BARONIO, Cesare
Alberto Pincherle
Nacque la notte fra il 30 e il 31 ott. 1538 a Sora, da Camillo Barone (così, o anche Baroni, si firmò e fu chiamato pure il B., ancora, talvolta, nell'anno 1596) e [...] il Peretti, il quale vi si era adattato a mala pena, propose dì n utovo il Baronio. Seguì una divisione, tra il la miscellanea Per C. B., scritti vari nel terzo centenario della sua morte, Roma 1911, in Particolare A. Capecelatro, S. Filippo Neri e ...
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Calabresi, Luigi
Emmanuel Betta
Una vita tranquilla
Nacque a Roma il 14 novembre 1937. Era il terzo figlio, dopo Adele e Wanda, di Paride, negoziante di vini e olii originario di Velletri, e di Amalia [...] 1970 e fu sospeso alla mortedi Calabresi per riprendere nell’ottobre di attenuanti generiche che portarono alla prescrizione del reato. Successive istanze di revisione del processo non furono accolte. Sofri ha finito di scontare la propria pena ...
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GONZAGA, Ludovico
Gino Benzoni
Quarto dei cinque figli maschi del duca di Mantova Federico II e di Margherita Paleologo, vede la luce il 18 sett. 1539: lo precedono Francesco, Federico (che muore in [...] pena", in caso d'omissione, "di confiscatione di vita et beni". L'attentato alla vita di Carlo IX, il colpo sferrato al castello di gonzaghesche e non ignaro del Luigi Gonzaga gesuita morto in odor di santità il 20 giugno 1591 - si dissocia: ...
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Nacque verso il 955 da Dadone, conte di Pombia, figlio - forse - di un fratello del re Berengario Il (Anscario II, secondo il Carutti; Amedeo I, secondo il Baudi di Vesme). Il suo nome ripeteva quello [...] fossero i termini entro i quali va posta l'impresa di A., dall'irruzione in città alla morte del vescovo (cfr. K. e M. Uhlirz, Yahrbúcher parte compensata dal fatto di avere reso pubblica confessione della sua colpa, la pena che gli venne inflitta fu ...
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BENEDETTO III, papa
Ottorino Bertolini
Di famiglia romana; il padre si chiamava Pietro. Sin dall'inizio della sua carriera ecclesiastica appare nel clero del patriarchio lateranense, e quindi nella [...] centrale pontificia un regionarius, e cioè un elevato funzionario, nella persona di suo padre, Teodoro. Non sembra vi fossero, alla mortedi Leone IV, fautori dell'elezione di Niccolò. ed il suo biografo esalta l'ardente amicizia e l'assoluta ...
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CAMPANA, Giovanni Pietro
Nicola Parise
Nacque a Roma nel 1808 da Prospero, in una nobile famiglia di origine aquilana.
Il nonno Giampietro (morto a Roma nel 1793) era stato ispettore e soprintendente [...] morto nel 1815. Appassionati di archeologia, il primo aveva avuto licenza di compiere scavi ed era venuto raccogliendo oggetti antichi di disposizione" del papa di "commutare nell'esilio da tutti i suoi temporali domini" il residuo della pena (Tosi, p ...
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CONTILE, Luca
Claudio Mutini
Nacque a Cetona (Siena) nel 1505 da famiglia forse non nobile, ma agiata e notevolmente stimata.
Lo stesso C. fornisce importanti ragguagli circa la sua famiglia nel Ragionamento [...] stratagemma macchinato contro il padre di lei. Così non altro che la vita costituisce la pena per il vizio, nella stessa , di favole mitologiche "tragiche" (gli amori di Adone e di Venere, di Aci e di Galatea) accomunate dal tema della morte e ...
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CAPECE MINUTOLO, Antonio, principe di Canosa
Alberto Postigliola
Nato a Napoli il 5 marzo 1768, primogenito del principe di Canosa Fabrizio e di Rosalia di Sangro dei principi di San Severo, compì i [...] privata degli ultimi residui di potere politico. Il C. non dovette scontare l'intera pena: paradossalmente la libertà favorevole potesse scaturire dal viaggio di Francesco I in Francia e in Spagna e soprattutto dalla mortedi Luigi de' Medici (25 ...
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FERRARI, Giuseppe
Franco Della Peruta
Nato a Milano il 7 marzo 1811 da Giovanni, di professione medico, e da Rosalinda, fece i suoi studi nel ginnasio-liceo "S. Alessandro" (ora "Cesare Beccaria") dal [...] rivoluzionario in direzione sociale, pena il fallimento.
Ma l'assestamento di un equilibrio conservatore in di un programma federal-socialista alternativo alla piattaforma di Mazzini; solitario come uomo politico e parlamentare dal 1860 alla morte ...
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FOSSOMBRONI, Vittorio
Carlo Pazzagli
Nacque ad Arezzo il 15 sett. 1754 da Giacinto e da Lucilla dei baroni Albergotti Siri, terzo di sette fratelli.
Poco conosciamo degli anni della fanciullezza e della [...] ad applicarsi e fa l'impiego da signore, senza darsi la pena necessaria" (Relazioni sul governo della Toscana, I, Firenze 1969, di Stato di Arezzo (v. l'inventario curato da S. Camerani nel volume miscellaneo V. F. nel primo centenario della morte ...
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pena
péna s. f. [lat. poena «castigo, molestia, sofferenza», dal gr. ποινή «ammenda, castigo»]. – 1. Punizione, castigo inflitti a chi ha commesso una colpa, ha causato un danno e sim. In partic.: a. Con riferimento alla giustizia umana, sanzione...
morte
mòrte s. f. [lat. mŏrs mŏrtis]. – 1. a. La cessazione delle funzioni vitali nell’uomo, negli animali e in ogni altro organismo vivente o elemento costitutivo di esso: è in lutto per la m. di un fratello; l’afta epizootica ha causato...