disosmia
Alterazione della percezione degli odori. Le d. di percezione sono secondarie a lesioni nasali e paranasali che investono anche la mucosa olfattoria con rarefazione dei recettori; sono causate [...] da infezioni, processi infiammatori della mucosa nasale, malformazioni congenite, intossicazioni da sali di cromo, piombo, mercurio, abuso di tabacco, di vasocostrittori, morfina, cocaina e da intossicazioni ...
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diniego
Disconoscimento di una percezione. Sigmund Freud individua inizialmente il d. come il meccanismo di difesa specifico del feticismo. Il feticista, in età infantile, non può tollerare la percezione [...] traumatica dell’assenza del pene nel corpo femminile. Per non essere travolto da una soverchiante angoscia di castrazione, rifiuta di riconoscere tale dato di realtà e di conseguenza il suo Io subisce ...
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battito
Percezione o rilevamento strumentale dell’attività di contrazione del cuore, anche attraverso le pulsazioni periferiche. B. ectopico: ➔ extrasistole. ...
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Sé
Personalità, percezione che un individuo ha della propria persona in quanto totalità o che si forma in base a un contesto che permetta l’assunzione e l’apprendimento di valori e istanze sociali più [...] o meno condivisi ...
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fremito
Segno semeiotico, percezione tattile di vibrazione. Si rileva sul cuore o sui grossi vasi in certe condizioni patologiche (cardiopatie valvolari, aneurismi); f. vocale tattile, quello che si [...] percepisce con la mano sull’ambito respiratorio quando si fanno pronunziare a voce sonora le parole di prova (trentatré o simili) ...
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poliestesia
Anomalia nella percezione tattile, per cui si avverte uno stimolo in più punti del corpo (per es., il contatto di una punta sulla cute come se fossero più punte): lo stimolo qualitativamente [...] si percepisce come identico, la molteplicità riguarda zone attigue o (meno frequentemente) lontane sulla superficie corporea. La p. è sintomo di lesioni delle vie sensitive midollari ascendenti, come nella ...
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tricromatismo
Percezione visiva corretta (t. normale) dei tre colori fondamentali (blu, rosso e verde) da parte delle cellule retiniche preposte a tale funzione (coni). Si parla invece di t. anomalo [...] nel caso di un’alterazione congenita del senso cromatico (piuttosto frequente), caratterizzata dalla possibilità di riconoscere in misura minore uno dei tre colori fondamentali: più precisamente, a seconda ...
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micropsia
Alterazione della percezione visiva, per la quale gli oggetti sono visti di dimensioni più piccole del reale, spesso come rimossi dallo spazio circostante. Questa alterazione si manifesta in [...] alcune malattie oculari quali la retinite e la coroidite, le retinopatie vascolari, le paralisi dell’accomodazione (m. accomodativa); occasionalmente nei tumori dei lobi temporale e occipitale. Alcune ...
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iperestesia
Esagerata percezione di uno stimolo sensitivo, spec. tattile. Si associa solitamente ad altre componenti del dolore neuropatico, come l’iperalgesia e l’allodinia. L’i. implica un aumentato [...] funzionamento, rispetto alla norma, dell’apparato sensoriale periferico, cioè un aumento della soglia per gli stimoli tattili; nelle scottature solari è invece aumentata l’attività dei recettori cutanei. ...
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diplopia
Percezione doppia di un’immagine, che può riguardare uno o entrambi gli occhi (rispettivamente d. monoculare e d. binoculare). Questo secondo caso, più comune, è generalmente espressione di [...] un disturbo dell’equilibrio funzionale della muscolatura estrinseca dei globi oculari: l’occhio che fissa l’oggetto percepisce un’immagine vera; mentre l’occhio deviato percepisce un’immagine falsa. La ...
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percezione
percezióne s. f. [dal lat. perceptio -onis, der. di percipĕre «percepire», part. pass. perceptus]. – 1. a. L’atto del percepire, cioè del prendere coscienza di una realtà che si considera esterna, attraverso stimoli sensoriali,...
percezionismo
s. m. [der. di percezione]. – Dottrina filosofica (detta anche percezionalismo) secondo la quale nella percezione si conosce immediatamente l’oggetto esteriore così come è in sé stesso, indipendentemente dal soggetto percipiente.