BIBBIA
C. Bertelli
Il termine che designa comunemente questa collezione di libri ritenuti sacri dagli Ebrei e dai cristiani deriva dal sostantivo femminile latino biblia coniato, a sua volta, sul plurale [...] e, forse, di S. Costanza (v. Roma); gli affreschi (o mosaici?) che a Cimitile (v. Nola) illustravano l'Antico Testamento (dal Pentateuco ai Re) e il Nuovo in due differenti basiliche tra loro collegate ci sono descritti da Paolino di Nola († 431) che ...
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LEVI e Leviti (Levi, ebr., nella versione greca dei LXX Λευεί e Λευί; la Bibbia riallaccia il nome alla radice "aderire" [Genesi, XXIX, 34 e Num., XVIII, 2]; per altra etimologia vedi sotto)
Leone Tondelli
L., [...] sul Sion ebbe a volte condizioni economiche fiorenti, i Leviti ebbero una sorte precaria e, sovente, di povertà: tanto che nel Pentateuco si raccomanda spesso la generosità verso di loro come verso gli orfani e le vedove.
Nella divisione della terra ...
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Il figlio primogenito di Adamo ed Eva, secondo la Bibbia. Il racconto della Genesi (IV, 1-17) relativo a Caino è attribuito dai critici moderni al cosiddetto documento jahvista, uno dei quattro che formerebbero [...] il Pentateuco. In Gen., IV, 1 il nome di C. è messo in relazione col verbo ebraico qānāh "possedere", giacché vi si riferisce che sua madre esclamasse per gioia alla sua nascita: "Posseggo un uomo!" Ma questa relazione non si fonda che su una ...
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Rabbino capo dell'ortodossia ebraica in Germania (Amburgo 1808 - Francoforte sul Meno 1888). Si oppose alle tendenze riformistiche in seno al giudaismo, che doveva secondo lui restare nella sua forma tradizionale. [...] Nel senso di questa neortodossia ebraica scrisse Über Judentum (1836); lasciò una traduzione commentata del Pentateuco e dei Salmi. Fondò e diresse dal 1855 il periodico Jeschurun. ...
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Rabbino (n. metà del sec. 15º circa - m. Gerusalemme primi sec. 16º), vissuto a Città di Castello e poi (dal 1488) in Palestina. Scrisse in ebraico un commento alla Mishnāh, ampiamente basato su quello [...] di Rashī al Talmūd; inoltre un commento all'opera di Rashī sul Pentateuco, lettere di notevole interesse storico-geografico e poesie liturgiche sinagogali. ...
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Esegeta e storico (Oberdettingen, Württemberg, 1850 - Tubinga 1906). Prete (1873), professore (1893) di esegesi veterotestamentaria a Tubinga. Studioso di lingua e letteratura armena (tra i numerosissimi [...] studî: Chosroae Magni explicatio precum Missae, 1880) e di problemi biblici, assunse una posizione molto liberale nel problema della composizione del Pentateuco. ...
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La lettera di Aristea al fratello Filoirate è un'opera scritta in lingua greca, nella quale si narra come il re Tolomeo II Filadelfo (309-246 a. C.), accettando la proposta del suo bibliotecario Demetrio [...] Falereo, fece tradurre in greco il Pentateuco ebraico da 72 interpreti, appositamente fatti venire dalla Giudea (v. settanta). Aristea figura come uno dei due inviati dal re d'Egitto al sommo sacerdote Eleazaro, con l'incarico di procurarsi i ...
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SETTANTA
Alberto Vaccari
Si chiamano così i primi traduttori della Bibbia (Antico Testamento) in greco, dal numero (arrotondato: propriamente 72), che ce ne presenta la prima relazione, pretendente [...] 170-117 a. C.), cioè il 132 a. C. Questo ci porta lontano dal presunto Aristea, ma ci assicura che non soltanto il Pentateuco, ma tutta o quasi tutta la Bibbia ebraica era allora tradotta in greco. Quanto al tempo, il secolo che corse fra il regno di ...
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Ebraista (Dresda 1902 - Subeita, Israele, 1968), prof. di Antico Testamento nelle univ. di Königsberg e (dal 1945) di Bonn. Si affermò in particolare nel campo degli studî biblici attraverso una serie [...] libri (Das Buch Joshua, 1938; Die Welt des Alten Testaments, 1940; Geschichte Israels, 1950; ecc.), approfondendo la critica del Pentateuco, lo studio sull'onomastica ebraica e semitica nord-occidentale, la storia e l'archeologia della Siria antica. ...
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NAZAREI
Mario Niccoli
. Con il nome di Νασαραῖοι o Ναζωραῖοι, Epifanio (Haer., 18 e 29) designa gli appartenenti a una setta giudaica precristiana, stabiliti nelle regioni di là del Giordano e che, [...] pur accettando numerose istituzioni giudaiche (circoncisione, osservanza del Sabato), negavano che la legge registrata dal Pentateuco fosse quella promulgata da Mosè, non facevano sacrifici e non mangiavano animali. Lo stesso nome è adoperato da ...
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pentateuco
pentatèuco (o Pentatèuco, raro Pentetèuco) s. m. [dal lat. tardo pentateuchus, gr. πεντάτευχος, comp. di πεντα- «penta-» e τεῦχος «borsa o scrigno per i libri (rotoli di papiro)», o anche singolo libro]. – Titolo complessivo dei...
esodo1
èṡodo1 s. m. [dal lat. tardo exŏdus, gr. ἔξοδος, comp. di ἐξ «fuori» e ὁδός «via, cammino»]. – 1. Uscita da un luogo; emigrazione volontaria motivata da ragioni morali, religiose o politiche, frazionata o, più spesso, di massa; in partic.,...