SENSISMO
Guido Calogero
Termine filosofico, che nell'uso italiano viene normalmente distinto da quelli di "sensazionismo "e di "sensualismo": infatti mentre quest'ultimo designa soprattutto la teoria [...] nello stesso più importante significato, tanto sensualism quanto sensationalism.
La concezione sensistica ha rappresentanti notevolissimi già nel pensierogreco, ma non sarebbe esatto farne coincidere la storia con la stessa storia della gnoseologia ...
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REALTÀ
Guido Calogero
. Due sensi ha, anzitutto, il concetto filosofico di realtà: il primo è quello per cui esso s'identifica senz'altro con "reale", nella designazione di tutto ciò che veramente [...] distinguono la realtà apparente o empirica dalla realtà vera (l'identità sostanziale di realtà e verità è comune a tutto il pensierogreco, per cui non c'è verità che non sia oggettiva) appunto come l'essere che permane dal divenire che si trasforma ...
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SCHULZE, Gottlob Ernst (più noto col nome di Aenesidemus o di Aenesidemus-Schulze, dal titolo della sua opera principale)
Guido Calogero
Filosofo tedesco, nato a Schloss Helldrungen (Turingia) il 23 [...] 1810 a quella di Gottinga.
Nei suoi primi scritti lo Sch. si occupò principalmente di storia del pensierogreco; poi pubblicò soprattutto trattazioni di carattere teorico, tra cui vanno ricordate: Grundriss der philosophischen Wissenschaften (voll. 2 ...
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JOLIVET, Régis-Victor
Vittorio STELLA
Filosofo francese, nato a Lione l'8 novembre 1891. Ordinato sacerdote nel 1914, studiò all'univ. cattolica di Lione (1918-21) conseguendo la "licence" in lettere [...] il dottorato in lettere.
La sua professione di storico della filosofia gli ha fatto affrontare lo svolgimento dei problemi dal pensierogreco e dal cristiano dei primi secoli fino a Sartre: La notion de substance. Essai historique et critique sur le ...
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SCHUHL, Pierre-Maxime
Livio Sichirollo
Filosofo e storico della filosofia francese, nato a Parigi il 28 giugno 1902, morto ivi il 5 maggio 1984. Allievo dell'Ecole Normale Supérieure, dove poi insegnò, [...] historique à une étude de la philosophie platonicienne (1934; 2ª ediz. accresciuta, 1949), che rinnovava quella tradizione di studi, collocando il pensierogreco arcaico nel suo ambiente sociale, politico, religioso, e nel suo farsi a partire dal ...
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Viano, Carlo Augusto
Antonio Rainone
Storico della filosofia, nato ad Aosta il 10 luglio 1929. Formatosi alla scuola di N. Abbagnano (con cui si laureò nel 1952) nell'università di Torino, insegna storia [...]
Nei suoi primi lavori ha studiato varie problematiche del pensierogreco, con particolare riguardo alla logica di Aristotele (del . Mantenendo sempre vivo l'interesse per la cultura greca, ha inoltre compiuto un'articolata indagine sul rapporto tra ...
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SOZIONE (Σωτίων, Sotion) di Alessandria
Guido Calogero
Scrittore greco, di scuola peripatetica, vissuto tra la seconda metà del sec. III e la prima del sec. II a. C. Tra il 200 e il 170 compose la [...] Laerzio nelle Vite dei filosofi.
Come risulta già dal titolo del suo scritto, S. ricostruisce l'evoluzione del pensierogreco basandola sull'idea della διαδοχή, della "successione" o serie ereditaria dei filosofi, procedente nei due rami paralleli ...
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KRAUS, Paul
Arabista, nato a Praga nel 1904, morto suicida al Cairo il 20 ottobre 1944.
Si debbono a lui originali e importanti studî sulla tradizione della scienza e del pensierogreco nell'Islām, culminati [...] nella grande opera Jabir et la science grecque, Cairo 1942, 2 voll., fondamentale raccolta e analisi critica di materiali sull'eredità ellenica nella civiltà musulmana ...
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Pratica e forma di sapere esoterico e iniziatico che si presenta come capace di controllare le forze della natura; è stata oggetto, in varie culture e nei diversi periodi storici, di valutazioni opposte, [...] contenuto, rispecchia un sistema di conoscenze, di pensiero e di azioni conseguenti, piuttosto che una una certa conoscenza delle pratiche magiche diffuse nel vicino Oriente, i Greci attribuivano alla m. un’origine straniera (così anche il termine m ...
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soggetto Argomento, tema oppure la persona o la cosa che viene presa in considerazione per determinati motivi. filosofia Come termine filosofico, s. ha assunto un significato che per certi aspetti è esattamente [...] aveva in origine. Il latino subiectum, che traduce il greco ὑποκείμενον, designa, per es., in Aristotele tanto la l’uso del termine per designare, in genere, la coscienza e il pensiero, e quello di ‘oggetto’ per designare la realtà per sé esisten ...
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pensiero
pensièro (ant. pensière, pensièri, e pensèro, pensère, pensèri) s. m. [dal provenz. pensier, der. del lat. pensare «pensare»]. – 1. a. La facoltà del pensare, cioè l’attività psichica mediante la quale l’uomo acquista coscienza di...
lògos s. m. [traslitt. del gr. λόγος, che è dal tema di λέγω «dire», con vocalismo o]. – Nel pensiero greco, il termine indica la «parola» come si articola nel discorso, quindi anche il «pensiero» che si esprime attraverso la parola. Una precisa...