Agricoltura
Enrico Porceddu
Gian Tommaso Scarascia Mugnozza
Con percezione ante litteram del concetto di sostenibilità, lo scrittore latino Varrone, oltre venti secoli fa, definiva l’agricoltura come [...] la scienza che stabilisce cosa coltivare in un determinato terreno e indica quali operazioni colturali occorre adottare in modo da avere le più elevate produzioni in perpetuo. Alle soglie del XXI sec. ...
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Scienza che studia i processi psichici, coscienti e inconsci, cognitivi (percezione, attenzione, memoria, linguaggio, pensiero ecc.) e dinamici (emozioni, motivazioni, personalità ecc.). Il termine sembra [...] a quella di un oscuro ‘non so che’. G. Berkeley completa l’opera di Locke riducendo a contenuto di percezione ogni realtà oggettiva e D. Hume, allargando la negazione berkeleyana della ‘sostanza estesa’ alla ‘sostanza pensante’, ridotta a semplice ...
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In oculistica, varietà di daltonismo, nella quale manca la percezione cromatica per il rosso, a causa della mancanza nella retina della corrispondente sostanza fotochimica. ...
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In otoiatria, alterazione della funzione acustica data da abnorme percezione di due sensazioni sonore, al posto di una, avvertite allo stesso o in due tempi successivi ( d. ecotica o ecoacusia). ...
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Termine usato da C. Richet per indicare una presunta percezione extrasensoriale, di tipo telepatico, di un avvenimento che si verifica a distanza nello stesso momento in cui viene percepito (diversa, quindi, [...] dalla premonizione, che precede l’avvenimento) ...
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ortoacusia
ortoacusìa [Comp. di orto- e del gr. ákousis "percezione uditiva"] [FME] La capacità uditiva ritenuta normale, cioè ben rappresentata dall'audiogramma normale. ...
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sentimento
Rappresentazione cosciente di eventi emotivamente significativi, e quindi percezione, esperienza soggettiva delle emozioni. Nel pensiero antico il s. non viene riconosciuto come sfera autonoma [...] : Dio sensibile al cuore e non alla ragione» (Pensieri, 278). Alla base di questa concezione vi è la distinzione tra la mera percezione empirica e l’intelletto, organo esclusivo dell’esprit de géométrie, da un lato, e il s. o «sentire del cuore», nel ...
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poliestesia
Anomalia della sensibilità tattile e dolorifica consistente nella percezione molteplice, cioè in più punti, di uno stimolo che è stato esercitato in un punto solo. Solitamente la p. ha un’origine [...] centrale (talamo), con alterazioni o interruzioni delle connessioni nervose afferenti dalla periferia al cervello; più raramente è secondaria a lesioni alle radici dei nervi sensitivi periferici ...
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Qualsiasi cosa (segno, gesto, oggetto, animale, persona), la cui percezione susciti un’idea diversa dal suo immediato aspetto sensibile. L’originaria funzione pratica, prevalente ma non esclusiva, è sostituita [...] dalla funzione rappresentativa e s. si identifica con segno.
Antropologia
Prendendo a modello le teorie e i metodi della linguistica strutturale, gli antropologi hanno sempre sottolineato il carattere ...
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stereoscopia
stereoscopìa [Comp. di stereo- e -scopia] [FME] La percezione della tridimensionalità del campo visivo e degli oggetti che si ha nella visione binoculare, cioè con i due occhi, derivante [...] dalla capacità del cervello di analizzare e correttamente interpretare, per apprendimento, le differenze che si hanno tra le immagini formate dall'occhio sinistro e da quello destro. Questa capacità di ...
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percezione
percezióne s. f. [dal lat. perceptio -onis, der. di percipĕre «percepire», part. pass. perceptus]. – 1. a. L’atto del percepire, cioè del prendere coscienza di una realtà che si considera esterna, attraverso stimoli sensoriali,...
percezionismo
s. m. [der. di percezione]. – Dottrina filosofica (detta anche percezionalismo) secondo la quale nella percezione si conosce immediatamente l’oggetto esteriore così come è in sé stesso, indipendentemente dal soggetto percipiente.