GUARDATI (Guardato), Tommaso (Masuccio Salernitano)
Fabio De Propris
Fu uno dei tre figli di Margherita (Margaritella) Mariconda e di Loise, membro della nobile famiglia sorrentina dei Guardati, titolata [...] inoltre, è Ippolita Maria Sforza, istruita nel greco da Costantino Lascaris e cultrice di letteratura.
Oltre privata in attesa che le brutte acque si calmino e a riconfortarsi al pensiero della fama raggiunta che "non teme de adversario" (v. 12). La ...
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Diritto e letteratura
Richard H. Weisberg
Introduzione
I rapporti tra diritto e letteratura costituiscono un campo particolarmente fecondo per l'indagine interdisciplinare. Il diritto, che fin dalle [...] più grandi figure di giurista-scrittore, Cicerone, la cui reinterpretazione del sapere e della cultura dei Greci nel contesto del pensiero e delle istituzioni romane conserva un grande valore sia nella sfera giuridica che in quella letteraria. Pro ...
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Narrare con la penna
Alessandro Zattarin
Emanuela Zignol
Raccontami una storia
In tutti i tempi e in tutti i paesi del mondo gli uomini hanno sentito il bisogno di raccontare e ascoltare storie. Nei [...] o per gli altri. L'Odissea è il poema di Odisseo, nome greco di Ulisse, lo scaltro re di Itaca che ha combattuto a Troia; in un giornalino bello come questo, bisognerebbe metterci dei pensieri, delle riflessioni…".
E invece ci metterà le sue ...
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Narrare con la voce
Bruno Tognolini
La voce che parla nel buio all'inizio del tempo
C'è una voce che parla da molto lontano. La notte è nera, la brace è poca, là fuori ci sono orrori che non dormono. [...] più che racconto, si può già chiamare teatro.
Gli aedi greci cantavano le loro storie spesso con un coro muto alle spalle rivali nel mondo intero / perché è già in versi il mio pensiero. / Solo una volta venni sfidato / ma l'avversario finì bastonato ...
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Dante Alighieri, Opere minori: Epistole - Introduzione
Arsenio Frugoni
Giorgio Brugnoli
L'edizione critica della Società Dantesca Italiana (Firenze 1921), comprese tredici lettere in latino. Delle [...] italiano non intendano, perché da progenitori dalmati e greci discesi, in questo gentilissimo terreno altro recato non in questo caso determinante per l'esegesi della Commedia e del pensiero dantesco. Mazzoni e Nardi concordano in questo su un solo ...
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Epistolografia e retorica
Giuseppina Brunetti
"I seni fecondi della retorica nutrono gli ingegni raccolti nella corte sveva" (Huillard-Bréholles, 1895, p. 372): così Pier della Vigna stigmatizza il [...] 1965; P.O. Kristeller, La tradizione classica nel pensiero del Rinascimento, Firenze 1965; C. Segre, Les formes Bagliani, Palermo 1994, pp. 144-160; G. Cavallo, Mezzogiorno svevo e cultura greca, in Federico II e le scienze, a cura di P. Toubert-A. ...
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AMASEO, Romolo Quirino
Rino Avesani
Nacque a Udine il 24 giugno 1489 da Gregorio e da suor Fiore di Marano, monaca di S. Chiara in Udine. Fu legittimato con privilegio del vescovo di Bologna Achille [...] finché tornò nella città natale dove proseguì gli studi di latino e greco con lo zio Girolamo. Vi si trattenne però poco tempo. Verso la eleganze ciceroniane e di troppo scarso interesse per il pensiero e le istituzioni degli antichi. Era la critica ...
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DATI, Agostino
Paolo Viti
Nacque a Siena da Niccolò e da Angela ai primi del 1420.
Il D. risulta infatti battezzato il 18 febbr. 1420 (Arch. di Stato di Siena, Biccherna 1132, c. 384v); la famiglia, [...] ancora; a tutto ciò sarebbero da aggiungere traduzioni dal greco in latino.
Fra quanto era andato perduto e non . senese di storia patria, XI (1940), pp. 24-28; G. Saitta, Il Pensiero italiano. I, L'Umanesimo, Firenze 1960, pp. 365-68; E. Garin, La ...
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DECEMBRIO, Angelo Camillo
Paolo Viti
Nato forse nel 1415 a Milano da Uberto, illustre umanista della corte milanese di Gian Galeazzo e di Gian Maria Visconti, e da Caterina Marrazzi, figlia di un famoso [...] il D. aveva incominciato a lavorare a quest'opera coi pensiero di dedicarla a Leonello d'Este, e ne aveva fissato (1905), suppl., p. 161; R. Sabbadini, Le scoperte dei codici latini e greci ne' secc. XIV e XV, I,Firenze 1905, pp. 136-39; G. Fatini ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Francesco Gabrieli
Massimo Campanini
Nel 20° sec. l’arabistica italiana ha prodotto numerosi studiosi di livello internazionale che hanno anche insegnato in università arabe e islamiche: tra questi [...] ’insieme, l’amor della parola come puro suono, l’assenza del greco e latino fren dell’arte (La letteratura araba, 19673, p. 18 Lo sguardo che unisce. Occidente e Oriente arabo-islamico nel pensiero di Francesco Gabrieli, Galatina 2002.
L’Oriente di un ...
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pensiero
pensièro (ant. pensière, pensièri, e pensèro, pensère, pensèri) s. m. [dal provenz. pensier, der. del lat. pensare «pensare»]. – 1. a. La facoltà del pensare, cioè l’attività psichica mediante la quale l’uomo acquista coscienza di...
lògos s. m. [traslitt. del gr. λόγος, che è dal tema di λέγω «dire», con vocalismo o]. – Nel pensiero greco, il termine indica la «parola» come si articola nel discorso, quindi anche il «pensiero» che si esprime attraverso la parola. Una precisa...