BADOER, Alvise (Luigi)
Angelo Ventura
Patrizio veneto, nacque da Arrigo verso il 1483 iniziò la vita pubblica esercitando le cariche di avvocato dei prigionieri e fiscale nelle Corti di palazzo, impratichendosi [...] Agostino Barbarigo, per il quale aveva proposto la pena capitale, Francesco Gritti pagatore in campo, e Giovanni dopo fu eletto ancora savio di Terraferma, e, profilandosi la crisi di Camerino in seguito alla morte del duca di Urbino (21 ott. 1539), ...
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PETITTI, Carlo Ilarione, conte di Roreto
Manfredi Alberti
PETITTI, Carlo Ilarione, conte di Roreto. – Nacque a Torino il 21 ottobre 1790 dal conte Giuseppe Antonio e dalla nobile Innocenza Gabriella [...] di Stato, il massimo organo consultivo del Regno di Sardegna, appena costituito anche con il suo stesso sostegno. Petitti ne fu membro fino alla sua mortedi migliorarla), proponendo una riforma che valorizzasse la dimensione rieducativa della pena ...
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GIUA, Michele
Luigi Cerruti
Giuseppe Sircana
Nacque a Castelsardo, in provincia di Sassari, il 26 apr. 1889 da Lorenzo, maestro elementare, e da Paolina Bitti. Nel 1907 si trasferì a Roma per iscriversi [...] a quindici anni di reclusione; scontò la pena nelle carceri di Castelfranco Emilia, di Civitavecchia e di San Gimignano, di fargli perdere la vista, e da una serie di lutti familiari: nel gennaio 1938 fu raggiunto dalla notizia della morte del ...
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ENZO, RE DI TORRES E DI GALLURA, ATTIVITÀ POETICA
CCorrado Calenda
Della produzione poetica di E., "cantionum inventor", tra l'altro, nel ritratto che ce ne offre fra Salimbene da Parma, restano due [...] 'aspetto originario; a Bologna, in una fase successiva alla morte dell'imperatore (quando declinano le ragioni politiche di militanza o appartenenza), egli sceglie di scrivere in una lingua di cui subisce il fascino anche nei momenti finali e meno ...
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LANDRIANI (Landriano), Gerolamo
Filippo Crucitti
Nacque intorno alla metà del Quattrocento figlio illegittimo di Antonio, di eminente famiglia milanese strettamente legata ai Visconti e agli Sforza., [...] era già prevosto del convento cremonese di S. Abbondio, la cui rendita annua era di 1200 ducati. Dopo la mortedi Giacomo Landriani, l'8 nov. per chiederne la resa pena il saccheggio. Cacciati i Francesi, fece parte di una delegazione che Milano, ...
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CRESCENZIO
Carlo Romeo
Figlio di Benedetto, nacque fra il 965 ed il 975 e appartenne a quel ramo della famiglia dei Crescenzi denominati Stefaniani per la diretta discendenza da Stefania, figlia di [...] della morte dell'abate di Farfa, di acqua, C. e i suoi furono costretti ad arrendersi. C. rientrò a Roma, mentre il papa con le sue truppe si spostava a Tribuco, dove assediò Giovanni, che poco dopo era costretto a cedere.
Per i due fratelli la pena ...
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COLOMBO (Colón), Giovanni Antonio
Giovanni Nuti
È da identificare col Giannetto, citato dai documenti genovesi, figlio di Antonio. Nacque, probabilmente a Quinto (Genova), verso il 1445.
Antonio, figlio [...] quali era stata promessa una riduzione della pena in cambio di un periodo di confino all'Española), solo sei o Colombo.
Dopo la mortedi Cristoforo, egli passò al servizio del figlio don Diego, che seguì alle Indie nel 1509. Di lui si ricordò Giacomo ...
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MALATESTA (de Malatestis), Pandolfo
Anna Falcioni
Unico figlio maschio nato dal matrimonio di Malatesta detto Malatesta da Verucchio con Margherita Paltonieri, sua seconda moglie, il M. è completamente [...] paterna, il M. fosse incaricato di sostituire il fratellastro Giovanni nel controllo di Pesaro, fondamentale testa di ponte per l'espansionismo malatestiano nella Marca d'Ancona. La mortedi Giovanni (1304) che, di fatto, deteneva la signoria della ...
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FASULO, Nicola
Renata De Lorenzo
Nacque a Napoli 11 23 nov. 1754 e non l'11 nov. 1768 (come viene per lo più riportato), da Filippo, "antico uffiziale ingegnere, poi architetto civile" (D'Ayala), e [...] assalì nuovamente la sua villa ai Pirozzoli e la giunta di Stato lo condannò a morte il 26 agosto.
Fu impiccato, a Napoli nella piazza dalla giunta di Stato a ritirarsi per un anno in un conservatorio, pena poi commutata a un anno di deportazione ...
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GALANTARA, Gabriele
Giuseppe Sircana
Nacque a Montelupone, presso Macerata, il 18 ott. 1865 da Giovanni e da Giulia Terenzi in una famiglia di nobili decaduti. Nel 1874 entrò nel convitto provinciale [...] nel dicembre 1926 venne arrestato e condannato a cinque anni di confino. Nel 1927 la pena fu commutata in libertà vigilata, ma gli restò preclusa ogni attività giornalistica. Di tanto in tanto collaborava con vignette anonime al giornale umoristico ...
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pena
péna s. f. [lat. poena «castigo, molestia, sofferenza», dal gr. ποινή «ammenda, castigo»]. – 1. Punizione, castigo inflitti a chi ha commesso una colpa, ha causato un danno e sim. In partic.: a. Con riferimento alla giustizia umana, sanzione...
morte
mòrte s. f. [lat. mŏrs mŏrtis]. – 1. a. La cessazione delle funzioni vitali nell’uomo, negli animali e in ogni altro organismo vivente o elemento costitutivo di esso: è in lutto per la m. di un fratello; l’afta epizootica ha causato...