CARLO FELICE di Savoia, re di Sardegna
Giusepe Locorotondo
Nacque in Torino il 6 apr. 1765 da Vittorio Amedeo III di Savoia, poi re di Sardegna, e da Maria Antonietta Ferdinanda di Borbone, figlia di [...] squartamento dei cadaveri e la dispersione delle ceneri), con le restrizioni nella comminazione della penadimorte, con l'affermazione del concetto di proporzionalità della pena al reato e la distinzione tra reato tentato e reato commesso.
C. F. fu ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Tommaso d’Aquino
Gian Carlo Garfagnini
Tra i più grandi intellettuali del Medioevo la cui influenza è viva ancora oggi, come dimostra una bibliografia in perenne rinnovamento, Tommaso d’Aquino è stato [...] per la convivenza umana, quello della guerra, proponendo una soluzione che somiglia in qualche modo a quella relativa alla penadimorte.
La questione 40 della Secunda secundae affronta appunto il tema della guerra, o meglio si pone il seguente ...
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CARLO EMANUELE III di Savoia, re di Sardegna
Valerio Castronovo
Nacque a Torino il 27 apr. 1701, figlio minore di Vittorio Amedeo II e di Anna di Francia. Secondogenito, e perciò non destinato a regnare, [...] nuovo acquisto) nelle materie civili e comunali, quando già stavano affermandosi altrove le idee di un Verri e di un Beccaria. Sicché la penadimorte fu confermata anche per le trasgressioni più lievi e per i reati d'opinione, e la tortura continuò ...
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FERDINANDO III di Asburgo Lorena, granduca di Toscana
Nidia Danelon Vasoli
Nacque a Firenze, il 6 maggio 1769, secondogenito maschio di Pietro Leopoldo, granduca di Toscana e di Maria Luisa di Borbone, [...] mira a sconvolgere la società e l'ordine pubblico". Anche in questo caso era comminata la penadimorte, applicabile pure ai rei di omicidio premeditato.
Come si vede, restava ormai ben poco del "sisterna" riformatore creato da Pietro Leopoldo ...
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FARINI, Luigi Carlo
Nicola Raponi
Nacque a Russi (Ravenna), il 22 ott. 1812 da famiglia della media borghesia romagnola - il padre Stefano era farmacista a Russi, la madre Marianna Brunetti veniva da [...] i lavori parlamentari, il F. vi partecipò attivamente, intervenendo nel dibattito sull'abolizione della penadimorte e per sostenere il programma della lega fra i principi italiani. Ancora sostituto al ministero dell'Interno nel ministero Mamiani ...
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CANNIZZARO, Stanislao
Aldo Gaudiano
Domenico Marotta
Nacque a Palermo il 13 luglio 1826 da Mariano e da Anna Di Benedetto, ultimo di dieci figli. Il padre, magistrato, era allora direttore generale [...] licenziamento dei "maestri antipatriottici" dalle scuole elementari (14 luglio 1898). Fu anche contrario all'abolizione della penadimorte. Si espresse contro riduzioni parziali della tassa sul macinato, ritenendo che per una politica forte in campo ...
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DE NICOLA, Enrico
Piero Craveri
Nacque a Napoli il 9 nov. 1877 da Angelo e da Concetta Capranica. Compì giovanissimo i suoi studi al liceo "A. Genovesi" e si laureò alla facoltà di giurisprudenza dell'università [...] la confisca dei beni al condannato, il trattamento del delinquente per tendenza congenita, e specialmente l'introduzione della penadimorte, a lungo egli insisteva con molte argomentazioni, per segnare la sua netta ripulsa.
Era tornato ad esercitare ...
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DOLFI, Giuseppe
Marcello Ralli
Nato a Firenze il 3 maggio 1818, ultimo di tre fratelli, da Valentino e da Annunziata Galvani, subì dapprima l'influsso della madre religiosissima, che avrebbe voluto [...] massiccia della Fratellanza alle agitazioni che in quel periodo si erano avute a Firenze per l'abolizione della penadimorte, per il suffragio universale, per l'istruzione obbligatoria e gratuita, e infine per la soppressione delle corporazioni ...
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CARNESECCHI, Pietro
Antonio Rotondò
Nacque a Firenze il 24 dic. 1508, da Andrea e da Ginevra Tani.
Entrambi, prima della loro unione, erano vedovi con figli: vedovo di Caterina Capponi Andrea, vedova [...] giorni l'esecuzione della sentenza, in attesa d'un completo ravvedimento del C., cui sarebbe seguita la commutazione della penadimorte nel carcere perpetuo. Ma nell'ultima confessione che il C. scrisse per consiglio del frate che lo assisteva, il ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Bertrando Spaventa
Alessandro Savorelli
Bertrando Spaventa fu il rappresentante più dinamico di quel gruppo di intellettuali che si suole denominare degli ‘hegeliani napoletani’. La sua fama era già [...] Nazionale», che ebbe un importante ruolo politico nel 1848. Fallito il moto costituzionale a Napoli e condannato Silvio alla penadimorte nel 1849 (la condanna fu poi commutata nell’ergastolo), Bertrando riparò prima a Firenze, quindi a Torino (1850 ...
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pena
péna s. f. [lat. poena «castigo, molestia, sofferenza», dal gr. ποινή «ammenda, castigo»]. – 1. Punizione, castigo inflitti a chi ha commesso una colpa, ha causato un danno e sim. In partic.: a. Con riferimento alla giustizia umana, sanzione...
morte
mòrte s. f. [lat. mŏrs mŏrtis]. – 1. a. La cessazione delle funzioni vitali nell’uomo, negli animali e in ogni altro organismo vivente o elemento costitutivo di esso: è in lutto per la m. di un fratello; l’afta epizootica ha causato...