FALISCA, Civiltà
S. M. Puglisi
I confini territoriali della civiltà f. possono essere tracciati solo genericamente, indicando la tradizione letteraria i Falisci come un popolo che, insieme ai Capenati, [...] subappenninica che ebbero una notevole influenza nella formazione della Fossakultur (v.).
Gli stessi storici antichi ebbero percezione della diversità etnica e culturale dei Falisci rispetto agli Etruschi, considerando i primi un popolo autonomo ...
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Architetto nederlandese, nato a Heerlen il 6 maggio 1955. Laureatosi alla Technische Universiteit di Eindhoven nel 1983, l'anno successivo ha fondato nella sua città natale lo studio Wiel Arets Architect [...] semplici e severe; attraverso la loro esplorazione si può cogliere una tensione e una continua mutevolezza nella percezione degli spazi, di gusto quasi cinematografico, qualità sensibili ottenute attraverso continue variazioni nell'uso dei materiali ...
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Pittore, nato ad Abbiategrasso (Milano) il 28 ottobre 1903 e morto a Vacciago (Novara) il 27 giugno 1978. Intraprese studi di ingegneria al Politecnico di Milano che abbandonò nel 1924 per dedicarsi alla [...] è la dimensione della sua ragione geometrica: seguendo i procedimenti pittorici tradizionali, consapevole delle nozioni ottiche sulla percezione dei valori complementari ma alieno da un loro uso rigido e dottrinale, C. esprime con raffinata coerenza ...
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Viola, Bill
Alexandra Andresen
Videoartista statunitense, nato a New York il 25 gennaio 1951. Compiuti gli studi in Visual and performing arts presso la Syracuse University di New York, nel 1973 è stato [...] , 1992; Buried secrets, presentata alla Biennale di Venezia del 1995), V. ha esplorato i confini soggettivi della percezione attraverso l'alterazione dei connotati temporali, sonori o visivi delle immagini ottenendo un fluido continuum di realtà e ...
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Francesco Rutelli
Giubileo e Roma
Che da l'un lato tutti hanno la fronte…
e vanno a Santo Pietro
Roma e il Grande Giubileo del 2000
di Francesco Rutelli
24 dicembre 1999 - 6 gennaio 2001
Come è avvenuto [...] che hanno composto il mosaico. Ma la ricchezza e la complessa articolazione del fenomeno-Giubileo non hanno reso sfuggente la percezione dell'evento nella sua totalità: fatto di molte cose e di molti piani di realtà (dal dibattito teologico alle ...
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Scultore, nato a Taranto il 15 febbraio 1932. Abbandonati gli studi di ingegneria, si dedica da autodidatta all'arte. Trasferitosi a Roma, nel 1962 vi fonda il Gruppo 1 (scioltosi nel 1967) con G. Biggi, [...] Costruttivi trasformabili, combinazioni di elementi modulari in ferro o acciaio, disponibili a variate organizzazioni: la percezione di un loro assetto spaziale-architettonico, pur di perentoria assertività, sollecita, infatti, a configurare altre ...
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Arte
Rappresentazione grafica di oggetti della realtà o dell’immaginazione, di persone, di luoghi, di figure geometriche. Momento ideativo o preparatorio di un’opera eseguita con altre tecniche (pittura, [...] rappresentazioni prospettiche caratterizzate da particolari accenti o virtuosismi veristici ai fini di rendere più efficace la percezione d’insieme dell’opera architettonica progettata.
Del d. architettonico in uso presso gli antichi non si ...
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GOTICO
P. Kidson
Il termine G. entrò in uso tra gli umanisti italiani durante il sec. 15° per definire quegli aspetti del mondo contemporaneo che, alla luce di un passato classico idealizzato, ricevevano [...] chiara nozione di uno scopo comune, oltre che la produzione di grandi e splendidi monumenti che si accordassero alla percezione che la Chiesa aveva del proprio status nel mondo; i suoi esiti notevoli dipendono in buona misura da precedenti tratti ...
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cubismo
Manuela Annibali
La rivoluzione della pittura moderna
Osservando un quadro cubista ci rendiamo immediatamente conto che la pittura tradizionale ha subito un grande cambiamento. Gli oggetti non [...] 'immagine cubista può comprendere la dimensione del tempo? Per poter vedere un oggetto da più punti di vista è necessario che la percezione avvenga in un tempo prolungato, che non si limita a un solo istante. Da una parte l'artista impiega del tempo ...
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Costantino e l’autorappresentazione del papato
Arte, architettura e cerimoniali romani
Alberto Cadili
Già entro il V secolo, mediante la redazione degli Actus Silvestri1, la biografia costantiniana [...] strumento artistico e cerimoniale riveste un significato fondamentale, e forse anche principale, in quanto non solo di immediata percezione, ma anche dotato di grande forza creatrice di immagini e di rapporti mitici o ideologici imposti come realtà ...
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percezione
percezióne s. f. [dal lat. perceptio -onis, der. di percipĕre «percepire», part. pass. perceptus]. – 1. a. L’atto del percepire, cioè del prendere coscienza di una realtà che si considera esterna, attraverso stimoli sensoriali,...
percezionismo
s. m. [der. di percezione]. – Dottrina filosofica (detta anche percezionalismo) secondo la quale nella percezione si conosce immediatamente l’oggetto esteriore così come è in sé stesso, indipendentemente dal soggetto percipiente.