STEFANO V
Ilaria Bonaccorsi
Nato in data sconosciuta da un non meglio identificato Adriano, era comunque membro di una nobile famiglia romana originaria della "regio" della "Via Lata". S. venne educato [...] dell'885, subito dopo la mortedi Adriano III. Quest'ultimo, lasciando Roma poco prima di morire, aveva affidato il governo 813, e al più avrebbe potuto essere usata nella predicazione, pena la scomunica e la segnalazione al re, che avrebbe poi ...
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festa
Cecilia Gatto Trocchi
Celebrazione solenne
Dal latino festus dies ("giorno solenne"), la festa è un periodo di tempo dedicato a celebrazioni particolari, a riti e a liturgie ben distinti dalla [...] nocciole, castagne, dolci caserecci a base di miele e mosto, piccole provviste di beni alimentari da condividere, pena il ritorno angoscioso dei morti e delle figure potenti dell'aldilà. I festini di Natale si dividevano tradizionalmente in due parti ...
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LONGO, Bartolo
Marilena Ferraris
Nacque il 10 febbr. 1841 a Latiano, presso Brindisi, da Bartolomeo e da Antonia Luparelli, sposata in seconde nozze.
All'età di sei anni la famiglia lo affidò al collegio [...] sull'importanza che la popolazione locale dava al culto dei morti, decidendo di fondare una confraternita che, con la recita del rosario, di molti istituti dipena, iniziò un intenso rapporto di visite e scambi epistolari.
Nel 1885 il L. decise di ...
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BASCAPÈ, Carlo
Paolo Prodi
Nacque in Marignano (Melegnano) il 25 ott. 1550 da Angelo, discendente da antica e nobile famiglia lombarda feudataria del borgo omonimo di Bascapè (il B. usò spesso la versione [...] , S. Antoniano, C. Baronio, M. A. Maffa, G. Botero), con gran pena del B., "quasi alcuna scandalosa opera fosse ella, che stampar non si potesse se non decadenza della Chiesa milanese dalla mortedi s. Carlo all'epoca di Federico Borromeo. Nel VII ...
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CELLARIO (Cellaria), Francesco
Valerio Marchetti
Nato a Lacchiarella, in provincia di Milano, intorno al 1520, era figlio di un vinicellarius di nome Galeazzo. Entrato nell'Ordine francescano dei minori [...] l'intervento del braccio secolare per far applicare la pena inflitta. Il C., rifugiatosi in territorio grigione e il C. e una spia del governatore di Milano in Valtellina non poté aver luogo per la mortedi quest'ultimo).
L'operato dei tre delegati ...
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ATANASIO, santo
Paolo Bertolini
Figlio del duca di Napoli, Sergio I, e d'una nobildonna, Drusa, A. nacque nell'832 da una delle più ragguardevoli famiglie partenopee del suo tempo. Destinato alla vita [...] leggere le "cautiones" presentate dall'imputato e ritenendolo superiore a tutti gli altri convenuti. Ma l'opera di A. fu all'improvviso troncata.
Morto nell'870 il duca Gregorio III, gli era successo il figlio Sergio II, che s'inserì nel complicato ...
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BERTARIO (Berthari, Bertharius) di Montecassino, santo
Alessandro Pratesi
Il suo tardo agiografo e autori più recenti indicano B. di stirpe franca, e anzi imparentato con quei re: ma è più probabile [...] a far parte della corte imperiale, venne a morte nei pressi di Montecassino, B. lo fece piamente seppellire nel recinto lettere per il duca e per il popolo napoletano per indurli, pena la scomunica, a ravvedersi ed a richiamare, "come padre e ...
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Digiuno
Luigi A. Cioffi
Gianni Carchia
Il vocabolo, che deriva dal latino ieiunus, "a stomaco vuoto, digiuno", indica lo stato di non-assunzione di alimenti, intenzionale o per necessità. A livello [...] la morte. In media un uomo di 70 kg ha 0,1 kg di glicogeno nel fegato, 0,4 kg di glicogeno nei muscoli, e 12 kg di lipidi. vantaggi, come premi o riduzione dipena) o forzato (campi di internamento, di prigionia, di sterminio). Il digiuno assoluto è ...
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BUSSOLARI, Giacomo (Iacopo)
Carlos Alonso
Nacque a Pavia da umile famiglia agli inizi del sec. XIV. Intorno al 1328 - stando a quanto si può desumere dal Villani - entrò nel convento cittadino degli [...] il capitolo generale dell'Ordine, riunitosi a Padova all'inizio del mese di settembre, aveva minacciato di adottare contro il B. (il capitolo lo aveva invitato, pena la scomunica, ad abbandonare subito ogni attività temporale e spirituale, compresa ...
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diaspora
Raffaele Savigni
La dispersione degli Ebrei in tutto il mondo
Dopo la distruzione del Tempio di Gerusalemme (70 d.C.) gli Ebrei si sono dispersi in tutto il mondo. Per alcuni secoli essi sono [...] e dopo la mortedi Mosè. Nella cultura ebraica rimase il ricordo del nomadismo tipico di un popolo di pastori: nel Deuteronomio Redenzione fino a quando non avranno espiato con una giusta pena il loro grave delitto". Questa ostilità sfociò più tardi ...
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pena
péna s. f. [lat. poena «castigo, molestia, sofferenza», dal gr. ποινή «ammenda, castigo»]. – 1. Punizione, castigo inflitti a chi ha commesso una colpa, ha causato un danno e sim. In partic.: a. Con riferimento alla giustizia umana, sanzione...
morte
mòrte s. f. [lat. mŏrs mŏrtis]. – 1. a. La cessazione delle funzioni vitali nell’uomo, negli animali e in ogni altro organismo vivente o elemento costitutivo di esso: è in lutto per la m. di un fratello; l’afta epizootica ha causato...