Famiglia di editori e librai torinesi, la cui attività ha inizio nel 1775 con la iondazione di tre libreiie a Torino, sotto la direzione di Maurizio, a Parigi, di Carlo, e a Milano, di Giuseppe. Durante [...] scienze moderne e la Piccola biblioteca di scienze moderne, nella quale ultima uscirono 418 volumi; nel 1906 Il Pensierogreco che continuava la traduzione di Platone del Bonghi; nel 1909 La Civiltà contemporanea; nel 1916 la collana di Letterature ...
Leggi Tutto
Dottore ebreo della prima metà del sec. II d. C. Insegnò nelle accademie tannaitiche, ed ebbe tra i suoi scolari Rabbī Mē'īr; ma poi abbandonò l'ebraismo, e da allora fu designato nelle cerchie ebraiche [...] sistema religioso, e che semplicemente fosse stato indotto dalla famigliarità che si era acquistata con la cultura greca e col pensierogreco ad assumere una posizione di scetticismo. Intorno alla sua persona e alla sua vita, che evidentemente fecero ...
Leggi Tutto
TEORIA
Guido Calogero
. Il greco ϑεωρία designa, inizialmente, l'azione del ϑεορός, o dei ϑεωροί (v. teori). Siccome, d'altronde, codesta azione consiste essenzialmente nel "contemplare" con reverenza [...] nelle molteplici forme che la sopravvalutazione del βίος ϑεωρητικός, della vita contemplativa dello scienziato assume nel pensierogreco nonostante la parziale reazione delle correnti che proclamano la supremazia del βιός πραγτικός, della vita activa ...
Leggi Tutto
Filosofo giudeo-ellenistico, anteriore a Filone e vissuto tra il sec. Il e il I a. C. Scrisse un ampio commento al Pentateuco, facendo largo uso dell'interpretazione allegorica e preoccupandosi specialmente [...] da lui opportunamente interpretati e talora anche falsificati a tale scopo. D'altronde, il suo contatto col pensierogreco (egli è considerato anche, da Eusebio, come un peripatetico) non fu privo di influenze sulla sua opera di commentatore biblico ...
Leggi Tutto
Filologo classico, nato a Scicli (Ragusa) il 4 dicembre 1900, professore di letteratura greca dal 1937 al 1947 all'università di Genova, donde passò nel 1948 all'università di Catania.
Si è occupato particolarmente [...] con varî articoli, studî e saggi di poesia greca del periodo ellenistico e della tarda grecità, del pensierogreco tardo (specialmente di Gregorio Nazianzeno, Clemente Alessandrino, Giamblico); delle sue opere si ricordano: Critica ed estetica nella ...
Leggi Tutto
In senso oggettivo, il complesso di norme giuridiche, che comandano o vietano determinati comportamenti ai soggetti che ne sono destinatari, in senso soggettivo, la facoltà o pretesa, tutelata dalla legge, [...] Un notevole apporto allo sviluppo del d. venne dalla Grecia antica, soprattutto a seguito del costituirsi della polis, con . Alla concezione speculativa del d. s’interessò invece il pensiero medievale, di fronte al quale si pose anzitutto il problema ...
Leggi Tutto
Filosofo (Napoli 1668 - ivi 1744). Terzultimo degli otto figli di Antonio, modestissimo libraio, e di Candida Masullo, dotato di un carattere che egli stesso definiva "melanconico ed acre", di debole e [...] Riprese anche gli studî di giurisprudenza, accostandosi al pensiero dei grandi teorici e storici del diritto francesi e (che V. considera anteriore all'Odissea), sono l'espressione del popolo greco che narra la sua storia. All'età degli dèi e all'età ...
Leggi Tutto
Nell’accezione più generica, come del resto nella coscienza comune, è il principio vitale dell’uomo, di cui costituisce la parte immateriale, che è origine e centro del pensiero, del sentimento, della [...] corpo deriva la grande difficoltà cui si trovò di fronte il pensiero cristiano quando verso la metà del sec. 13° accolse in bāśār) è animata dalla nefesh, che è il respiro (reso in greco con ψυχή e quindi «anima»), ma che significa piuttosto la vita, ...
Leggi Tutto
Intuizione e rappresentazione della modalità con cui i singoli eventi si susseguono e sono in rapporto l’uno con l’altro (per cui essi avvengono prima, dopo o durante altri eventi), vista o come fattore [...] come personificazione deriva dalla sovrapposizione medievale di due divinità: Chronos, dio greco del t., e Crono, padre di Zeus, che divorava i suoi soluzione aristotelica influì profondamente sul pensiero medievale e rinascimentale dove, nonostante ...
Leggi Tutto
GIUSTIZIA (lat. iustitia; fr. ing., justice; sp. justicia; ted. Gerechtigkeit)
Gioele SOLARI
Giovanni CORSO
*
Nella speculazione greco-romana il concetto di giustizia è ancora essenzialmente naturalistico, [...] dover essere del giusto, perdono ogni valore in un sistema che afferma la razionalità del reale e concepisce la realtà come pensiero obiettivato. La storicità è condizione di esistenza dell'idea del giusto e questa non può esistere se non nelle forme ...
Leggi Tutto
pensiero
pensièro (ant. pensière, pensièri, e pensèro, pensère, pensèri) s. m. [dal provenz. pensier, der. del lat. pensare «pensare»]. – 1. a. La facoltà del pensare, cioè l’attività psichica mediante la quale l’uomo acquista coscienza di...
lògos s. m. [traslitt. del gr. λόγος, che è dal tema di λέγω «dire», con vocalismo o]. – Nel pensiero greco, il termine indica la «parola» come si articola nel discorso, quindi anche il «pensiero» che si esprime attraverso la parola. Una precisa...