Filosofo neotomista italiano (Fiumignano, Udine, 1911 - Roma 1995), stimmatino, prof. di filosofia teoretica nell'univ. di Perugia, di Roma e di Milano. Si occupò inizialmente dei problemi della struttura [...] e pensiero (La nozione metafisica di partecipazione secondo S. Tommaso, 1939; La fenomenologia della percezione, 1941; Percezione e pensiero, 1941; Partecipazione e causalità secondo S. Tommaso, 1961). Aperto ai problemi del pensiero moderno ...
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La Rivoluzione scientifica: i domini della conoscenza. Psicologia e pneumatologia
Gary Hatfield
Psicologia e pneumatologia
La disciplina della psicologia ha assunto tale nome nel XVI sec.: il termine, [...] dipende tutto il bene e tutto il male di questa vita" (OF, II, p. 702). Le passioni erano solitamente ritenute percezioni sensoriali confuse di ciò che era potenzialmente benefico o dannoso per il corpo, e veniva chiaramente riconosciuto il fatto che ...
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Fisico, storico della scienza e filosofo (Tuřany, Moravia, 1838 - Haar, presso Monaco di Baviera, 1916). Come scienziato diede importanti contributi all'acustica, all'elettrologia, all'idrodinamica, alla [...] meccanica e alla psicologia della percezione. Come filosofo, fu autorevole esponente dell'empiriocriticismo, per il quale i concetti della scienza non rispecchiano la natura delle cose, ma sono strumenti pragmatici per organizzare i dati dell' ...
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Filosofia
Disciplina che studia le condizioni di validità delle argomentazioni deduttive.
La l. antica
I vocaboli ἡ λογική (τέχνη), τὰ λογικά si stabilizzarono nel significato di «teoria del giudizio [...] kantiana, Brouwer sostiene che «la matematica intuizionistica è un’attività della mente di natura linguistica, che trae origine dalla percezione di un passaggio di tempo, cioè dallo scindersi di un momento di vita in due cose distinte, l’una delle ...
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Consapevolezza che il soggetto ha di sé stesso e del mondo esterno con cui è in rapporto, della propria identità e del complesso delle proprie attività interiori.
Diritto
Libertà di c. Diritto di sentire [...] mutò sostanzialmente con G.W. Leibniz, nonostante la distinzione tra l’ appercezione, che implica sempre la c., e la percezione, grado inferiore di conoscenza, in cui si può anche non essere chiaramente coscienti. I. Kant conservò il termine di ...
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Capacità di porsi nella situazione di un’altra persona o, più esattamente, di comprendere immediatamente i processi psichici dell’altro. Con questo termine si suole rendere in italiano quello tedesco di [...] of truth, 1990) una modalità epistemica naturale con la quale correntemente e spesso inconsciamente attribuiamo credenze, desideri e percezioni. Utilizzata e sviluppata sin dai primi anni 1980, questa tesi è alla base della ripresa del concetto di ...
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Scienza greco-romana. Tolomeo
Ferruccio Franco Repellini
Tolomeo
L'indagine scientifica
Di Claudio Tolomeo si sono conservate numerose opere, che nel loro insieme coprono un ampio settore dell'enciclopedia [...] e in essa Tolomeo riesamina le ipotesi più generali che reggono la sua astronomia: il cielo è sferico (I, 3), la Terra per la percezione astronomica è sferica (I, 4) ed è grande come un punto rispetto al cielo (I, 6), si trova al centro (I, 5) e vi ...
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Filosofo scozzese (Strachan, Scozia, 1710 - Glasgow 1796), è considerato il fondatore della cosiddetta "scuola scozzese del senso comune", che ha esercitato la sua influenza, oltre che in Inghilterra, [...] del processo conoscitivo, rappresentative cioè di un oggetto esterno a noi, è dichiaratamente assurda perché, sia nel caso della percezione sia in quello della memoria e del pensiero, l'oggetto è dato nella sua immediatezza. Sostenne quindi il ruolo ...
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In filosofia, termine usato specialmente da I. Kant per indicare ciò che non dipende dall’esperienza, opposto a ciò che si definisce a posteriori. Ha origine in Aristotele, che aveva distinto l’universale [...] dell’intelletto, la causa, come ‘primo per natura’ cioè per la ragione, dal particolare della percezione che, ‘primo per noi’, costituisce nell’ordine del reale l’a posteriori. Di qui nella Scolastica derivarono le espressioni ‘dimostrare, ...
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Processo legato alla genesi di una modificazione (traccia mnestica) di un substrato, organico o non, attraverso il quale un determinato effetto persiste e diviene suscettibile di rimanifestarsi nel corso [...] riferimento a un insieme complesso di processi in cui sono coinvolte anche altre funzioni cognitive come l’attenzione, la percezione e tutte quelle abilità che hanno a che fare con l’intelligenza generale. I processi specificamente mnestici sono la ...
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percezione
percezióne s. f. [dal lat. perceptio -onis, der. di percipĕre «percepire», part. pass. perceptus]. – 1. a. L’atto del percepire, cioè del prendere coscienza di una realtà che si considera esterna, attraverso stimoli sensoriali,...
percezionismo
s. m. [der. di percezione]. – Dottrina filosofica (detta anche percezionalismo) secondo la quale nella percezione si conosce immediatamente l’oggetto esteriore così come è in sé stesso, indipendentemente dal soggetto percipiente.