«Alcuni spari, probabilmente insensati, echeggiavano nella notte invernale»: con queste laconiche parole Thomas Mann, nel XXXIII capitolo di Doktor Faustus, parla delle notti di inverno 1918-19, delle [...] e biografo di Adrian Leverkühn, Serenus Zeitblom, il cui pensiero è a tal punto intriso di umanesimo classicamente composto da pianificazione rivoluzionaria, produce fra tempo storico e tempo mitico: apparentemente irriducibili l’uno all’altro, in ...
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Riprendendo e forzando la mano ad alcuni elementi del pensiero di Henri Bergson, l’incontro dell’essere umano coi fatti (i Tatsachen dei quali parla Ludwig Josef Wittgenstein) che costituiscono il Mondo [...] declina questa ambiguità nello spazio sacro che il pensiero occidentale contemporaneo riserva alla verità: quello della biografia Herzog, ciò avviene attraverso l’articolazione di un racconto mitico che non vede natura e mondo come luoghi di armonia ...
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figura
s. f. [dal lat. figura, dal tema di fingĕre «plasmare, modellare»]. – 1. a. Aspetto esteriore d’una cosa: lo circulo che ha f. d’uovo (Dante); prender corso e f. di fiume (Manzoni); un monumento in f. di piramide; un attore in f. di...
natura
s. f. [lat. natūra, der. di natus, part. pass. di nasci «nascere»]. – 1. Il sistema totale degli esseri viventi, animali e vegetali, e delle cose inanimate, che presentano un ordine, realizzano dei tipi e si formano secondo leggi. Quindi:...
mìtico, pensièro Secondo alcuni filosofi e antropologi (a partire da E. Cassirer), categoria o modo di pensiero collettivo che genera i contenuti del mito, con procedimenti diversi da quelli del pensiero logico. Il mito, originato da percezioni...
Storico italiano (n. Bojano, Campobasso, 1946). Allievo di Renzo De Felice, ultimati gli studi universitari ha intrapreso la carriera accademica. Nella sua prima significativa monografia ha analizzato il ruolo della rivista La Voce nel panorama...