Figlio di Filippo III e di Margherita d'Austria, nacque a Madrid l'8 aprile 1605. Sposò successivamente Isabella di Borbone e Marianna d'Austria. Prese diciassettenne la corona in momenti difficili e si [...] , in Italia, in Francia: la guerra durava da cinque anni, quando, per gl'intrighi del Richelieu, scoppiò nella stessa penisolaiberica la doppia insurrezione di Catalogna e di Portogallo.
La Catalogna era uno dei paesi che più aveva risentito delle ...
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Nato a Versailles il 19 dicembre 1683, dal delfino e da Maria Anna di Baviera, dapprima investito del ducato d'Angiò, salì poi sul trono di Spagna alla morte di Carlo II d'Austria, che tra i varî pretendenti [...] lotta, che durò più di dieci anni, e che parve dovesse segnare la fine del governo dei Borboni nella penisolaiberica. Le truppe portoghesi violarono la frontiera; gl'Inglesi s' impossessarono di Gibilterra e dell'isola di Maiorca; il pretendente ...
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Nato il 14 settembre 1774, figlio cadetto del terzo duca di Portland, pervenne rapidamente al grado di maggior generale batteridosi in tutte le guerre condotte dall'Inghilterra contro la Francia rivoluzionaria. [...] e nel 1810 fu designato come principale collaboratore del Wellington nella direzione della guerra proseguita dagl'Inglesi nella penisolaiberica. Poco soddisfatto di quella posizione subordinata, il B. preferì di ricevere dal gabinetto di Londra il ...
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. Col nome bretone di dolmen, "tavola di pietra", viene designato comunemente il monumento preistorico, composto di poche pietre rudi infisse dritte nel suolo, che reggono una grande pietra orizzontale. [...] regioni sono i tipi evoluti dei monumenti megalitici, come ristretti a speciali aree sono i dolmen con foro, frequenti nella PenisolaIberica e nella Palestina.
Per l'Italia si ricordano alcune tombe a tipo di dolmen, ma di piccole dimensioni, in ...
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Con questo monarca, nato nel 1104 dal conte del Portogallo, Raimondo di Borgogna, e da Urraca di León e Castiglia, s'inizia qui la dinastia di Borgogna. Pare che già verso la fine del regno di sua madre [...] da risultati non duraturi, agli effetti della riconquista spagnuola, A. fu il monarca che godette del maggior prestigio nella penisolaiberica, ed ebbe una corte che fu delle più fastose di Europa. Riconobbero la sua superiorità gli stati cristiani ...
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Malattia originaria delle coste del golfo del Messico e delle Antille, causata da un virus ultramicroscopico, filtrabile, ancora ignoto.
In quelle regioni fu sempre endemica e di là venne portata per via [...] occidentali d'Africa nel golfo di Benin, Sierra Leone e Costa d'oro. Quanto all'Europa, ripetute invasioni si ebbero nella Penisolaiberica fra il 1770 e il 1821 e l'ultima (1878) toccò anche Madrid. In Italia si ricorda soltanto l'epidemia livornese ...
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POPOLAZIONE (XXVII, p. 914)
Gino LUZZATTO
Dopo la prima Guerra mondiale la popolazione di tutto il mondo, Europa compresa, ha ripreso, pur con rapidità molto diversa nei singoli paesi, il suo cammino [...] , i quali conservano ancora un carattere prevalentemente rurale, come l'Italia (ad eccezione della Valle padana), la penisolaiberica, la penisola balcanica, la Romania, la Polonia. Nelle prime, la mortalità continua a decrescere, ma per effetto di ...
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WELLINGTON, Arthur Wellesley, duca di
Alberto Baldini
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Generale e uomo di stato inglese, nato a Dublino il 29 aprile 1769 (non, come credeva egli stesso, il 10 maggio), morto a Walmer Castle (Kent) [...] la capitolazione di Copenaghen. Promosso tenente generale, fu messo a capo del esercito che doveva aiutare l'insurrezione della PenisolaIberica contro Napoleone; entrato nel Portogallo, batté i Francesi di H.-F. Delaborde a Roliça (17 agosto 1808) e ...
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MONTI È il margine montuoso che orla la costa settentrionale della PenisolaIberica, dai Pirenei alla Galizia. I limiti variano secondo gli autori, non solo perché non furono ancora chiariti i rapporti [...] Saint-Saud, Monographie des Picos de Europa, Parigi 1922; E. Hernández Pacheco, Ensayo de síntesis geológica del Norte de la península Ibérica, Madrid 1922; I. Gómez de Llarena e J. Royo, Las terrazas y rasas litorales de Asturias y Santander, in Bol ...
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. Fu una tra le più potenti famiglie delle comunità ebraiche nella penisolaiberica (sec. XIV-XV) e in Italia (sec. XVI). Commercianti e banchieri, finanziatori dei loro sovrani, gli A., coprendo cariche [...] di corte, ottennero, in taluni periodi, sicurezza e privilegi per sé e per i correligionarî. Ebbero così, fra gli Ebrei, una posizione preminente. Grande la loro importanza anche nel campo filosofico e ...
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iberico
ibèrico agg. [dal lat. Iberĭcus] (pl. m. -ci). – 1. Degli Iberi (v. ibero) e del territorio da essi abitato (anticam. Iberia, oggi penisola iberica, la più occidentale delle penisole europee che si protendono nel Mediterraneo): popolazioni...
penisola
penìṡola (ant. penìnsola, penìnsula, penìṡula) s. f. [dal lat. paeninsŭla, comp. di paene «quasi» e insŭla «isola», modellato su isola]. – 1. In geografia, termine con cui si indicano le sporgenze di maggiori dimensioni che articolano...