Il "martire della penitenza" (Amettes, Pas-de-Calais, 1748 - Roma 1783); dopo aver cercato di farsi certosino e trappista, accolto dai cisterciensi di Sept-Fonts, li lasciò per malattia; avviatosi pellegrino [...] a Roma (1770), in Chieri conobbe la sua vocazione: visitare, vivendo in estrema mortificazione, penitenza, povertà e umiltà (sino a trascurare anche ogni igiene personale), i più importanti santuarî. Nel 1777 si fissò a Roma donde ogni anno si recava ...
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Letterato (Cividale del Friuli 1560 - ivi 1596); facile rimatore, scrisse Le lagrime di penitenza di Davide (1592), il poema eroico Il Dandolo (1594) e la favola marina Aci pubblicata postuma nel 1600. ...
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Innografo bizantino (sec. 10º), questore a Costantinopoli nel 907, autore di canoni sulla penitenza, per la festa dell'annunciazione, per la domenica delle Palme, ecc.; da non confondere con l'altro innografo [...] A. ὁ ταπεινός, humilis, che alcuni identificano invece con s. Anastasio Sinaita ...
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Predicatore e scrittore (Firenze 1300 circa - ivi 1357). Scrittore ascetico, compose lo Specchio di vera penitenza, ragionamenti semplici, umani, persuasivi, che spesso, secondo l'uso della predicazione [...] Roma. Fatto priore di S. Maria Novella, di cui curò il compimento, divenne vicario della diocesi di Firenze.
Opere
Scrisse lo Specchio di vera penitenza (1a ed. a stampa 1495), vasta raccolta di considerazioni, consigli, nozioni sul peccato e sulla ...
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Eremita (n. Pisa 1128 - m. 1160); dopo una giovinezza mondana, si dedicò a opere di penitenza; fu due volte in pellegrinaggio a Gerusalemme e quindi si ritirò nel monastero di S. Vito a Pisa. Festa, 17 [...] giugno; è protettore di Pisa ...
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Fondatore dei passionisti (Ovada 1694 - Roma 1775). Incoraggiato dal vescovo di Alessandria a condurre una vita di penitenza, si ritirò nella chiesa di S. Carlo al Castellazzo ove scrisse le regole di [...] un nuovo ordine (1720); a Roma, nel 1721, non riuscì ad essere ricevuto dal papa, e visse in alcuni romitorî sul Monte Argentario, poi a Gaeta e a Troia in Puglia; infine nel 1725, insieme al fratello ...
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Asceta (Rossano 910 circa - S. Agata, Tuscolo, 1004); dall'età di 30 anni si dedicò a pratiche di penitenza, organizzando la vita cenobitica secondo la tradizione dei basiliani, in Calabria, poi in Campania, [...] a S. Michele in una grotta e a Serperi presso Gaeta, infine nel monastero di S. Agata, dove progettò la fondazione della badia di Grottaferrata in un vasto possedimento donatogli dal conte Gregorio di ...
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Storico del cristianesimo (Melleville 1849 - Rouen 1927), prete. Promosse gli studî storico-critici con una serie di importanti indagini sul sacramento della penitenza (La confession sacramentale dans [...] l'Église primitive, 1903; La Pénitence publique dans l'Église primitive, 1903) e sullo sviluppo del pensiero teologico (Études de critique et d'histoire religieuse, 1905-23); tuttora fondamentale la sua ...
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Fratello laico dei minori cappuccini (Làconi, Nuoro, 1701 - Cagliari 1781); in umili uffici, soprattutto come questuante a Cagliari, diede esempio di carità e penitenza. Beatificato nel 1940, canonizzato [...] nel 1951. Festa, 11 maggio ...
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Matrona romana cristiana (fine 4º sec.). Essendo passata a seconde nozze, dopo avere ottenuto il divorzio secondo la legge civile, fece poi pubblica penitenza, suscitando grande impressione in Roma. Fu [...] discepola di s. Girolamo. Fondò a Porto un ospizio per i pellegrini; beneficò chiese e istituti ...
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penitenza
penitènza (ant. penitènzia) s. f. [dal lat. paenitentia (o poenitentia), der. di paenitere «pentirsi»]. – 1. a. Pentimento, senso di rincrescimento per un errore fatto (o per una serie di errori), per una decisione presa, per un...
penitente
penitènte agg. e s. m. e f. [dal lat. paenĭtens (o poenĭtens) -entis, part. pres. di paenitere «pentirsi»]. – 1. a. Come agg., che si pente dei proprî errori, delle proprie colpe: a questa etade è necessario d’essere p. del fallo...