ACERBO, Giacomo
Antonio Parisella
Nacque a Loreto Aprutino (al tempo in prov. di Teramo) il 25 luglio 1888 da Olinto, proprietario terriero appartenente ad un'antica famiglia della borghesia agraria [...] fascismo, per aver tradito e compromesso le sorti del paese portandolo alla catastrofe: scampò la penadimorte, ma fu condannato a quarantotto anni di reclusione con sentenza del gennaio 1945, estromesso dall'insegnamento e recluso a Procida. Il 27 ...
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CEFALY, Andrea
Maria Pia Di Dario
Nacque a Cortale (Catanzaro) il 27 ag. 1827 da Domenico e da Carolina Pigonati-Ducos.
Il nonno, Antonio Cefaly, nel 1799 era stato "il primo nelle Calabrie" ad innalzare [...] tale periodo rimangono alcune lettere del 28 nov. 1877, in seguito all'abolizione della penadimorte, in Calabria letteraria, [1957], n. 7, p. 32).
Le opere dell'ultimo periodo napoletano rimangono tra le migliori realizzazioni del C., ma sono anche ...
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CANONICO, Tancredi
Mario Themelly
Nacque a Torino il 14 maggio 1828 da Francesco medico di corte, e Felicita Pomba. Laureatosi in legge a 19 anni, nel 1848 aveva seguito con animo commosso, come ricordò [...] tempi attuali e la missione di Andrea Towiański, ibid. 1866; Sulla pena da surrogarsi alla penadimorte, Roma 1872; Della Imitazione di Cristo,traduzione, Torino 1873; Due parole di introduzione al corso di diritto e di procedura penale, ibid. 1874 ...
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PISANELLI, Giuseppe
Stefano Tabacchi
PISANELLI, Giuseppe. – Nacque a Tricase, nell’allora provincia di Terra d’Otranto (Lecce, Taranto, Mesagne), il 29 dicembre 1812 da Michelangelo e da Angela Mellone.
Perso [...] fu superato dal più ampio dibattito apertosi sull’abolizione della penadimorte, che non vigeva in Toscana. Più legato alla personale riflessione di Pisanelli fu il progetto di codice di procedura civile, da lui presentato al Senato il 26 novembre ...
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LEOPARDI, Pier Silvestro
Giuseppe Monsagrati
Nacque ad Amatrice, allora appartenente al Regno di Napoli, il 31 dic. 1797 da Bernardo, possidente, e da Loreta Lely. Era giovanissimo allorché, mentre [...] da indipendente, per esempio votando, il 14 marzo 1862, l'ordine del giorno Crispi sulla questione romana e poi pronunciandosi contro la penadimorte. Il posto in Senato lo ebbe l'8 ott. 1865 dal governo La Marmora, e qui tra i molti suoi interventi ...
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FINZI, Giuseppe
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Rivarolo Fuori (oggi Rivarolo Mantovano) il 27 febbr. 1815 da Abramo e da Rosa Finzi, entrambi di ascendenza israelita.
L'agiatezza della famiglia, proprietaria [...] . I soli elementi a suo carico erano il viaggio a Londra e il possesso di scritti sovversivi, sufficienti tuttavia per il tribunale a infliggergli la penadimorte se, come prescriveva il codice penale, egli avesse confessato: il F., invece, negò ...
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ALBIZZI, Rinaldo
Arnaldo D'Addario
Figlio di Maso di Luca e di Bartolomea di Andrea Baldesi, nacque a Firenze nel 1370, solo due anni prima del lungo esilio di Maso (1372-1381); ma la rinnovata preponderanza [...] lui e insospettirono anche alcuni tra gli stessi membri dell'oligarchia, timorosi di una sua aperta aspirazione alla signoria. Tuttavia, egli ottenne che fosse stabilita la penadimorte contro i fautori della pace, ma, al tempo stesso, si impegnò a ...
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BRAGADIN, Marcantonio
Angelo Ventura
Nato a Venezia il 21 apr. 1523 da Marco di Giovanni Alvise e da Adriana figlia di Giovanni Bembo, in famiglia patrizia di media condizione, il suo stato sociale [...] rame che faceva battere nella zecca locale, imponendone il corso forzoso con la minaccia della penadimorte per chi la rifiutasse, sicché, racconta un cronista, "la detta moneta correva come fusse stato oro et argento". E certo il B. possedeva tutto ...
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DE MARSICO, Alfredo
Sandro Setta
Nacque a Sala Consilina (Salerno) il 29 maggio 1888, da Alfonso, archivista di prefettura, ed Emilia Rossi. Avido di letteratura ("malato di poesia" si definirá molti [...] apparsa la sua decisa, solitaria opposizione alla introduzione della penadimorte, manifestata nella commissione parlamentare per la riforma del codice penale e ribadita nella relazione al disegno di legge governativo. Da tempo infatti era mutata la ...
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DE CASTILLIA, Gaetano
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Milano il 28 ott. 1794 da Giorgio, titolare d'un affermato studio notarile, e da Erminia Alciati, quarto di cinque fratelli. Dopo i primi studi nel [...] a giudizio per alto tradimento, il D. al pari di altri imputati ottenne per questa sua collaborazione con la giustizia la commutazione della penadimorte inflittagli dalla Commissione speciale di prima e seconda istanza (poi confermata dal Senato ...
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pena
péna s. f. [lat. poena «castigo, molestia, sofferenza», dal gr. ποινή «ammenda, castigo»]. – 1. Punizione, castigo inflitti a chi ha commesso una colpa, ha causato un danno e sim. In partic.: a. Con riferimento alla giustizia umana, sanzione...
morte
mòrte s. f. [lat. mŏrs mŏrtis]. – 1. a. La cessazione delle funzioni vitali nell’uomo, negli animali e in ogni altro organismo vivente o elemento costitutivo di esso: è in lutto per la m. di un fratello; l’afta epizootica ha causato...