BENEDETTI, Iacopo
Franca Ageno Brambilla
Della nobile famiglia dei Benedetti da Todi, è più noto sotto il nome di Iacopone. Le biografie antiche che ce ne restano sono in gran parte prive di fondamento [...] prigionia (ottobre 1298-ottobre 1303), si parla di essa come di cosa avvenuta trent'anni prima: "Questa pena che m'è data, Trent'ann'è che Il componimento iacoponico ha come occasione la morte del frate, e di questa non conosciamo la data; sappiamo ...
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Gabriele D'Annunzio: Poesie teatro prose
Mario Praz
Ferdinando Gerra
Si può presentare d'Annunzio in forma antologica, con la sola eccezione di Alcyone? Potremmo ricordare a nostro favore come egli [...] per una improvvisa fantasia, l'aveva coperta di rose» (Trionfo della Morte); il suicidio di Vana nel Forse che sì: «Ella malgrado l'acuta pena fissava la sua attenzione sulle foglie dell' Arnica mollis in terra. Che ci può essere di comune tra un ...
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COMMENDONE, Giovanni Francesco
Domenico Caccamo
Nacque a Venezia il 17 marzo 1524 da Antonio, di famiglia originaria del Bergamasco, medico e cultore di studi umanistici, e dalla nobile Laura Barbarigo, [...] un collega di nazionalità francese, insieme con due servitori. Il giovane C. riuscì a strapparli alla pena capitale: ebbe incarico l'anno seguente di presentare a Giovanni III di Portogallo le condoglianze per la morte del principe ereditario, e al ...
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Diritto e letteratura
Richard H. Weisberg
Introduzione
I rapporti tra diritto e letteratura costituiscono un campo particolarmente fecondo per l'indagine interdisciplinare. Il diritto, che fin dalle [...] , la sua convinzione che la morte è un summum bonum per chi ha la consapevolezza di aver compiuto il proprio dovere. male e che io sia in realtà innocente, oppure dovete infliggermi la pena più severa se credete che il sistema e la legge che siete ...
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Galileo Galilei: Opere - Introduzione
Ferdinando Flora
La vita di Galileo non è la vita raccolta e intima d'un pensatore assorto nel suo pensiero, ma quella intensa e combattiva dell'innovatore, che, [...] la dottrina aristotelica.
Le difficoltà economiche, accresciute dopo la morte del padre, avvenuta nel 1591, che lasciava quasi del tutto abbandonasse l'opinione censurata, e gl'intimava, pena il carcere, di non insegnarla né difenderla in alcun modo, ...
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MALVEZZI, Virgilio
Clizia Carminati
Nacque a Bologna l'8 sett. 1595 da Piriteo, barone di Taranta e di Quadri, marchese di Castel Guelfo, senatore di Bologna, e da Beatrice Orsini, sua seconda moglie.
Compiuti [...] dell'abdicazione del padre, ormai in gravi condizioni di salute. Alla sua morte, avvenuta il 29 ott. 1627, il M. Id., "A pena lascia d'esser religioso, che doventa politico": il Saul del tacitismo malvezziano nella ricezione di Alfieri, in Lettere ...
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FEDERICO II, ATTIVITÀ POETICA
SStefano Rapisarda
Sono sei i componimenti che, con vario grado di attendibilità, diversi testimoni assegnano al nome di Federico. Pressoché certa è l'attribuzione della [...] / ben paria ch'io morisse, / menbrando di sua dolze compangnia; / e giamai tanta pena non durai, / se non quando a la nave autore, De la mia dissïanza. È una 'canzone di malmaritata' che chiede a Dio la morte del marito: "Nel mondo nom foss'io nata / ...
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Epistolografia e retorica
Giuseppina Brunetti
"I seni fecondi della retorica nutrono gli ingegni raccolti nella corte sveva" (Huillard-Bréholles, 1895, p. 372): così Pier della Vigna stigmatizza il [...] 1993, p. 280), un'altra per la mortedi Bene da Firenze (morto prima del 1242; Huillard-Bréholles, 1895, p. ; cominciò da quel luogo di Ovidio che dice: Leniter ex merito quicquid paciare, ferendum est / Que venit indigne pena, dolenda venit" (ibid ...
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Cultura cavalleresca
Maria Luisa Meneghetti
Nell'arco dei cent'anni che precedono gli inizi della Scuola poetica siciliana, un genere letterario del tutto nuovo ‒ il romanzo cortese-cavalleresco ‒ nasce, [...] , vv. 26-28; per quella di Paride ed Elena in Rinaldo d'Aquino, In gioi mi tegno tutta la mia pena, v. 3, che deriverebbe da Guiraut amau sì forte; / ben mi par morte / non vedervi fiore"), in cui si parla di un innamorato che, come Tristano, visita ...
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DELLA GHERARDESCA, Ugolino
Maria Luisa Ceccarelli Lemut
Nacque nella prima metà del sec. XIII, probabilmente a Pisa da Guelfo di Ottone conte di Donoratico e da Uguccionella di Uguccionello di Uguccione [...] giudice Giovanni d'Arborea, morto nel 1308, e poi del conte Tedice di Giovanni di Donoratico, del ramo di Bonifazio; di una quarta, Beatrice, già i figli del poeta alla sua stessa pena, costringendoli all'esilio al raggiungimento della maggiore ...
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pena
péna s. f. [lat. poena «castigo, molestia, sofferenza», dal gr. ποινή «ammenda, castigo»]. – 1. Punizione, castigo inflitti a chi ha commesso una colpa, ha causato un danno e sim. In partic.: a. Con riferimento alla giustizia umana, sanzione...
morte
mòrte s. f. [lat. mŏrs mŏrtis]. – 1. a. La cessazione delle funzioni vitali nell’uomo, negli animali e in ogni altro organismo vivente o elemento costitutivo di esso: è in lutto per la m. di un fratello; l’afta epizootica ha causato...