PALLAVICINI di PRIOLA, Emilio
Carmine Pinto
PALLAVICINI di PRIOLA, Emilio. – Nacque a Genova l’8 novembre 1823 da Valentino Giuseppe e da Anna Maria dei conti Scoffiero.
I marchesi Pallavicini di Priola [...] delle pianure pugliesi. La strategia era sempre identica: persecuzione incessante, collaborazione con le forze locali, incoraggiamento del pentitismo. Nella primavera del 1864 Pallavicini passò al comando di una nuova zona di guerra, Melfi e Bovino ...
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PEZZA, Michele
Flavia Luise
Nacque nel 1771 a Itri, piccolo centro arroccato lungo la via Appia tra Fondi e Formia, da Francesco e Arcangela Matrullo.
La modesta ascesa sociale del nucleo familiare, [...] , Il banditismo nel Mezzogiorno moderno tra punizione e perdono, Galatina 2003, pp. 146 s., 156; Id., Brigantaggio, repressione e pentitismo nel Mezzogiorno preunitario, Galatina 2004, pp. 13, 15, 24, 40, 85, 95; A. Saccoccio, Vita e imprese del ...
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FALCONE, Giovanni
Salvatore Lupo
Nacque a Palermo il 18 maggio 1939, terzo figlio (dopo Anna, nata nel 1934, e Maria, nata nel 1936) di Arturo, medico e direttore del laboratorio provinciale di igiene [...] quella proposta da Leonardo Sciascia, prestigioso intellettuale di sinistra passato a collaborare con il Partito radicale: il pentitismo, con il suo sistema premiale, faceva somigliare la giustizia a un mercato senza garanzie; l’ipervalutazione ...
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FERDINANDO I di Borbone, re delle Due Sicilie (già IV re di Napoli e III re di Sicilia)
Silvio De Maio
Nacque a Napoli il 12 genn. 1751, terzo figlio maschio di Carlo di Borbone re di Napoli e di Sicilia [...] diverse straordinarie misure di sicurezza, tra cui l'istituzione di una nuova Giunta inquisitoria ed alcuni decreti a favore del pentitismo. Gli arresti divennero continui, anche tra le fila della nobiltà più vicina alla Corona, e fu creata una fitta ...
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pentitismo
s. m. [der. di pentito (v. pentito)]. – Nel linguaggio giornalistico, il fenomeno dei «pentiti», soprattutto in quanto connesso con la «legge sui pentiti» che agevola le confessioni assicurando una riduzione delle pene.
dialettofobia
s. f. Avversione nei confronti dei dialetti. ◆ «È terminata l’epoca in cui il nostro dialetto era considerato la marca del degrado e il simbolo dell’impossibilità di progredire la scala sociale», spiega Giovanni Ruffino, preside...