poena «castigo, molestia, sofferenza», dal gr. ποινή «ammenda, castigo»]. – 1. Punizione, castigo inflitti a chi ha commesso una colpa, ha causato un danno e sim. In partic.: a. Con riferimento alla giustizia umana, sanzione...