Intelligenza
Domenico Parisi
Introduzione
Il contributo che la scienza, e in particolare le scienze sociali, ha dato alla comprensione del fenomeno dell'intelligenza è difficile da valutare e, in un [...] modello in questo senso ha il difetto di essere puramente intuitivo, di condizionare la costruzione del test senza che i risultati Una implicazione di questa teoria è l'interpretazione del pensiero come linguaggio interiore, cioè come un parlare a se ...
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GADDA, Carlo Emilio
Giorgio Patrizi
Nacque a Milano il 14 nov. 1893 da una famiglia originaria di Fagnano Olona, presso Varese.
Il padre, Francesco Ippolito, fratello di un ministro dei Lavori pubblici [...] riflessione teorica. Alcune categorie attive nella riflessione gaddiana (ad esempio il momento lirico-intuitivo) sembrano rimandare senz'altro al pensiero crociano, e non è difficile pensare che l'approccio letterario del neoingegnere lo spingesse ...
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Numeri
Umberto Zannier
Quanti? Quanto? Quando? A che distanza? Domande a cui rispondiamo, di solito, con numeri. Di essi facciamo continuo uso, e l’importanza concettuale, oltre che pratica, della nozione [...] del sistema dei numeri reali, la continuità esprime il fatto intuitivo che non vi sono buchi o interruzioni. Gli spazi studiati vicini all’infinito che la situazione sfugge. Questi pensieri, decisamente vaghi, assumono forma più concreta quando ...
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Logiche non standard
Claudio Pizzi
Alcune famiglie di logiche non standard sono costituite da logiche che sono estensioni assiomatiche di quella standard, mentre altre constano di logiche rappresentabili [...] antecedente A e mondo w°, un insieme di mondi f(A,w°) (intuitivamente, i più simili a w°) in cui è vera A. Se la , London, Methuen, 1984).
Kosko 1994: Kosko, Bart, Il fuzzy- pensiero, Milano, Baldini & Castoldi, 1994 (ed. orig.: Fuzzy-thinking, ...
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BUSONI, Ferruccio (Benvenuto Michelangelo Dante)
Raoul Meloncelli
Nato a Empoli il 1º apr. 1866 da Ferdinando, anch'egli empolese d'origine corsa, apprezzato clarinettista, e da Anna Weiss, triestina [...] maniera espressiva mediante un procedimento non del tutto intuitivo, ma raggiunto, oltre che per naturale F. B. sono stati parzialmente pubblicati in traduzione italiana in Scritti e pensieri sulla musica, a cura di L. Dallapiccola e G. M. Gatti, ...
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Interesse
Lorenzo Ornaghi
Il termine e il concetto
Pochi concetti, come quello di interesse, si sono radicati nel campo delle scienze sociali, penetrandovi estesamente e in profondità, affiancando speditamente [...] concetto e l'opportunità di fidarsi del suo carattere intuitivo (oppure di una qualche stipulazione linguistica più o analisi e riflessioni. Dalla Rinascenza in poi, tutto il pensiero moderno constata agevolmente la 'naturalità' dell'interesse quale ...
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Dante Alighieri nacque a Firenze nel maggio, o giugno, 1265, l’anno prima della battaglia di Benevento, che segna la distruzione della parte ghibellina in Italia. Di famiglia guelfa, cresce in anni segnati [...] designano l’animo e i suoi moti (animo, mente, pensier, intelletto, affetto, amore, disire, podere); il volto umano , che Dante teorizza filosoficamente ma che, nel suo nucleo intuitivo, è da ritenersi appartenente al senso comune linguistico del suo ...
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La Rivoluzione scientifica: i protagonisti. Rene Descartes
Jean-Robert Armogathe
René Descartes
Una filosofia del soggetto
Una commedia di Pierre Corneille, Le menteur, rappresentata per la prima [...] una radicale ricostruzione della metafisica.
b) Tale ricostruzione poggia sul cogito ovvero l'atto del pensiero. Il passaggio all'essere non è il frutto di un ragionamento, è intuitivo e non deduttivo.
c) La libertà è infinita, essa si scontra con i ...
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La seconda rivoluzione scientifica: introduzione. Complementarita e oggetto quantistico
Catherine Chevalley
Complementarità e oggetto quantistico
L'opera di Niels Bohr, come spesso è stato sottolineato, [...] in tal senso [quello dell'abbandono delle immagini intuitive] equivarrebbe, secondo me, all'ordine di deporre le armi. Infatti ci è impossibile modificare realmente le nostre forme di pensiero e tutto quello che non possiamo calare entro tali ...
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ANCESCHI, Luciano
Niva Lorenzini
Nacque a Milano il 20 febbraio 1911 da Giovanni, industriale, e Agar Zambonini, casalinga, secondo di quattro fratelli (Luigi, Mario, Anna Maria). Il 5 settembre 1938 [...] dell’arte definizioni a priori, relegandola ad atto intuitivo che ne condizionava l’autonomia.
L'apprendistato e sintesi dei problemi di “estetica dell’arte” inseparabili dal pensiero critico di Anceschi (dall’autonomia alla critica letteraria e ...
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pensiero
pensièro (ant. pensière, pensièri, e pensèro, pensère, pensèri) s. m. [dal provenz. pensier, der. del lat. pensare «pensare»]. – 1. a. La facoltà del pensare, cioè l’attività psichica mediante la quale l’uomo acquista coscienza di...
tempo
tèmpo s. m. [lat. tĕmpus -pŏris, voce d’incerta origine, che aveva solo il sign. cronologico, mentre quello atmosferico (cfr. al n. 8) era significato da tempestas -atis]. – 1. L’intuizione e la rappresentazione della modalità secondo...