In un saggio del 1923 dal titolo Ulysses, Order and Myth, a James Joyce e al suo Ulysses, T.S. Eliot attribuisce un’invenzione che aveva «l’importanza di una scoperta scientifica»: quella del metodo mitico. [...] , infatti, il poeta si interroga su queste ed altre questioni, trovando un appiglio nel metodo mitico individuato in Joyce.Il rapporto con la tradizione è centrale nel pensiero dell’Eliot critico e poeta. Ad esso, nel 1919, l’autore dedica un saggio ...
Leggi Tutto
La filosofia, come molte discipline definite scienze non esatte, non è fatta di grandi scoperte o illuminazioni.Non è come il progresso scientifico, le cui rivoluzioni sono segnate alla base da quelli [...] parte esiodea, che contribuivano a tenere vivo il conglomerato mitico arcaico, non sarebbe mai nata la ricerca di nuove del passato: lo sfruttano, lo distorcono a sostegno del proprio pensiero, lo svalutano. Tuttavia, in modo più o meno consapevole, ...
Leggi Tutto
Il 27 giugno del 1927 il sipario del Théâtre Hébertot a Parigi si apre sull’Orphée, tragedia in un atto e un intervallo di Jean Cocteau. Il tema è classico: il mitico poeta di Tracia, Orfeo, disperato [...] osservandosi nello specchio, trentatré autoritratti accompagnati dai suoi pensieri. Il poeta riversa nel teatro le sue angosce profonde completo. Utilizza Orfeo e Narciso per il capitale mitico che hanno da spendere: sono storie abbastanza flessibili ...
Leggi Tutto
Introduzione Nel 1939, in esilio volontario a Le Baule, in Francia, Carlo Levi scrive il suo primo libro, Paura della libertà. Si tratta di un’opera che, per le sue caratteristiche particolari, si distacca [...] prospettiva di una lotta di classe, «lungi dall’essere immobile ritorno all’origine, al passato, il pensieromitico possiede per Bloch funzione pragmatico-comunicativa di legittimazione o fondazione della comunità politico-sociale» (Romagnoli 2008 ...
Leggi Tutto
Medea è una figura mitica immortale nella tradizione letteraria antica e moderna. Si tratta dell’eroina della Colchide che, innamoratasi di Giasone, tradisce la propria patria e il re Eeta, suo padre, [...] e un Giasone fedifrago e opportunista, che Medea uccida o no i suoi figli non è una contraddizione che il pensieromitico greco possa non tollerare.
Sembra che Euripide abbia plasmato in modo peculiare il mitologema di Medea; si discute ancora se ...
Leggi Tutto
figura
s. f. [dal lat. figura, dal tema di fingĕre «plasmare, modellare»]. – 1. a. Aspetto esteriore d’una cosa: lo circulo che ha f. d’uovo (Dante); prender corso e f. di fiume (Manzoni); un monumento in f. di piramide; un attore in f. di...
natura
s. f. [lat. natūra, der. di natus, part. pass. di nasci «nascere»]. – 1. Il sistema totale degli esseri viventi, animali e vegetali, e delle cose inanimate, che presentano un ordine, realizzano dei tipi e si formano secondo leggi. Quindi:...
mìtico, pensièro Secondo alcuni filosofi e antropologi (a partire da E. Cassirer), categoria o modo di pensiero collettivo che genera i contenuti del mito, con procedimenti diversi da quelli del pensiero logico. Il mito, originato da percezioni...
Storico italiano (n. Bojano, Campobasso, 1946). Allievo di Renzo De Felice, ultimati gli studi universitari ha intrapreso la carriera accademica. Nella sua prima significativa monografia ha analizzato il ruolo della rivista La Voce nel panorama...