Neurofilosofia
Patricia S. Churchland
Paul M. Churchland
Gli sviluppi conoscitivi delle basi neurobiologiche della percezione, dell'attenzione, della memoria, dell'apprendimento, del linguaggio, del [...] rappresenta che una declinazione particolare.
Il caso della percezione del suono esemplifica ciò che i filosofi della scienza la risposta dello strato intermedio all'input dello strato sensoriale è in parte una funzione del concomitante stato di ...
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Immaginazione
Alberto Oliverio
Bruno Callieri
Definita genericamente, l'immaginazione è la facoltà di formare immagini mentali, di trasformarle, di svilupparle e anche di deformarle. Nel linguaggio [...] di memoria è drasticamente ridotta. La memoria iconica è quindi legata a una forma sensoriale, anziché essere organizzata in una più complessa percezione; oltre a ciò, essa funziona come un insieme globale (Gestalt), anziché come singoli elementi ...
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Apprendimento
Martine Ammassari-Teule e Alan D. Baddeley
Nella ricerca psicologica attuale per apprendimento si intendono modificazioni adattive del comportamento di un qualsiasi organismo animale, [...] non associative misurano le modifiche che intervengono nella percezione o nella reattività a stimoli ambientali in seguito a relativamente indifferente che il materiale venga presentato in una modalità sensoriale, per es. in stampa, o in un'altra ...
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Sensazione
Carlo Alberto Marzi
Può essere definito sensazione ogni stato di coscienza in quanto avvertito come prodotto da uno stimolo esterno o interno al soggetto. Secondo la provenienza degli stimoli [...] stimolazione visiva, cioè la stessa sensazione, dà luogo a due percezioni diverse in conflitto fra di loro e la prevalenza dell' viene misurata dalla 'soglia differenziale'.
3. La soglia sensoriale
In genere, si definisce soglia il limite sotto al ...
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Ritmo
Serena Facci
Il termine ritmo (derivato del greco ῥυθμός, affine a ῥέω, "scorrere") indica il succedersi ordinato nel tempo di un fenomeno e la frequenza con cui le varie fasi del fenomeno si [...] come quelle grafiche.
2. Ritmo e corpo
Che la percezione ritmica sia una questione non solo uditiva ma corporale in senso anche lo studio delle influenze sull'apparato muscolare, sensoriale e neurologico dei fattori dinamici del ritmo: velocità, ...
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PSICOFISIOLOGIA
Mario Bertini
. Una profonda trasformazione di contenuti e metodi ha caratterizzato il progresso della p. in questo dopoguerra, sicché oggi essa appare ritagliata entro un quadro di [...] psichici; H. E. Hering, studioso di problemi connessi alla percezione visiva e promotore in opposizione all'empirismo di Helmholtz di un il principio della correzione sensoriale delle azioni sulla base dei segnali sensoriali di ritorno dai meccanismi ...
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KANIZSA, Gaetano
Manfredo Massironi
Psicologo, nato a Trieste il 18 agosto 1913. Ha studiato filosofia a Padova, dove si è laureato con C. Musatti. Dopo aver lavorato presso le università di Milano [...] il fenomeno è ora riprodotta in gran parte dei manuali di percezione di tutto il mondo. Essa è costituita da tre cerchi pensare'': il vedere in quanto momento in cui l'impulso sensoriale viene organizzato e segmentato per dar forma all'oggetto visivo ...
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Psicologia della forma
Wolfgang Metzger
di Wolfgang Metzger
Psicologia della forma
sommario: 1. Introduzione. 2. La situazione di partenza. 3. Il significato dell'elementarismo (atomismo) e del connessionismo [...] non si è ancora tentata l'applicazione riguardo alla coordinazione del campo visivo ‛globale' con l'insieme degli altri campi sensoriali, per esempio quello della percezione della situazione, della pressione e del tatto.
Le tendenze riscontrate nella ...
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Cognizione
Claudio de' Sperati
Massimo Piattelli Palmarini
Antonio Semerari
Il termine indica sia l'atto del conoscere e la facoltà stessa che consente di conoscere (la facoltà di apprendere e di [...] cinestesiche, costituendo quella particolare e complessa modalità sensoriale denominata propriocezione. A questo insieme di segnali formazioni di strutture cognitive stabili che guidano la percezione di sé e delle proprie relazioni (Guidano-Liotti ...
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Prossemica
Michele Bracco
Il termine inglese proxemics, derivato di proximity, "prossimità", è stato introdotto dall'antropologo americano E.T. Hall negli anni Sessanta del 20° secolo per indicare lo [...] varie distanze, occorre indagare il ruolo che assolvono i recettori sensibili nella percezione dello spazio. Hall ha distinto i componenti dell'apparato sensoriale umano in recettori di distanza (occhi, orecchi, naso) orientati verso oggetti lontani ...
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sensoriale
agg. [der. di sensorio, sul modello dell’ingl. e fr. sensorial]. – 1. Nel linguaggio biologico e medico, relativo agli organi e alle funzioni di senso specifico: centri s., le zone della corteccia cerebrale in cui vengono proiettate...
percezione
percezióne s. f. [dal lat. perceptio -onis, der. di percipĕre «percepire», part. pass. perceptus]. – 1. a. L’atto del percepire, cioè del prendere coscienza di una realtà che si considera esterna, attraverso stimoli sensoriali,...