PROSPETTIVA
G. Federici Vescovini
Il termine p. ebbe nella tradizione medievale un significato particolare. Tale termine non riguardava le tecniche particolari di rappresentazione pittorica sul piano [...] , a cura di J. Hamesse, Louvain-la-Neuve, 1994, pp. 137-182; M. Kemps, La scienza dell'arte. Prospettiva e percezione visiva da Brunelleschi a Seurat, Firenze 1994; G. Simon, La notion de rayon visuel et les conséquences sur l'optique géométrique ...
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Falcinelli, Riccardo. – Designer italiano (n. Roma 1973). Grafico e teorico del design, dal 2012 docente di Psicologia della percezione all'Istituto superiore per le industrie artistiche di Roma, ha progettato [...] libri e collane per vari editori italiani, di cui ha dato conto in Fare i libri: dieci anni di grafica in casa editrice (2015). Autore, con M. Poggi, dei graphic novel Cardiaferrania (2001), Grafogrifo ...
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Seurat, Georges-Pierre
Michela Santoro
Una pittura impressionista e scientifica
Dalla lettura di testi teorici sulla luce e sulla percezione, alla creazione di una tecnica e di uno stile, con il pittore [...] simultaneo dei colori –, D. Sutter – sui fenomeni della visione – e HermannHelmholtz. A partire dalle teorie sulla percezione, Seurat crea una tecnica pittorica connotata da innumerevoli, minutissime pennellate di pigmento dissonanti tra loro per ...
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Psicologo, teorico del cinema e critico d'arte tedesco naturalizzato statunitense (Berlino 1904 - Ann Arbor , Michigan, 2007). Tra i maggiori rappresentanti della Gestaltpsychologie, si occupò approfonditamente [...] il carattere strutturante, formativo e creativo dell'atto del vedere e prestò particolare attenzione alle relazioni esistenti tra percezione e giudizio nelle arti della visione. Tra le altre opere: The dynamics of architectural form (1977), The power ...
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Fotografo catalano (n. Barcellona 1955). Fondatore della rivista Photovision (1980), è docente, critico e curatore di mostre. È maestro nel manipolare la fotografia, attraverso la quale riesce a dare una [...] percezione distorta eppure plausibile della realtà, allo scopo di instillare il dubbio sulla veridicità della rappresentazione e della comunicazione, il sospetto che il confine fra realtà e illusione sia spesso così sottile da non poter essere colto. ...
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Nome d'arte del pittore e scultore francese Jean-Pierre Vasarély (Parigi 1934 - ivi 2002), figlio di Victor Vasarely. Da una ricerca legata ai principî del costruttivismo giunse a indagare i fenomeni della [...] percezione ottica e psichica e, nel 1960, fu fra i fondatori del GRAV (Groupe de recherche d'art visuel). Superato il "quadro" e la "scultura" tradizionali, compose opere ripetibili, instabili e trasformabili, modificabili da chi le fruisce, in ...
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Poeta e pittore iraniano (n. Kāshān 1928 - m. 1980 circa), tra i principali rappresentanti della Shi῾r-i nau. Nella sua produzione si fondono la sensibilità del poeta e quella del pittore: una forte percezione [...] della natura e la preziosità con cui rende i piccoli momenti della vita individuale sono due dei principali elementi che caratterizzano la sua arte (la raccolta poetica Hasht ketāb "Gli otto libri", 1977) ...
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Grafico incisore olandese, nato a Leeuwarden (Frisia) il 17 giugno 1898, morto a Laren (Hilversum) il 27 marzo 1972. La naturale predisposizione al disegno, già emersa e coltivata nella scuola secondaria, [...] posizione eccentrica nel contesto delle poetiche contemporanee (nonostante gli espliciti legami soprattutto con le ricerche sulla percezione ottica), trova, a partire dalla mostra allo Stedelijk Museum di Amsterdam del 1954, indiscussi riconoscimenti ...
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Höller, Carsten. – Artista tedesco (n. Bruxelles 1961). Laureato in Agronomia all’università di Kiel nel 1993, ha utilizzato in campo artistico l’approccio scientifico acquisito attraverso gli studi indagando [...] la realtà oggettiva con strumenti espressivi che generano spaesamento e costruendo contesti che problematizzano le usuali forme di percezione. I nuclei tematici dei suoi lavori si situano tra psiche e biologia, spaziando da una ricerca accurata sui ...
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Storico dell'arte (Firenze 1876 - Pisa 1958). Insegnò nelle univ. di Pisa e di Milano. Noti i suoi libri Saper vedere (1933) e Come si guarda un quadro (1948), in cui, ricollegandosi alle teorie della [...] "pura visibilità", riaffermava l'esigenza di una immediata percezione dei valori formali dell'opera d'arte. Scrisse anche Capire la musica (1953). ...
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percezione
percezióne s. f. [dal lat. perceptio -onis, der. di percipĕre «percepire», part. pass. perceptus]. – 1. a. L’atto del percepire, cioè del prendere coscienza di una realtà che si considera esterna, attraverso stimoli sensoriali,...
percezionismo
s. m. [der. di percezione]. – Dottrina filosofica (detta anche percezionalismo) secondo la quale nella percezione si conosce immediatamente l’oggetto esteriore così come è in sé stesso, indipendentemente dal soggetto percipiente.