L'ETA MODERNA
Mario Caravale
I fermenti quattrocenteschi
La fine del concilio di Basilea può essere assunta come momento conclusivo di una lunga stagione della storia della Chiesa occidentale segnata [...] l'inutilità delle opere ai fini della salvezza. Le opere buone sono espressione di una vita condotta con umiltà, spirito di penitenza, fede, ma non possono imporre a Dio la salvezza che Egli distribuisce come libero dono ai suoi fedeli. Grazia e fede ...
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BUTTAFUOCO, Annarita
Andreina De Clementi
Nacque a Cagliari il 15 marzo 1951. La madre Raffaella Buttafuoco, in rotta con la famiglia, lasciò con lei la Sardegna per l’isola d’Elba, dove sarebbe nato [...] di Roma venne interrotta dall’incontro con la antropologa Ida Magli e col suo lavoro su Gli uomini della penitenza (Bologna 1967), dove la storia del Medioevo era vista in chiave antropologica. Buttafuoco mutuò questo approccio nella sua tesi ...
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CARACCIOLO, Nicola Moschino (Misquinus, Moscinus)
Giulia Barone
Nacque probabilmente a Napoli, nella prima metà del sec. XIV; forse appartenne all'illustre famiglia napoletana del Caracciolo solo per [...] una delicata questione: il processo ad un laico che, venduti tutti i suoi beni, si era dato ad una vita di penitenza e di mendicità. Nella sua risposta il C. difende la assoluta liceità del vivere mendicando, parafrasando il Contra impugnantes Dei ...
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DEL VECCHIO, Bonaiuto
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Pesaro il 9 apr. 1818, ma non c'è nessuna certezza su questa data che, a parere di alcuni, andrebbe spostata indietro di cinque anni.
Anche sulla famiglia [...] in modo del tutto esteriore e con grande fatica su stilemi danteschi), temi quali la tentazione, la colpa, il peccato, la penitenza e si concludeva con un inno a Dio redentore, unica speranza dell'umanità.
Pio IX con le sue riforme parve al D ...
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Massimo Carlo Giannini
Se il papa fa la pace con Lutero
Nel cinquecentesimo anniversario della 'promulgazione' delle 95 tesi di Martin Lutero, atto di nascita della Riforma, una celebrazione congiunta [...] . Il testo del frate agostiniano era articolato, secondo il costume dell’epoca, in una serie di affermazioni in materia di penitenza presentate al pubblico dei dotti. A muovere il teologo sassone era stata la predicazione di un’indulgenza indetta per ...
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MARGHERITA da Citta di Castello
Giovanna Casagrande
MARGHERITA da Città di Castello. – Nacque da nobili genitori (Parisio ed Emilia) nel castello di Metola nella Massa Trabaria (oggi Mercatello del [...] cella presso la chiesa del castello per nasconderla alla vista. Fin dai sette anni la fanciulla avrebbe iniziato una vita di penitenza con digiuni e cilicio. Nella speranza di un miracolo i genitori la portarono a Città di Castello, al sepolcro di un ...
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diserrare
Da espressioni della Scrittura (Is. 22, 22 " Et dabo clavem domus David super umerum eius; et aperiet, et non erit qui claudat; et claudet, et non erit qui aperiat "; Matth. 16,19 " et tibi [...] Strettamente connesso al precedente il passo di Pg IX 125, in cui si allude alle due chiavi dell'angelo della penitenza, le quali però servono ambedue per aprire la porta del Purgatorio: la seconda rappresenta la scienza umana occorrente al sacerdote ...
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basciare
Amedeo Quondam
Grafia toscana di ‛ baciare ', che tenta di rendere la spirantizzazione della c ampiamente testimoniata nella letteratura duecentesca non solo toscana: cfr. Iacopo da Lentini [...] , contente a brieve festa; cfr. Landino: " il baciarsi in bocca veniva da carità e pudica affezione e questo faceano per penitenza dei baci impudici e lussuriosi ". Infine in If VIII 44, in un momento di austero compiacimento di Virgilio per D., a ...
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GESÙ CRISTO
Leone TONDELLI
Giuseppe FILOGRASSI
Alberto PINCHERLE
Guillaume DE JERPHANION
. Secondo la dottrina cattolica è il Figlio di Dio, seconda Persona della Trinità divina, incarnato e fatto [...] dell'anima; ma le sue preferenze vanno ai moralmente malati. "Non sono venuto a chiamare i giusti, ma i peccatori a penitenza" (Luca, V, 29-32). La samaritana (Giov., IV), la peccatrice di Magdala (Luca, VII, 36-50), Zaccheo il pubblicano (Luca, XIX ...
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(‛Ηρώδης ὁ 'Αντίπας, Iulius Herüdes). - Figlio di Erode I e di Maltache, nacque verso il 20 a. C. In uno degli ultimi testamenti era stato designato dal padre a succedergli nella dignità regia, ma fu poi [...] nipote e cognata. Il sentimento religioso giudaico ne fu vivamente offeso e Giovanni Battista (v.) che allora predicava penitenza nei territorî di Antipa, ne prese occasione per rivolgergli forti rampogne. Per queste, o perché temeva che il Battista ...
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penitenza
penitènza (ant. penitènzia) s. f. [dal lat. paenitentia (o poenitentia), der. di paenitere «pentirsi»]. – 1. a. Pentimento, senso di rincrescimento per un errore fatto (o per una serie di errori), per una decisione presa, per un...
penitente
penitènte agg. e s. m. e f. [dal lat. paenĭtens (o poenĭtens) -entis, part. pres. di paenitere «pentirsi»]. – 1. a. Come agg., che si pente dei proprî errori, delle proprie colpe: a questa etade è necessario d’essere p. del fallo...