Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Cornelio Nepote e il relativismo dei costumi
Mario Lentano
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Cornelio Nepote è in contatto con i massimi [...] si manifesta. La pagina costituisce insomma un efficace manifesto di relativismo culturale: merce vecchia di almeno quattro secoli nel pensierogreco, in cui le prime teorizzazioni in questo senso risalivano alla seconda metà del V secolo a.C., ma ...
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KRONOS (Κρόνος)
G. Cressedi*
Divinità cosmogonica, analoga al dio hurrita Kumarbi. In Omero (Il., xv, 187) K. è figlio di Rhea, fratello di Posidone, Zeus e Ade, ma già in Esiodo (Theog., 453 ss.), K., [...] figlio di Urano, è il padre di tutti gli dèi olimpici. Ben presto, poi, avvenne nel pensierogreco una assimilazione della figura mitica di K. con il concetto di Chronos, il tempo distinto da Aion (v.) e Kairos (v.), inteso come entità non assoluta ...
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Analytica Priora
Enrico Berti
. Opera di Aristotele, in due libri, inclusa dagli editori nella raccolta di scritti logici denominata Organon, tra il De Interpretatione e gli Analytica Posteriora.
Tradotta [...] dai numerosi passi degli A.P. in cui esso ricorre.
Bibl. - E. Franceschini, Il contributo dell'Italia alla trasmissione del pensierogreco, in " Atti della Soc. Ital. per il Progresso delle Scienze " 1937 (Roma 1938) 287-310; G. Lacombe, Aristoteles ...
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Vedi AION dell'anno: 1958 - 1994
AION (Αιών)
M. T. Marabini Moevs*
È per il pensierogreco il concetto del tempo assoluto, opposto a Chronos, che è il tempo in relazione alla vita umana (Plat., Timeus, [...] 37). Nelle religioni orientali è l'attributo primo della divinità suprema, perciò identificabile con differenti dèi, come il persiano Zervan Akarana e l'egizio Sole-Serapide. Soprattutto nella diffusione ...
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Elenchi sofistici
Enrico Berti
sofistici Opera di Aristotele, in un libro, collocata dagli editori all'ultimo posto della raccolta di scritti logici denominata Organon, cioè dopo i Topici, di cui è [...] , 783 e 787; Supplementa altera, Parigi-Bruges 1961, 20 e 23; E. Franceschini, Il contributo dell'Italia alla trasmissione del pensierogreco, in Atti della XXVI riunione della Soc. Ital. per il progresso della cultura, III 2, Roma 1938, 282-310; ID ...
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patria
Nella cultura latina di epoca imperiale il termine p. ebbe un duplice valore. Da un lato conservò il significato originario di luogo natìo, terra di origine dei propri antenati («terra patria»), [...] con l’idea di Roma, p. per eccellenza di chiunque godesse della cittadinanza romana. Come nel più antico pensierogreco (condensatosi attorno al concetto di polis), la difesa dell’impero, che aveva unificato innumerevoli piccole patrie, divenne un ...
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indivisibile
indivisìbile [agg. e s.m. Comp. di in- neg. e divisibile] [STF] [FAF] La nozione di enti non divisibili in parti; essa è collegata con la questione, dibattuta già nel pensierogreco presocratico, [...] se la realtà materiale potesse dividersi all'infinito, o se a un certo punto si trovassero particelle che non ammettessero ulteriore divisione, e diede origine alla concezione dell'"indivisibile", o dell'"atomo", ...
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Joel, Karl
Joël, Karl
Filosofo tedesco (Hirschberg 1864 - Wallenstadt, Svizzera, 1934). Allievo di Dilthey, insegnò nell’univ. di Basilea dal 1897. La sua visione della natura, critica verso le concezioni [...] (Philosophie der Gegenwart in Selbstdarstellungen, 1921). Nei suoi studi di storia della filosofia J. si concentrò sul pensierogreco, che a suo avviso era imperniato su una concezione spiritualistica e organicistica della realtà. Tale concezione ...
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Tatarkiewicz, Wladyslaw
Tatarkiewicz, Władysław
Storico polacco della filosofia (Varsavia 1886 - ivi 1981). Insegnò nell’univ. di Varsavia. Di formazione neokantiana (fu allievo di Cohen e Natorp), [...] estetyki (3 voll., 1960-68; trad. it. Storia dell’estetica), monumentale ricostruzione delle concezioni estetiche dal pensierogreco fino al Settecento. Di particolare rilievo il concetto, ivi sviluppato, di «estetica implicita», per il cui tramite ...
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Aristobulo di Alessandria
Filosofo giudeo-ellenistico (2°-1° sec. a.C.). Si formò nell’ambiente ellenistico di Alessandria; scrisse un ampio commento al Pentateuco, facendo largo uso dell’interpretazione [...] lui opportunamente interpretati e talora anche falsificati a questo scopo. Il suo contatto con il pensierogreco (Eusebio lo considera un peripatetico) non fu privo di influenze sulla sua opera di commentatore biblico; e da esso deriva, in generale ...
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pensiero
pensièro (ant. pensière, pensièri, e pensèro, pensère, pensèri) s. m. [dal provenz. pensier, der. del lat. pensare «pensare»]. – 1. a. La facoltà del pensare, cioè l’attività psichica mediante la quale l’uomo acquista coscienza di...
lògos s. m. [traslitt. del gr. λόγος, che è dal tema di λέγω «dire», con vocalismo o]. – Nel pensiero greco, il termine indica la «parola» come si articola nel discorso, quindi anche il «pensiero» che si esprime attraverso la parola. Una precisa...