Qualsiasi cosa (segno, gesto, oggetto, animale, persona), la cui percezione susciti un’idea diversa dal suo immediato aspetto sensibile. L’originaria funzione pratica, prevalente ma non esclusiva, è sostituita [...] congiunzione di antichissime pratiche artigianali di tipo chimico con elementi filosofici greci (platonismo, pitagorismo e, soprattutto, aristotelismo) e con forme di pensiero più arcaiche, radicate nei miti cosmogonici. L’alchimia medievale, che si ...
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Uno dei dodici Apostoli. Secondo il Vangelo di Matteo (16, 17-19; cfr. Giovanni, 1, 42) il suo nome originario, reso in italiano come Simeone o, per lo più, come Simone (gr. Σίμων), figlio di Giona, fu [...] tra tutti, dai più considerato come interpretazione del pensiero di Gesù da parte della comunità rappresentata da Matteo dei giusti.
Atti di Pietro. - Atti apocrifi il cui originale greco, forse composto a Roma o in Asia Minore verso la fine del ...
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Religione ebraica, complesso delle credenze e della cultura degli Ebrei. È una delle più antiche religioni monoteistiche, dalla quale è derivato anche il cristianesimo e il cui nucleo originario risale [...] . Questo lungo fenomeno storico si chiama diaspora, che in greco significa "esilio" e "dispersione" al tempo stesso.
La divina convivono senza cadere in contraddizione.
Centrale, nel pensiero dell'ebraismo, è l'idea della responsabilità individuale: ...
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Cardinale, teologo e umanista (Trebisonda 1403 - Ravenna 1472), fattosi monaco basiliano nel 1423, cambiò in B. il nome battesimale di Basilio; fu al servizio di Giovanni VIII di Costantinopoli (1426) [...] contro le accuse dell'aristotelico Giorgio di Trapezunte, scrisse in greco, e poi voltò in latino, un'ampia trattazione che teologiche, ricche di dottrina, sorrette da grande equilibrio di pensiero. Si adoperò invano con grande fervore, con gli ...
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Città del Lazio, capitale della Repubblica Italiana; capoluogo di regione e città metropolitana (Comune di 1.287,4 km2 con 2.813.365 ab. nel 2021).
Il problema dell’etimologia del nome di Roma si era presentato [...] esordio dominato dall’influenza di Seneca, nel cui pensiero al principato fondato su una diarchia tra imperatore del 5° sec. a.C., è opera di officina etrusca o della Magna Grecia; l’opera d’arte più antica lavorata a Roma, ma scoperta a Palestrina, ...
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Intuizione e rappresentazione della modalità con cui i singoli eventi si susseguono e sono in rapporto l’uno con l’altro (per cui essi avvengono prima, dopo o durante altri eventi), vista o come fattore [...] come personificazione deriva dalla sovrapposizione medievale di due divinità: Chronos, dio greco del t., e Crono, padre di Zeus, che divorava i suoi soluzione aristotelica influì profondamente sul pensiero medievale e rinascimentale dove, nonostante ...
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Ciascuno degli enti astratti che costituiscono una successione ordinata e che, fatti corrispondere ciascuno a ciascun oggetto preso in considerazione, servono a indicare la quantità degli oggetti costituenti [...] , con una sua esistenza puramente soggettiva, un’esistenza, cioè, nel pensiero. T. Hobbes, J. Locke, G. Leibniz, G. Berkeley, di plurale. Il duale è presente nelle lingue indoeuropee (greco, indiano, paleoslavo, lituano, irlandese) e semitiche ( ...
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Arte
Nella terminologia architettonica classica, l’organismo a un tempo struttivo e formale che è costituito da una serie di colonne con la sovrastante trabeazione e, talora, il sottostante piedistallo [...] ebbero i vari tipi (fig. C).
L’o. dorico si formò in Grecia nel 7°-6° sec. a.C., caratterizzato dalla colonna priva di base con Tommaso d’Aquino. Nella modernità, la secolarizzazione del pensiero filosofico non ha cancellato l’idea che la coesistenza ...
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Filosofo e teologo (sec. 9º) di origine irlandese (donde i soprannomi Scotus e Eriugena che sono sinonimi). Già noto alla corte di Carlo il Calvo, nell'850-51 fu sollecitato a intervenire nella controversia [...] affermazione e negazione attraverso l'uso del prefisso super (traduzione del greco ὑπέρ): sicché di Dio non si dirà che è o non è , identificandosi con la generazione del Verbo. Il pensiero divino contiene in assoluta unità la molteplicità delle idee ...
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Apologeta e scrittore cristiano (sec. 2º-3º d. C.). Considerato il padre della teologia latino-occidentale, che già allora si differenziava dalla grande speculazione teologica greco-orientale, fu uno dei [...] classica completa, comprendente anche una buona conoscenza del greco. Datosi presto allo studio della giurisprudenza, ne lungo, ma sono ignoti il luogo e la data di morte.
Pensiero
Con T. la cristianità dell'Africa occidentale romana, che ebbe poi ...
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pensiero
pensièro (ant. pensière, pensièri, e pensèro, pensère, pensèri) s. m. [dal provenz. pensier, der. del lat. pensare «pensare»]. – 1. a. La facoltà del pensare, cioè l’attività psichica mediante la quale l’uomo acquista coscienza di...
lògos s. m. [traslitt. del gr. λόγος, che è dal tema di λέγω «dire», con vocalismo o]. – Nel pensiero greco, il termine indica la «parola» come si articola nel discorso, quindi anche il «pensiero» che si esprime attraverso la parola. Una precisa...