PESTALOZZI, Johann Heinrich
Antonio Banfi
Nacque dal medico Johann Baptist e da Susanna Hotze il 12 gennaio 1746 a Zurigo, vi frequentò le scuole e nel Collegium Carolinum ebbe ad insegnanti lo Steinbrüchel, [...] della sua concezione etico-pedagogica, attraverso un'evoluzione di pensiero, la cui prima tappa è rappresentata dall'Abendstunde eines dell'uomo, destatesi tosto ch'egli esce dallo stato mitico d'innocenza e d'accordo primigenio col mondo per entrare ...
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Figlio di Peleo e della nereide Tetide, re dei Tessali Mirmidoni, l'eroe principale dell'Iliade, costringe nell'assemblea degli Achei, accampati intorno a Troia, il capo supremo dell'impresa, Agamennone, [...] mano dell'eroe troiano, Ettore. D'allora in poi il solo pensiero di Achille è la vendetta dell'amico ucciso; solo a questo alle fiamme e lo trasportò nell'isola Leuca, dapprima un'isola mitica, poi identificata con isole alla foce del Danubio o del ...
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La parola classis, oltre alle classi del censo (v. classe) venne assai presto a indicare in Roma i varî gradi o "classi" della scuola, poiché Quintiliano nelle Institutiones oratoriae usa l'espressione: [...] gesta, i romanzi cortesi o cavallereschi, molte leggende mitico-eroiche dei paesi germanici sono apparse all'analisi critica "la rispondenza esatta del contenuto e della forma, del pensiero e dell'espressione". Eccellente, e perciò classica, deve ...
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NOVALIS
Giovanni A. AIfero
. Pseudonimo del poeta tedesco Friedrich Leopold Von hardenberg, nato il 2 maggio 1772 a Wiederstedt, nella contea di Mansfeld, morto il 25 marzo 1801 a Weissenfels. Di nobile [...] i paralipomeni, da cui non è facile trarre le linee chiare della continuazione dell'opera. Notevoli, infine, come mitiche espressioni del pensiero del poeta, i suoi Märchen, in cui è maestro, specie il Märchen di Giacinto e Fiorellin di Rosa nei ...
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PIRRONE (Πύρρων, Pyrrho) di Elide
Guido Calogero
Filosofo greco, iniziatore, secondo la tradizione, della corrente scettica. Incerti i dati cronologici della sua vita, che sembra si sia estesa tra il [...] iniziatore dello scetticismo abbia assunto col tempo un carattere sempre più mitico, ad esso venendo ascritte, col meccanismo tipico delle antiche tradizioni di pensiero, anche concezioni che si erano venute sviluppando solo nell'ulteriore evoluzione ...
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KLINGER, Friedrich Maximilian
Carlo Grünanger
Poeta, nato a Francoforte sul Meno il 17 febbraio 1752, morto a Dorpat (Tartu, in Estonia) il 25 febbraio 1831. L'Antico Testamento, Plutarco, Shakespeare, [...] vita.
Le ultime opere scritte in Germania, il frammento mitico Der verbannte Göttersohn (1777), la fiaba gozziana del Derwisch forma, dialogica e aforistica, al procedere dialettico del pensiero dà potente rilievo a quella che fu la visione estrema ...
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Scrittore statunitense, nato a New York il 20 novembre 1936. Figlio di italiani immigrati nel Bronx, è cresciuto nel settore italiano di questo quartiere, Fordham, e ha studiato alla Fordham University. [...] storia americana nel pellegrinaggio del protagonista verso il mitico luogo di fondazione, il Far West, l è l'ennesima variazione sul tema della sconfitta che il pensiero liberal, ingenuamente convinto della possibilità di costruire una società basata ...
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(V, p. 780; App. II, I, p. 348; IV, I, p. 219)
Scrittore, morto a Monza l'8 ottobre 1985. Nelle sue ultime opere riaffiora l'ispirazione moralistico-fantastica che aveva improntato tanta parte della produzione [...] ricostruisce il corso della storia a partire dal mitico stato originario di incontaminata innocenza in cui l , G. Langella, C. Masotti, Ricordo di R. Bacchelli, in Vita e Pensiero, 1986; R. Bacchelli e "Il Mulino del Po". La parola e l'immagine ...
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Scrittore argentino, nato a Bruxelles il 26 agosto 1914, morto a Parigi il 12 febbraio 1984. Trascorre la primissima infanzia in Svizzera, nel 1918 torna con la famiglia in Argentina. Conseguito un diploma [...] propria visione del mondo a proposito del pensiero occidentale prigioniero di un'impalcatura intellettuale di viaje atemporal (1983).
Bibl.: S. Sosnowski, J. Cortázar. Una búsqueda mítica, Buenos Aires 1972; R. Campra, La realtà e il suo anagramma. ...
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Esegeta evangelico, nato a Wiefelstede (Oldemburgo) il 20 agosto 1884. Insegnò nelle univ. di Marburgo (1912), Breslavia (1916), Giessen (1920), Marburgo (1921). È uno dei più notevoli rappresentanti della [...] cioè l'interpretazione del suo linguaggio mitico, rinunciando tuttavia a una integrale eliminazione der Theologie B.s, Tubinga 1955; G. Miegge, L'Evangelo e il mito nel pensiero di R. B., Milano 1956; R. Marlé, Bultmann et l'interprétation du Nouveau ...
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figura
s. f. [dal lat. figura, dal tema di fingĕre «plasmare, modellare»]. – 1. a. Aspetto esteriore d’una cosa: lo circulo che ha f. d’uovo (Dante); prender corso e f. di fiume (Manzoni); un monumento in f. di piramide; un attore in f. di...
natura
s. f. [lat. natūra, der. di natus, part. pass. di nasci «nascere»]. – 1. Il sistema totale degli esseri viventi, animali e vegetali, e delle cose inanimate, che presentano un ordine, realizzano dei tipi e si formano secondo leggi. Quindi:...