Critico cinematografico e studioso di cinema italiano (Milano 1924 - ivi 2015). Uno dei pochi studiosi che ha saputo attraversare le diverse fasi del cinema, italiano e mondiale, elaborando una visione [...] della critica come risultato di una percezione emotiva e non semplicemente intellettuale. Dopo la laurea in lettere collaborò come critico cinematografico con varie testate. Autore di monografie su celebri registi (S. M. Ejzenštejn, B. Bertolucci, J. ...
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Escher, Maurits Cornelis
Antonella Sbrilli
Disegnare l'impossibile
Figure che non hanno né inizio né fine, pesci che si trasformano in uccelli, architetture impossibili: le incisioni dell'artista olandese [...] del riempimento regolare delle superfici piane. In queste immagini il fascino sta nell'ambiguità con cui sfidano la nostra percezione.
l'infinito e le sue strutture regolari
L'infinito e il particolare. Escher ha cercato di rappresentare sia i ...
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Illusione
Luciano Mecacci
Il termine illusione (dal latino illusio, derivato di illudere, "deridere, farsi beffe") indica in genere ogni errore dei sensi o della mente che falsi la realtà. Nel linguaggio [...] A e B, che comparivano e scomparivano. Se l'intervallo era ridotto a meno di 30 ms, l'osservatore aveva la percezione di due linee presenti simultaneamente. A un intervallo intermedio, circa 60 ms, l'osservatore percepiva una linea che si muoveva da ...
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Capacità di porsi nella situazione di un’altra persona o, più esattamente, di comprendere immediatamente i processi psichici dell’altro. Con questo termine si suole rendere in italiano quello tedesco di [...] of truth, 1990) una modalità epistemica naturale con la quale correntemente e spesso inconsciamente attribuiamo credenze, desideri e percezioni. Utilizzata e sviluppata sin dai primi anni 1980, questa tesi è alla base della ripresa del concetto di ...
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Critico belga di lingua francese (Chênée, Liegi, 1902 - Bruxelles 1991). Esponente di spicco della nouvelle critique, fu prof. alle univ. di Edimburgo, Baltimora, Zurigo e Nizza. Nei suoi studî è risalito [...] dalle opere al processo che le genera, analizzando la percezione e la rappresentazione di tempo e spazio nei diversi autori e ricostruendo il rapporto - del quale il cerchio è il simbolo privilegiato - tra coscienza e mondo sensibile. Accanto alla ...
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Höller, Carsten. – Artista tedesco (n. Bruxelles 1961). Laureato in Agronomia all’università di Kiel nel 1993, ha utilizzato in campo artistico l’approccio scientifico acquisito attraverso gli studi indagando [...] la realtà oggettiva con strumenti espressivi che generano spaesamento e costruendo contesti che problematizzano le usuali forme di percezione. I nuclei tematici dei suoi lavori si situano tra psiche e biologia, spaziando da una ricerca accurata sui ...
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Medico, psicologo e pedagogista belga (Ronse 1871 - Bruxelles 1932); uno dei maggiori rappresentanti della pedagogia scientifica e uno degli iniziatori dello sperimentalismo pedagogico. Pensiero. Nello [...] cui, oltre all'attività percettiva, entrano in gioco anche le emozioni, gli interessi, gli "stati d'animo". La percezione degli elementi semplici avviene solo successivamente attraverso un processo di analisi. Tra gli interessi del soggetto che sono ...
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Storico dell'arte (Firenze 1876 - Pisa 1958). Insegnò nelle univ. di Pisa e di Milano. Noti i suoi libri Saper vedere (1933) e Come si guarda un quadro (1948), in cui, ricollegandosi alle teorie della [...] "pura visibilità", riaffermava l'esigenza di una immediata percezione dei valori formali dell'opera d'arte. Scrisse anche Capire la musica (1953). ...
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Medico e antropologo (Stoccarda 1886 - Heidelberg 1957). Prof. di neurologia, dedicò i suoi studi al rapporto tra la malattia ed il profilo psicologico del malato e a quello tra medico e paziente. Manifesto [...] (Gestaltkreis): le forme (nel senso della psicologia della Gestalt) percepite sono il prodotto di un processo di interazione fra percezione e movimento, mente e corpo, soggetto e oggetto in cui i due termini, se pur non emergono simultaneamente, sono ...
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inferiorità, senso di In psicologia, condizione di insicurezza e di scarsa autostima che porta a una sottovalutazione delle proprie possibilità. Per quanto possa anche derivare da uno stato di effettiva [...] minorazione, si presenta come fenomeno di natura esclusivamente psicologica, legato cioè a una disarmonica percezione che il soggetto ha di sé. Secondo l’indirizzo psicanalitico di A. Adler, sarebbe responsabile dell’insorgenza di condotte nevrotiche ...
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percezione
percezióne s. f. [dal lat. perceptio -onis, der. di percipĕre «percepire», part. pass. perceptus]. – 1. a. L’atto del percepire, cioè del prendere coscienza di una realtà che si considera esterna, attraverso stimoli sensoriali,...
percezionismo
s. m. [der. di percezione]. – Dottrina filosofica (detta anche percezionalismo) secondo la quale nella percezione si conosce immediatamente l’oggetto esteriore così come è in sé stesso, indipendentemente dal soggetto percipiente.