Letterato (Cividale del Friuli 1560 - ivi 1596); facile rimatore, scrisse Le lagrime di penitenza di Davide (1592), il poema eroico Il Dandolo (1594) e la favola marina Aci pubblicata postuma nel 1600. ...
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Predicatore e scrittore (Firenze 1300 circa - ivi 1357). Scrittore ascetico, compose lo Specchio di vera penitenza, ragionamenti semplici, umani, persuasivi, che spesso, secondo l'uso della predicazione [...] Roma. Fatto priore di S. Maria Novella, di cui curò il compimento, divenne vicario della diocesi di Firenze.
Opere
Scrisse lo Specchio di vera penitenza (1a ed. a stampa 1495), vasta raccolta di considerazioni, consigli, nozioni sul peccato e sulla ...
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Scrittore indiano semileggendario, cui è attribuita l'opera fondamentale sul sistema filosofico del Vaiśeṣika, il Vaiśeṣikasūtra ("Aforismi sul Vaiśeṣika"). Avrebbe osservato una vita di penitenza e dalla [...] sua alimentazione ascetica gli sarebbe derivato il nome di K. ("mangiatore di granellini di cereali"). Tale nome può anche significare "mangiatore di atomi", e alluderebbe allora alla teoria atomica del ...
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CIONE di Baglione
Mario Pagano
Nacque a Firenze da un Baglione e da Ciuta figlia di Filippo di Lastra, presumibilmente verso la metà del sec. XIII. C. doveva essere diminutivo di "Uguic [c] ione" secondo [...] di rilievo nella Firenze del tempo, ghibellino ("nessuno or faccia contro a la corona / che tosto n'averia gran penitenza"), dal febbraio del 1280 fece parte dei Consiglio generale del Comune; la sua presenza nei consigli cittadini è attestata poi ...
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Scrittore (745 circa - 814) della corte carolingia. Di nobile famiglia della Neustria, verso il 790 fu nominato abate, sebbene laico, di Saint-Riquier. Consigliere e amico di Carlo Magno, fu suo ambasciatore [...] , poeta (fu chiamato Omero nell'Accademia palatina), gli è stata attribuita, pare a torto, la paternità del notevole frammento epico in esametri Karolus Magnus et Leo papa. Si ritirò poi in penitenza; è venerato come santo. Festa, 18 febbraio. ...
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Scrittore svizzero tedesco (n. fine del sec. 14º - m. inizî del sec. 15º). Incerta perfino l'identificazione della sua personalità. Pare fosse un avvocato della zona di San Gallo, attivo alla corte vescovile [...] guerra. Alla fine, distrutto il villaggio dello sposo e rimasto questi vedovo, non gli rimane che la penitenza in un eremitaggio. Accogliendo insegnamenti dalla letteratura dottrinaria del tardo Medioevo, il poema fornisce il suo ammaestramento ...
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BRIVIO (Brippius, Brippio), Giuseppe
Massimo Miglio
Figlio di Francesco e di Eva Birago, nacque nel 1378. Dal 1405 appare come "ordinarius ecclesiae Mediolanensis", titolo con cui è presente, anche [...] una prolissa professione di omaggio alla maestà di Dio e del suo vicario in terra. Dopo una breve definizione del battesimo, della penitenza ed eucaristia, il B. veniva al punto che più gli stava a cuore: la definizione della funzione di vicario di ...
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Poeta (n. Todi - m. Collazzone 1306). È il mistico che diede alla poesia italiana le note più acute di un'esperienza religiosa vissuta nelle sue accese esaltazioni, nei suoi prorompenti entusiasmi e nelle [...] ), determinò l'improvvisa conversione del marito, che vestì l'abito dei terziarî francescani, si diede per dieci anni alla penitenza, ed entrò infine nell'ordine dei frati minori (1278). Nel contrasto tra gli spirituali e i conventuali fu coi primi ...
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DELLA LANA, Iacopo, detto il Laneo
Giancarlo Casnati
Nacque a Bologna, sicuramente dopo il 1278, da Uguccione di Filippo.
Il Gualandi rilevò la contemporanea presenza a Bologna fra il sec. XIII e il [...] risulta infatti ascritto alla Compagnia dei Toschi dall'anno 1293 e, sin dal 1263, vi apparteneva il nonno Filippo, frate della penitenza o del terz'ordine di S. Bernardo. A Bologna Uguccione abitò nel quartiere di Porta Procula, come si legge in un ...
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VIRUES, Cristóbal de
Alfredo Giannini
Letterato e uomo d'arme spagnolo, nato a Valenza nel 1550, morto nel 1609. Compose un poema narrativo di venticinque canti in ottave reali, El Monserrate (1588), [...] . Dopo varie vicende, trascinandosi ginocchioni per tutta Italia e Francia, torna a Monserrato. Ivi compie lunga e aspra penitenza finché è perdonato dal conte di Barcellona cui è risuscitata la figlia per intercessione della Vergine Maria, in onore ...
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penitenza
penitènza (ant. penitènzia) s. f. [dal lat. paenitentia (o poenitentia), der. di paenitere «pentirsi»]. – 1. a. Pentimento, senso di rincrescimento per un errore fatto (o per una serie di errori), per una decisione presa, per un...
penitente
penitènte agg. e s. m. e f. [dal lat. paenĭtens (o poenĭtens) -entis, part. pres. di paenitere «pentirsi»]. – 1. a. Come agg., che si pente dei proprî errori, delle proprie colpe: a questa etade è necessario d’essere p. del fallo...