GHINUCCI, Tommaso
Fabiano T. Fagliari Zeni Buchicchio
Non si conoscono con esattezza luogo e data di nascita di questo architetto di origine senese, figlio di Bartolomeo, a lungo attivo nel XVI secolo [...] , pp. 569-575; S. Valtieri, La fontana di piazza della Rocca: un segno sulla "viabilità principale" nella Viterbo del '500, in Peperino di Viterbo, I (1974), pp. 7-26; V. Frittelli, Bagnaia. Cronache d'una terra del Patrimonio, Roma 1977, ad indicem ...
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Scienza greco-romana. Architettura
Andrew F. Stewart
Architettura
Le fonti dell’architettura greca e romana sono di tipo sia archeologico sia testuale; sebbene le evidenze archeologiche siano numerose, [...] 753- 510) fino a quello medio repubblicano (202 a.C.), erano prevalentemente usate le tenere pietre vulcaniche locali, come il peperino e il tufo, oppure i mattoni di fango e il legno. Successivamente per le sovrastrutture, e in alcuni casi anche per ...
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Vedi ORVIETO dell'anno: 1963 - 1996
ORVIETO (Urbs vetus; Οὐρβίβεντον)
M. Bizzarri
Città dell'Umbria in provincia di Terni; posta nella valle del fiume Paglia alla confluenza di questo con il Chiani, [...] noti ceramografi quali Amasis, Tleson, Xenokles, Oltos, Brygos, Douris, ecc. Altri pezzi di particolare interesse: a) sarcofago di peperino, policromo, da Torre S. Severo, con a rilievo sui lati lunghi scene di sacrificio di prigionieri troiani sulla ...
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CRIPTA
M.T. Gigliozzi
Il termine c. deriva dal gr. ϰϱύπτη e, più direttamente, dal lat. crypta, impiegato nell'Antichità a indicare un ambiente naturale o artificiale, sotterraneo o semisotterraneo [...] , che deve la sua forma rettangolare e i suoi sostegni architravati al fatto che fu ricavata asportando blocchi di peperino dal nucleo dell'ara maxima Herculis. In ogni caso tali esempi erano legati a funzioni quasi esclusivamente sacrali (custodia ...
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DELLA PORTA, Giacomo
Anna Bedon
Figlio di un Bartolomeo scultore, fratello di Tommaso il Vecchio, nacque a Porlezza (Como) nel 1532 (Schwager, 1975, p. 116). Secondo il Baglione (1642, p. 80), fece [...] (Vasi, 1756, I, VI, t. V, tav. 89) mostrano una facciata a edicola, a tre campate su quattro colonne giganti di peperino non intonacato, senza traccia del campanile che ora tronca di netto l'ala destra della facciata. La continuità dell'ordine è ...
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Città del Lazio, capitale della Repubblica Italiana; capoluogo di regione e città metropolitana (Comune di 1.287,4 km2 con 2.813.365 ab. nel 2021).
Il problema dell’etimologia del nome di Roma si era presentato [...] a due ordini sovrapposti; il Foro di Augusto, votato dall’imperatore nel 42 a.C., circondato da un alto muro di blocchi di peperino e pietra gabina, con il tempio di Marte Ultore decorato con marmi di Luni, in cui erano stati trasferiti due quadri di ...
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L'architettura: caratteri e modelli. Periodo tardoantico e medievale
Richard Hodges
Günter P. Fehring
Stefano Gizzi
Éliane Vergnolle
Anna Sereni
Elisabetta De Minicis
Francesca Romana Stasolla
Enrico [...] di Lorsch). A Roma interventi carolingi sono riconoscibili anche a livello costruttivo grazie al diffuso riutilizzo di blocchi di peperino nelle fondazioni delle chiese e all'uso del laterizio, anch'esso di recupero, disposto in filari ondulati negli ...
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peperino1
peperino1 agg. [der. di pepe, con allusione al sapore piccante]. – Erba p.: denominazione tosc. di un’erba perenne delle rosacee, la filipendola; menta p., altro nome della menta piperita.