PISANELLI, Giuseppe
Stefano Tabacchi
PISANELLI, Giuseppe. – Nacque a Tricase, nell’allora provincia di Terra d’Otranto (Lecce, Taranto, Mesagne), il 29 dicembre 1812 da Michelangelo e da Angela Mellone.
Perso [...] fu superato dal più ampio dibattito apertosi sull’abolizione della penadimorte, che non vigeva in Toscana. Più legato alla personale riflessione di Pisanelli fu il progetto di codice di procedura civile, da lui presentato al Senato il 26 novembre ...
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LEOPARDI, Pier Silvestro
Giuseppe Monsagrati
Nacque ad Amatrice, allora appartenente al Regno di Napoli, il 31 dic. 1797 da Bernardo, possidente, e da Loreta Lely. Era giovanissimo allorché, mentre [...] da indipendente, per esempio votando, il 14 marzo 1862, l'ordine del giorno Crispi sulla questione romana e poi pronunciandosi contro la penadimorte. Il posto in Senato lo ebbe l'8 ott. 1865 dal governo La Marmora, e qui tra i molti suoi interventi ...
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FINZI, Giuseppe
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Rivarolo Fuori (oggi Rivarolo Mantovano) il 27 febbr. 1815 da Abramo e da Rosa Finzi, entrambi di ascendenza israelita.
L'agiatezza della famiglia, proprietaria [...] . I soli elementi a suo carico erano il viaggio a Londra e il possesso di scritti sovversivi, sufficienti tuttavia per il tribunale a infliggergli la penadimorte se, come prescriveva il codice penale, egli avesse confessato: il F., invece, negò ...
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ALBIZZI, Rinaldo
Arnaldo D'Addario
Figlio di Maso di Luca e di Bartolomea di Andrea Baldesi, nacque a Firenze nel 1370, solo due anni prima del lungo esilio di Maso (1372-1381); ma la rinnovata preponderanza [...] lui e insospettirono anche alcuni tra gli stessi membri dell'oligarchia, timorosi di una sua aperta aspirazione alla signoria. Tuttavia, egli ottenne che fosse stabilita la penadimorte contro i fautori della pace, ma, al tempo stesso, si impegnò a ...
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BRAGADIN, Marcantonio
Angelo Ventura
Nato a Venezia il 21 apr. 1523 da Marco di Giovanni Alvise e da Adriana figlia di Giovanni Bembo, in famiglia patrizia di media condizione, il suo stato sociale [...] rame che faceva battere nella zecca locale, imponendone il corso forzoso con la minaccia della penadimorte per chi la rifiutasse, sicché, racconta un cronista, "la detta moneta correva come fusse stato oro et argento". E certo il B. possedeva tutto ...
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DE CASTILLIA, Gaetano
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Milano il 28 ott. 1794 da Giorgio, titolare d'un affermato studio notarile, e da Erminia Alciati, quarto di cinque fratelli. Dopo i primi studi nel [...] a giudizio per alto tradimento, il D. al pari di altri imputati ottenne per questa sua collaborazione con la giustizia la commutazione della penadimorte inflittagli dalla Commissione speciale di prima e seconda istanza (poi confermata dal Senato ...
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AMARI, Emerico
Alberto Aquarone
Nacque il 10 maggio 1810, a Palermo, da Mariano Salvatore, dei conti di S. Adriano, e da Rosalia, dei marchesi Bajardi. Laureatosi in giurisprudenza presso l'università [...] il suo insegnamento allo spirito liberale. Particolare impressione fece, tra l'altro, una sua lezione contro la penadimorte tenuta nel dicembre 1842.
Queste sue convinzioni liberamente espresse e i suoi legami con il partito costituzionale lo ...
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CUCCHIARI, Domenico
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Carrara il 24 luglio 1806 da Francesco e da Maria Rossi, sorella del celebre giurista, Pellegrino.
Compiuti gli studi nell'ateneo pisano con la laurea [...] del giorno filogovernativo sulla questione romana e sulle condizioni dei Mezzogiorno (11 dic. '61) e quindi votando contro l'abolizione della penadimorte (13 marzo '65). L'8 ott. 1865 il re lo nominò senatore, ma ciò non valse ad aumentare il suo ...
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PALLAVICINO DELLE FRABOSE, Filippo Guglielmo, barone di Saint Remy
Andrea Merlotti
PALLAVICINO DELLE FRABOSE, Filippo Guglielmo, barone di Saint Remy. – Nacque a Torino il 22 giugno 1662 da Vittorio [...] . Nonostante delle Lanze fosse fratellastro del sovrano, Pallavicino richiese la penadimorte, poi commutata nell’esilio a vita.
Nel marzo 1726 fu nuovamente nominato viceré di Sardegna. Grazie all’azione del marchese d’Ormea, Vittorio Amedeo ...
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CARAFA, Ettore
Francesco Barbagallo
Conte di Ruvo, nacque in Andria il 29 dicembre del 1767, primogenito di Riccardo duca d'Andria, gran siniscalco del Regno, e di Margherita Pignatelli di Monteleone, [...] . 1798, con la complicità del tenente Ferdinando Aprile, condannato poi alla penadimorte tramutata in ergastolo, e la probabile connivenza del capitano generale Francesco Pignatelli di Strongoli. Il C. riuscì ad allontanarsi dal Regno e - secondo ...
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pena
péna s. f. [lat. poena «castigo, molestia, sofferenza», dal gr. ποινή «ammenda, castigo»]. – 1. Punizione, castigo inflitti a chi ha commesso una colpa, ha causato un danno e sim. In partic.: a. Con riferimento alla giustizia umana, sanzione...
morte
mòrte s. f. [lat. mŏrs mŏrtis]. – 1. a. La cessazione delle funzioni vitali nell’uomo, negli animali e in ogni altro organismo vivente o elemento costitutivo di esso: è in lutto per la m. di un fratello; l’afta epizootica ha causato...