logica
logica teoria dell’inferenza valida, cioè studio della correttezza dei ragionamenti, qualunque sia l’universo di discorso cui essi si riferiscano. Si riserva usualmente il termine «logica», privo [...] della scolastica trova un punto di incontro con il pensiero cartesiano nel trattato Logica o arte di pensare (1662 coincidenza del concetto di legge logica, basato sulla nozione intuitiva di formula vera, con quello teorizzato entro i sistemi logici ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Pierluigi Licciardello
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Schiller inizia il percorso letterario come drammaturgo, con un teatro da cui [...] umanità moderna. Non appena l’esperienza più vasta e il pensiero più preciso da un lato resero necessaria una più netta divisione fatale dividendo le sue forze armoniche. L’intelletto intuitivo e quello speculativo si scissero allora, con sentimenti ...
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JUVALTA, Erminio
Piergiorgio Donatelli
Nacque a Chiavenna, in Valtellina, il 6 apr. 1862 dal barone Corrado e da Teresa Sacchetti. Frequentò il ginnasio presso l'istituto religioso Gallio di Como, il [...] qualsiasi ricorso ad argomenti di carattere intuitivo o comunque non controllabili e scarsamente la teoria della giustizia, in Riv. di filosofia, LXXV (1984), pp. 398-430; Sul pensiero di E. J. (1862-1934), in Riv. di storia della filosofia, n.s., XLI ...
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RIEGL, Alois
R. Bianchi Bandinelli
Storico dell'arte austriaco (Linz 14 gennaio 1858 - Vienna 17 giugno 1905). Nel gruppo di studiosi costituenti la "scuola di Vienna", insieme al coetaneo Wickhoff [...] da parte dell'artista per accentuare l'aspetto intuitivo che essa considerava esclusivo nell'opera d' monografia sui ritratti in gruppo, importante anche per lo sviluppo del suo pensiero critico, le monografie sul Ruysdael, 1902, e su Rembrandt, 1904 ...
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Trance
Luciano Masi
La parola trance, ormai di uso comune nella terminologia scientifica italiana, deriva dall'omonimo sostantivo inglese che, a sua volta, trae origine dal latino transire, "passare, [...] funzioni dell'Io (sensazioni, percezioni, attenzione, memoria, pensiero, emozioni) e di vari parametri fisiologici. Può destro (quello che è maggiormente impegnato nelle attività intuitivo-simboliche). Non mancano peraltro, in alcuni momenti della ...
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araba, filosofia
Si può parlare di filosofia araba a proposito di fenomeni storici avvenuti in ambiti culturali e religiosi diversi, che presentarono differenze anche a seconda del periodo storico e [...] circa, i filosofi musulmani del Medioevo posero le basi di un loro pensiero autonomo. La filosofia a.-islamica ebbe inizio in Iraq, e in intuitivo. Avicenna lasciò dopo di sé non una semplice scuola, ma un vero e proprio orientamento di pensiero ...
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Singleton, Charles Southward
Dante Della Terza
Studioso nord-americano, nato a Mc Land, Oklahoma, nel 1909, professore alla John's Hopkins University di Baltimore. Il S. arriva alla formulazione del [...] percorrendo i tre gradi dell'ascesi amorosa: purgativo, illuminativo, intuitivo; senza la sua morte e il suo ritorno al cielo, su Dante. I. Introduzione alla D.C., Napoli 1961), il pensiero del S. si precisa e si amplia in direzione della realtà ...
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GORINI, Paolo
Fulvio Conti
Nacque a Pavia il 28 genn. 1813 da Giovanni, professore di matematica, e da Martina Pelloli. Compì gli studi nella città natale, prima presso il ginnasio del collegio di S. [...] critico verso le posizioni mazziniane, modificò il proprio pensiero politico attestandosi su una linea più moderata: di il G. si era praticamente formato da sé. Versatile, intuitivo e dotato di grande spirito di osservazione, dagli iniziali studi ...
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Grafologia
Giovanni Gurisatti
La grafologia (termine introdotto dall'abate francese J.-H. Michon nel 1868, dal greco γράϕω, "scrivere", e λόγος, "discorso") è la scienza che indaga la genesi e le forme [...] grafia, il Formniveau, o livello formale, che è l'indice intuitivo della pienezza vitale di quel gesto, dunque del suo precipitato grafico scritture di grandi personalità della cultura e del pensiero. È quindi corretta l'aspirazione degli specialisti ...
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BARATONO, Adelchi
Vittorio Mathieu
Nacque l'8 apr. 1875 a Firenze dove il padre, Alessandro, originario di Ivrea, si era stabilito dopo il trasferimento della capitale del regno da Torino. La madre, [...] più la premessa indimostrabile di ogni esistenza, ma il risultato intuitivo della stessa forma sensibile.
Bibl.: F. Della Corte, Lanza. Sul B. filosofo, oltre l'esposizione del proprio pensiero fatta da lui stesso in Il mio paradosso, in Filosofi ...
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pensiero
pensièro (ant. pensière, pensièri, e pensèro, pensère, pensèri) s. m. [dal provenz. pensier, der. del lat. pensare «pensare»]. – 1. a. La facoltà del pensare, cioè l’attività psichica mediante la quale l’uomo acquista coscienza di...
tempo
tèmpo s. m. [lat. tĕmpus -pŏris, voce d’incerta origine, che aveva solo il sign. cronologico, mentre quello atmosferico (cfr. al n. 8) era significato da tempestas -atis]. – 1. L’intuizione e la rappresentazione della modalità secondo...