CATTANEO, Carlo Ambrogio
Gino Benzoni
Nato a Milano il 7 dic. 1645, novizio della Compagnia di Gesù il 1º nov. 1661, all'interno di questa si svolge, per lo più a Milano, il resto della sua esistenza. [...] tuttavia, dimenticato come, nel suo predicare, ricorrente sia l'insistenza sui temi della morte e della pena eterna per intimorire l'uditorio. Lo spettro della dannazione è di sovente agitato, in termini quanto mai grevi e corpulenti (l'inferno è un ...
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BERNARDO
Paolo Bertolini
Vescovo di Parma, secondo di questo nome, venne eletto e consacrato probabilmente intorno al 1170, come successore di Aicardo da Cornazzano, deposto dalla sua dignità perché [...] gli ordinava di far restituire dai suoi diocesani le proprietà usurpate al monastero pavese di S. Maria Teodota, pena la poi sino a Bologna. Riapertesi (inizio dell'anno 1191), alla mortedi Federico I, le ostilità tra Bergamo e Cremona, da un ...
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LAMBRUSCHINI, Luigi
Giuseppe Monsagrati
Ultimo di dieci figli, nacque a Sestri Levante il 16 maggio 1776 da Bernardo e da Pellegrina Raggi e fu battezzato con i nomi di Emanuele Nicolò (diventerà Luigi [...] sfumata per la mortedi Pio VII che pena della scomunica, Benevento 1840.
Fonti e Bibl.: Roma, Arch. stor. dei barnabiti, Carte Lambruschini, arm. 9, cartt. 1-8 (vi figurano, oltre ai mss. di vari trattati di teologia, porzioni di corrispondenza di ...
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GIOVANNI XII, papa
Roland Pauler
Ottaviano, figlio del princeps Romanorum Alberico di Roma e probabilmente di Alda, figlia del re d'Italia Ugo di Provenza, nacque presumibilmente verso il 937. Discendeva [...] di Provenza, suocero di Alberico di Roma. Per conservare inalterata la supremazia della sua famiglia, poco prima della morte (avvenuta il 31 ag. 954) Alberico di inviti e proibì ai partecipanti, pena la scomunica, di eleggere un nuovo pontefice al suo ...
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CIBO, Camillo
Agostino Borromeo
Secondogenito di Carlo II Cibo Malaspina. duca di Massa, e di Teresa Pamphili, pronipote di Innocenzo X, nacque a Massa il 25 apr. 1681. Avendo dimostrato inclinazione [...] la facilità con la quale veniva accordato il condono della pena ai rei.
Nel periodo del suo lungo ritiro il C , come egli stesso aveva inizialmente creduto. Continuò di conseguenza la vita di prima, fino alla morte, che lo colse a Roma, nel suo ...
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CHIZZOLA, Ippolito
Valerio Marchetti
Nato a Brescia nel 1521 circa da una famiglia gentilizia, fu canonico regolare lateranense in S. Afra. Settimodei nove figli di Giovanni, dottore di legge, e di [...] studi universitari se non fossero sopraggiunti "accidenti di fortuna") che, dopo la morte del padre, ne aveva cornanda o la pubblicazione venne appunto spretato a Venezia e quindi condannato alla pena capitale da eseguirsi nella sua città natale. La ...
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CAETANI, Antonio
Dieter Girgensohn
Appartenente ad una delle maggiori famiglie romane, figlio terzogenito di Giacomo (II) e di Sveva di Sanseverino, nacque forse nel settimo decennio del sec. XIV. Poiché [...] manteneva buoni rapporti anche con il re Ladislao di Napoli.
Dopo la mortedi Innocenzo VII la condotta del C. si ispirò 'ingiunzione (12 luglio) di Gregorio XII di presentarsi al suo cospetto entro un mese, pena la perdita di uffici e benefici. In ...
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LEONINI, Angelo
Filippo Crucitti
Nacque a Tivoli verso la metà del Quattrocento in una famiglia di recente nobiltà cittadina, da Pietro, più volte capo milizia della città e riformatore degli statuti [...] Borgia nel tentativo di costituirsi un ducato personale.
Dopo la mortedi Alessandro VI il L. attese il permesso di rientrare e partì a comminare numerose condanne, alcune delle quali alla pena capitale, sciolse il Consiglio cittadino, dominato da ...
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DELLA TORRE, Natale
Gino Benzoni
Nacque a Vicenza in data imprecisabile del sec. XV, comunque, con tutta probabilità, non anteriore al 1470.
Per delinearne il profilo occorre, anzitutto, sgombrare il [...] quando, probabilmente in seguito alla sua morte, gli subentra Giorgio "de Polisma". del 1527 per sfuggire alla pena e rintanargi a Venezia.
di vescovi - quello di Baffo, quello di Pla, quello di Chisamo, quello di Traù, quello di Sebenico, quello di ...
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GRASSI, Paride
Massimo Ceresa
Nacque a Bologna, tra il 1450 e il 1460, da Baldassarre, di antica famiglia bolognese nobile e colta, proprietaria di uno dei più antichi palazzi della città, e da Orsina [...] molto leggendo il Diarium redatto dal Burckard, con pena all'inizio per la scrittura quasi incomprensibile, poi per il rivale, che avrebbe tentato anche di far cadere la candidatura del G. al suo posto; ma alla morte del Burckard, il 16 maggio 1506, ...
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pena
péna s. f. [lat. poena «castigo, molestia, sofferenza», dal gr. ποινή «ammenda, castigo»]. – 1. Punizione, castigo inflitti a chi ha commesso una colpa, ha causato un danno e sim. In partic.: a. Con riferimento alla giustizia umana, sanzione...
morte
mòrte s. f. [lat. mŏrs mŏrtis]. – 1. a. La cessazione delle funzioni vitali nell’uomo, negli animali e in ogni altro organismo vivente o elemento costitutivo di esso: è in lutto per la m. di un fratello; l’afta epizootica ha causato...