MARE
Kirti N. Chaudhuri e Tullio Treves
Mare e civiltà
di Kirti N. Chaudhuri
Introduzione
Le percezioni sociali del mare e i suoi rapporti con le civiltà, quali si trovano riflessi nelle fonti storiche [...] terra e popoli di mare, lo storico delle strutture sociali non avrebbe difficoltà a dimostrare che, nella misura in cui le percezioni dirette interagivano con un universo di eventi e di pratiche stabili, anche i contadini indiani e i nomadi dell'Asia ...
Leggi Tutto
Piero Ignazi
Missioni all’estero: guerrieri o pacificatori?
In Italia, l’analisi della politica estera ha incontrato per la prima volta la dimensione militare quando sono state avviate le prime missioni [...] fazioni in lotta e cercare di porre termine al conflitto. L’intervento italiano non solo ha segnato un primo cambiamento nella percezione del ruolo delle Forze armate, sia al loro interno sia a livello di opinione pubblica, ma ha obbligato anche le ...
Leggi Tutto
VIGESIMA
Alfredo Passerini
. Nell'anno 6 d. C. Augusto introdusse una imposta del cinque per cento (vigesima pars "un ventesimo") sulle successioni e legati d'ogni genere (vigesima hereditatum et legatorum) [...] fra parenti strettissimi (ma non si conosce sicuramente quali) e per somme al disotto di 100.000 sesterzî. La percezione fu dapprima appaltata; poi lo stato la curò direttamente per mezzo di procuratori. Caracalla l'innalzò a un decimo (Macrino ...
Leggi Tutto
ARCONATI VISCONTI, Paolo
Elena Fasano Guarini
Nacque a Milano nel 1754, da Giangaleazzo, membro del Consiglio generale di Milano e, a partire dal 1771, ciambellano di Maria Teresa, e dalla belga Henriette [...] altre di "avere professato l'incivismo, protetto i preti refrattari, trascurato le istituzioni repubblicane e la percezione delle contribuzioni", fu prematuramente interrotta dall'ondata di epurazioni che il Direttorio eseguì anche nel Belgio dopo ...
Leggi Tutto
Il mondo classico nella odierna cultura di massa: oblio e riusi
Gianfranco Mosconi
Qual è il ruolo del mondo classico nella sensibilità e nell’immaginario comune dei contemporanei («contemporanei» in [...] in contrapposizione al presente come modello per il futuro (così in certi aspetti del giacobinismo); talvolta con la dolorosa percezione di un ideale irrecuperabile, ma pur sempre operante come ispirazione (si pensi a Hölderlin, a Keats, e, in Italia ...
Leggi Tutto
CONTARINI, Alvise
Gino Benzoni
Nato a Venezia, il 23 apr. 1597, da Tommaso di Gasparo del ramo detto della Madonna dell'Orto e da Marina di Vincenzo Pisani, sin dall'adolescenza la sua esistenza - resa [...] Stato (da quelli annonari a quelli amministrativi, da quelli giudiziari e di controllo a quelli legislativi), ad una prima percezione dei suoi complessi meccanismi. Eletto, ancora il 7 dic. 1623, rappresentante veneto presso gli Stati generali delle ...
Leggi Tutto
Totalitarismo. Un problema storiografico
Luciano Cafagna
Il tema, le idee e la prassi relativi al totalitarismo riguardano un preciso periodo storico, quello che va dalla fine della Prima guerra mondiale [...] con la forza delle convinzioni religiose. Prassi e teorie del totalitarismo si accompagnano al diffondersi della percezione della società moderna, industrializzata e ad alto rapporto di comunicazione interna, come «società di massa», nella ...
Leggi Tutto
L'Eta dei Lumi. Introduzione. L'Eta dei Lumi: tempi, luoghi e modi
John L. Heilbron
Introduzione. L'Età dei Lumi: tempi, luoghi e modi
La divisione del tempo in secoli e della conoscenza naturale in [...] dedurre cause ed effetti, per quanto indubitabile possa apparire, non ha basi più solide della nostra esperienza che certe percezioni sono in "congiunzione costante" con altre. Questa è una base incerta per inferire il futuro. Perché diamo il nostro ...
Leggi Tutto
L'Ottocento. Introduzione. Le radici del sapere contemporaneo
Enrico Bellone
Le radici del sapere contemporaneo
Nell'introduzione allo sviluppo scientifico e culturale che si è realizzato durante la [...] continuità. Alla sua periferia si possono trovare raffigurazioni di senso comune, ancorate ai dati più immediati della percezione; viaggiando poi fra i documenti disponibili negli archivi e anche nelle biblioteche ci spostiamo verso zone più austere ...
Leggi Tutto
Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Italia e storiografia (6°-20° secolo)
Giuseppe Galasso
Dalla storiografia classica alla moderna: novità e discontinuità
Nella generale crisi e involuzione in cui tramontò l’antica civiltà ellenistico-romana [...] italiana si faceva davvero sempre più provinciale, e di ciò e dell’intervenuto distacco dall’Europa – malgrado le numerose percezioni che di ciò vi furono e di cui abbiamo dato qualche esemplificazione – solo dopo qualche tempo si sarebbe presa ...
Leggi Tutto
percezione
percezióne s. f. [dal lat. perceptio -onis, der. di percipĕre «percepire», part. pass. perceptus]. – 1. a. L’atto del percepire, cioè del prendere coscienza di una realtà che si considera esterna, attraverso stimoli sensoriali,...
percezionismo
s. m. [der. di percezione]. – Dottrina filosofica (detta anche percezionalismo) secondo la quale nella percezione si conosce immediatamente l’oggetto esteriore così come è in sé stesso, indipendentemente dal soggetto percipiente.