FATTORI, Liborio
Maria Grazia Branchetti
Attivo nel XVIII secolo come mosaicista dello Studio vaticano del mosaico; non si conoscono i suoi estremi biografici mentre della sua attività si possono definire [...] . Quest'ultimo fornì i cartoni dell'intera decorazione della volta. in tre fasi: dal 1713 al 1723 eseguì quelli per i pennacchi raffiguranti le Quattro parti del mondo, ovvero l'Africa, appena ricordata, l'America, l'Asia, l'Europa; dal 1732 al 1737 ...
Leggi Tutto
LANFRANCO, Giovanni
Erich Schleier
Figlio minore di Stefano e Cornelia (della quale non si conosce la famiglia di appartenenza), nacque a Parma il 26 genn. 1582. Secondo Passeri il ragazzo "fu incamminato [...] lettera d'accompagnamento, con la quale il L. si recò a Napoli per affrescare gli otto spicchi della cupola e i quattro pennacchi. Nel marzo 1634 scriveva a Ferrante Carli che era arrivato con "quella parte di famiglia che V.S. sa". Sembra che fosse ...
Leggi Tutto
FERRARI, Pietro Melchiorre
Vincenza Maugeri
Figlio di Paolo, pittore ed architetto, nacque a Sissa (Parma) nel 1735.
Le scarse notizie su Paolo lo dicono nato a Sissa e padre, oltre che del F., di Lorenzo, [...] sul camino di una sala del palazzo comunale (1742) e dipinti in diverse chiese del Parmense: le figure dei pennacchi ed alcuni medaglioni per la chiesa di Trecasali; sei tavole nella sala della Congregazione dell'oratorio della chiesa della Beata ...
Leggi Tutto
FALCONI, Giovanni Battista
Marius Karpowicz
Secondo il Crivelli (1969), era originario di Rovio presso Lugano e apparteneva alla stessa famiglia ticinese dello scultore veneto Bernardo Falconi: stuccatore, [...] Wiśnicz (1635-1639); la volta della cappella di S. Carlo Borromeo nella chiesa di Niepolomice (cartocci con stemmi nei pennacchi e fregi vegetali: 1640); quella della sala dello Zodiaco nel bastione del castello di Łańcut (1641), dove ricchi cartocci ...
Leggi Tutto
CESARI, Bernardino
Herwarth Roettgen
Figlio, di Muzio, nacque ad Arpino (Frosinone) nel 1571. Fratello minore di Giuseppe, il Cavalier d'Arpino, è documentato per la prima volta a Roma in una condanna [...] della certosa di S. Martino dove sono da attribuirgli (Roettgen, 1973 p. 28) anche le pitture della volta con i pennacchi nel passaggio tra il capitolo dei padri e il parlatorio. Queste vanno confrontate con il grande affresco, citato dalle fonti ...
Leggi Tutto
Vedi CENTCELLES dell'anno: 1959 - 1973
CENTCELLES
Red.
Località della Tarragona, a 1 km di distanza dal paese di Costanti, nei dintorni di Tarraco. Vi sorgono imponenti rovine del IV-V sec. d. C., soprattutto [...] a O è una sala quadrata all'esterno, quadriloba all'interno, in origine coperta da una cupola, probabilmente impostata su pennacchi; quello a E, anche esso quadrato all'esterno, ma circolare all'interno, con quattro nicchie diametralmente opposte. Ne ...
Leggi Tutto
Pittore, nato a Genova l'8 maggio 1639, morto a Roma il 2 aprile 1709. In patria scolaro di Luciano Borzone, copiò gli affreschi di Pierin del Vaga nel palazzo Doria; vide e intese le opere lasciate dal [...] padre Oliva, generale della Compagnia di Gesù, i committenti di due fra le opere maggiori da lui lasciate, cioè rispettivamente i pennacchi della cupola di S. Agnese a Piazza Navona, e le grandi decorazioni della chiesa del Gesù. Fra le pitture di S ...
Leggi Tutto
Vulcani
Paolo Gasparini
Un vulcano è una struttura morfologica formatasi intorno a una frattura attraverso la quale i magmi giungono alla superficie della Terra. I magmi sono fluidi multifase ad alta [...] fino a circa 2900 km di profondità, dove è situato il confine con il nucleo. Queste anomalie termiche sono chiamate pennacchi caldi (hot plume), a causa della loro forma lunga e sottile. I punti caldi sono fissi nell'astenosfera e costituiscono ...
Leggi Tutto
BARBERINI, Gian Battista
Angela Ottino Della Chiesa
Nacque a Laino in Val d'Intelvi nel 1625 circa (Hoffman). La sua opera è di altissimo artigianato, come per molti artisti del lago e delle valli del [...] questa attribuzione, le opere più antiche del B. sarebbero, per ora, le Sibille e i Profeti a tutto tondo sui pennacchi degli archi della collegiata di Bellinzona (1661, Hoffman), e subito dopo gli stucchi della parrocchiale di S. Lorenzo a Laino ...
Leggi Tutto
CAPRIOLI (Capriolo), Domenico
EE. Safarik
Nacque verso il 1494, presumibilmente a Venezia; nel 1524, infatti, "Ser Domenego de Capriolis depentor da Venetia" aveva trent'anni (Biscaro).
È, documentato [...] s., VI (1926-1927), p. 475; A. Venturi, Storia dell'arte italiana, IX, 3, Milano 1928, pp. 545-548; G. Fiocco, P. M. Pennacchi, in Riv. del R. Istit. d'archeol. e storia dell'arte, I (1929), pp. 119 ss.; J. Wilde, Die Probleme um Domenico Mancini, in ...
Leggi Tutto
pennacchiato
agg. [der. di pennacchio], non com. – Ornato di un pennacchio o di formazione simile a un pennacchio: fino a piè dell’Etna sempre pennacchiato di fumo (Capuana).
pennacchio
pennàcchio s. m. [lat. tardo pinnacŭlum: v. pinnacolo]. – 1. a. Mazzo di penne, variopinte o di uno stesso colore, usate come ornamento negli elmi dei guerrieri antichi, nel cappello di certe divise militari, sui finimenti di cavalli...