PIETRAMELLARA VASSE, Pietro
Eva Cecchinato
PIETRAMELLARA VASSÉ, Pietro. – Nacque a Bologna il 9 settembre 1804 dal marchese Lorenzo e dalla nobile Carlotta Teodora Sampieri Scappi.
La famiglia aveva [...] di libri sediziosi. Sfuggì alla pena capitale, ma fu condannato al carcere: dopo due anni scontati al forte di che il 5 luglio 1849 lo portò alla morte.
Fu protagonista negli scontri anche il fratello di Pietro, Lodovico (1822-1886), ufficiale del ...
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ERRANTE, Vincenzo
Rosario Contarino
Commediografo siciliano, nacque probabilmente a Castelbuono (Palermo), dove in ogni caso visse e operò; la sua data di nascita si deve collocare all'incirca nel 1578, [...] 1603: "Attonito per cui (poi che in sì acerba/età che à pena al quinto lustro arrivi, /d'amor gli Inganni così ben descrivi). N carnefici di "andarsi guadagnando il pane per questa o quell'altra città".
Si ignorano il luogo e la data della sua morte.
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ALIMENA, Bernardino
Roberto Abbondanza
Nacque a Cosenza il 12 sett. 1861 da Francesco, insigne avvocato penalista e deputato per tre legislature. A Napoli, dal 1881 al 1884, frequentò i corsi di giurisprudenza, [...] scuola positiva, XXV (1915), pp. 728-729; A. Sermonti, La mortedi B. A., in Riv. di discipline carcerarie e correttive, XL (1915), I, pp. 409-412; bibl. a pp. 199-208; F. Costa, Delitto e pena nella storia della filosofia, Milano 1924, pp. 335-343; D ...
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FEDELE (Fedeli, Fidelis), Fortunato
Maria Muccillo
Nacque a San Filippo di Argirò (l'odierna Agira, in provincia di Enna), nel 1550, come i biografi concordi tramandano.
Nulla sappiamo della sua famiglia [...] analisi l'uomo e la donna stessi, in quanto sani, feriti o morti. Di qui la partizione dell'opera in quattro grandi settori.
Il libro primo corporea e la loro valutazione in relazione alla pena da infliggere anche in vista delle successive conseguenze ...
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GIUSEPPE da Leonessa, santo
Dario Busolini
Eufranio Desideri nacque a Leonessa, nei pressi di Rieti, l'8 genn. 1556, terzogenito del facoltoso borghese Giovanni e di Francesca Paolini.
Iscritto a dieci [...] dal balio di Venezia Giovanni Francesco Morosini e dall'ambasciatore francese Jacques Savary. Però, dopo la morte per pena fu commutata con l'espulsione da Costantinopoli, pare in seguito all'intervento della favorita di Murād III, Safiyye Sultān, di ...
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BORELLI, Vincenzo
Bruno Di Porto
Nato a Modena il 5 genn. 1786 da Giulio e da Maria Malmusi, si laureò in giurisprudenza all'università di Bologna nel 1806 ed esercitò la professione di notaio. Verso [...] che il duca avrebbe commutato la pena, fece emettere, il 18 maggio, la condanna a morte per il B., unico a sollecitò l'esecuzione.
Evidentemente aveva deciso di non lasciare isolata la condanna a mortedi Menotti, sia per intimorire i liberali ...
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BROCARDO, Antonio
Claudio Mutini
Nacque a Venezia nei primi anni del sec. XVI. Suo padre, Marino, era medico abbastanza noto in città. La famiglia non era nobile; godeva però fama onorevole a Venezia [...] . Nel '26 dové far ritorno a Padova dopo la morte del Pomponazzi, di cui scrisse al padre in data 25 maggio.
Terminati gli studi di diritto, il B. si volse verso la letteratura sotto la guida di Trifon Gabriele e del Bembo, che lo avviarono sulla ...
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ADRIANO III, papa
Ottorino Bertolini
Pochissime notizie ci sono rimaste di questo papa, consacrato il 17 maggio 884. Della sua famiglia sappiamo solo che era romana e che suo padre si chiamava Benedetto. [...] , nel giugno 885, per il suo riconoscimento in Francia a successore del nipote di Carlo il Calvo, Carlomanno (morto il 12 dicembre dell'anno precedente in un incidente di caccia), aveva riunito, nelle sue mani, la prima volta dopo Carlomagno, quasi ...
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LECHI, Teodoro
Luciano Faverzani
Nacque a Brescia il 16 genn. 1778, nono figlio del conte Faustino e della contessa Doralice Bielli. Poco più che diciottenne, fu con i fratelli Giuseppe, Giacomo, Angelo [...] alla congiura dei generali. Arrestato il 14 dic. 1814, fu incarcerato a Mantova e condannato a morte, pena poi commutata in quattro anni di carcere, che scontò alla Rocchetta del Castello sforzesco. Nel dicembre 1818 tornò libero, ma fu costretto ...
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BARATELLA, Antonio
Baccio Ziliotto
Nacque a Loreggia, nel Padovano, poco prima del 1385, da agiata famiglia. Il padre Zanino gli fece studiare forzatamente il diritto, ed egli esercitò senza troppo [...] 1419, per la morte del padre. Divenuto erede, con la madre e un fratello, di casa e podere, si rifiutò di curare gli interessi comuni della vanità del mondo e l'orrore del peccato e della pena eterna; è strano che nella sua copiosissima opera non si ...
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pena
péna s. f. [lat. poena «castigo, molestia, sofferenza», dal gr. ποινή «ammenda, castigo»]. – 1. Punizione, castigo inflitti a chi ha commesso una colpa, ha causato un danno e sim. In partic.: a. Con riferimento alla giustizia umana, sanzione...
morte
mòrte s. f. [lat. mŏrs mŏrtis]. – 1. a. La cessazione delle funzioni vitali nell’uomo, negli animali e in ogni altro organismo vivente o elemento costitutivo di esso: è in lutto per la m. di un fratello; l’afta epizootica ha causato...